The donor || Camren G!P || Traduzione ITA

Capitolo 17

Camila POV

Come ogni mattina mi sveglio con Lauren, trovo la donna più anziana che mi coccola da dietro, il suo corpo che si piega per modellare il mio perfettamente. E come ogni mattina in cui mi sveglio accanto a lei, non mi preoccupo di muovermi per qualche istante, mi godo il momento in cui lei preme forte contro di me dove posso sentire ogni curva del suo corpo splendidamente scolpito. Le accarezzo la mano che tengo e la stringo ulteriormente al petto, Lauren usa il gesto come incoraggiamento per stringermi più forte e da baci dietro il mio collo.

"Buongiorno, bellissima" la sua voce roca del mattino mi sussurra all'orecchio. Immediatamente mi giro, il mio corpo cade leggermente sul suo, e i suoi occhi color smeraldo mi fissano adoranti; non intensi come sono normalmente ma caldi e calmanti.

"Buongiorno, bellissima" sussurro, non preoccupandomi del respiro mattutino quando attacco le mie labbra alle sue, prendendo il labbro inferiore di Lauren tra i miei e manipolandolo pigramente. Le sue mani trovano la loro strada verso i miei fianchi e mi tirano lentamente sopra di lei, le mie ginocchia trovano il loro posto ai lati dei suoi fianchi e il mio corpo si allunga sul suo busto per mantenere il bacio. "Come hai dormito?" Chiedo tra i baci mentre prendo la mascella di Lauren e la bacio con più determinazione, accarezzandole di tanto in tanto la lingua con la mia e succhiandola dolcemente.

"Dormo sempre perfettamente con te accanto a me." Quando ci baciamo in questo modo, è diventato quasi una routine per me non sedermi direttamente sulle sue ginocchia e non era qualcosa che sapevo di poter fare finché non mi ha tirato giù i fianchi per incontrare i suoi. La stretta che Lauren aveva sulle mie cosce è stata sufficiente per infiammare i nervi del mio corpo, ma la sua erezione sporgente che incontrava il mio centro ha aggiunto più calore alle fiamme e le nostre labbra non hanno risposto l'una all'altra per un breve periodo. Il gemito femminile di Lauren per l'ossigeno e il desiderio di sentire la mia lingua giocare con la sua fu solo un incoraggiamento. Respiri languidi e gemiti pesanti riempirono lo spazio intorno a noi mentre l'attrito graduale tra i nostri centri alimentava il fuoco; Lauren ora si aggrappa saldamente ai miei fianchi mentre manipola la loro corsa. Con il nostro bacio nient'altro che il groviglio delle lingue e i nostri centri appena coperti che si sfregano l'un l'altro, sento la prima spinta. Il bacino di Lauren si spinge contro il mio, il suo cazzo preme deliziosamente contro il mio clitoride mentre le sue mani mi tastano con violenza il sedere.

"Cazzo, Lauren" le grugnisco all'orecchio quando la seconda spinta disorienta il bacio di entrambe. Succhio la pelle sul collo di Lauren mentre le sue mani brancolano e manipolano il modo in cui il mio centro bagnato sfrega contro la sua erezione attraverso il tessuto. Al suono dei suoi grugniti e respiri rapidi guardo verso la donna sotto di me e sono in soggezione per quanto sia sexy; sopracciglia aggrottate, guance arrossate e labbra che non riesce a decidere se mordere o lasciarle socchiuse e così oscilla tra le due. Sebbene la sensazione di toccarsi l'un l'altra così intimamente sia incredibile, sono accecata dal fatto che debba sentirsi sempre meglio lei. Dubito fortemente che Lauren lo avesse già fatto. Anche se siamo entrambe in mutande, la pressione diretta è qualcosa che non si era mai permessa di provare prima.

"Mamma?" Mi precipito rapidamente verso la porta della camera da letto, aspettandomi di trovare mia figlia lì ma niente. Lauren aveva smesso di muovere i nostri fianchi, tuttavia, e guardo di nuovo in basso per vedere la donna che cerca di controllare il suo respiro, le sue braccia che le coprono il viso e la durezza dei suoi boxer che premono saldamente tra le mie gambe.

"Cazzo" ansimo, guardando ancora verso la porta. "Non ha visto in quale stanza stiamo, quindi probabilmente ci sta cercando." Lauren annuisce con la testa da sotto le braccia avvolte che ancora le coprono il viso, probabilmente per il fastidio e la frustrazione piuttosto che per l'imbarazzo. "Lo finiremo più tardi, ok?" Le sussurro vicino al viso quando le allontano le braccia, notando i suoi occhi quasi neri e i capelli da bambina che le si attaccano alla fronte a causa delle piccole gocce di sudore. "Prometto che lo finiremo più tardi" dico alla fine mentre le mie dita premono contro la parte anteriore dei suoi boxer, sfiorando non così accidentalmente la sua erezione nel processo.