13 Primi scontri

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Jirodel e Mike cenarono tranquilli, e poi l'agente dovette riportare a casa il ragazzo, era tarda sera ormai ma davanti a casa Estorm vi era un furgoncino per disabili, una povera fanciulla con un piccolo bambino che le dormiva sulle gambe scendeva dalla rampa aiutata da alcuni infermieri, e Karaveych le andò incontro con un falso sorriso.

-Avete ospiti vedo... mi spiace averti fatto arrivare tardi... se sapevo così ti portavo prima...- disse calmo Mike guardando il giovane pronto a scendere.

-Non temere... se non ha insistito sull'orario significa che non era necessaria la mia presenza... non temere, ora però sarà meglio che vada, sta attento al lavoro...- rispose Jirodel aprendo la portiera della macchina, non voleva farlo aspettare troppo allungo, doveva lasciarlo andare al lavoro o gli sarebbe stato solo un ostacolo e nulla di più...

-Eccovi, grazie per averlo riportato a casa... ma per l'appostamento che hai... se ti servisse qualcosa basta chiedere, qualcosa dei vicini lo sappiamo se vuoi dirci chi sono vedo di raccontarti ciò che sappiamo...- disse calmo Karaveych avvicinandosi ai due.

-Non so se ne sapete qualcosa... si tratta di una casa abbandonata un kilometro più in là, la vicina lamenta che ci sono ombre e rumori che non dovrebbero esserci... è stata perquisita un paio di volte ma non si è notato nulla d'insolito, ma la donna ha conoscenze nei piai alti e quindi ci tocca appostarci e vedere se accade qualcosa... sarà una lunga notte...- rispose Mike guardando la strada che procedeva a lato del bosco.

-Capisco... sarà una lunga nottata...- rispose il giovane stregone fratello maggiore deluso da tale risposta, sembrava solo un controllo su misere voci e nulla di più...

-Sta comunque attento... non voglio che ti succeda qualcosa...- rispose Jirodel scendendo calmo dalla macchina, sentiva una brutta sensazione ma non capiva di cosa si trattasse... non sapeva bene per chi preoccuparsi e questo lo faceva stare solo peggio...

-Non temere, sarà il solito falso allarme, ma in questa zona ultimamente vi sono delle strane segnalazioni, cercate di stare attenti anche voi, ok?- rispose Mike pronto ad andare.

-"Strane segnalazioni"? Che tipo di segnalazioni?- chiese Karaveych temendo per la famiglia.

-Gente che dice di vedere strane luci, sentire strani rumori... c'è perfino uno che giura di aver visto il busco bruciare tra le fiamme... senza parlare poi della vecchia due case più in là, si nota che se le inventa tutte pur di stare al telefono... racconta di draghi e incendi per tutta la zona... probabilmente sono falsi allarmi, ma quelli che dicono di sentire spari e vedere stane luci ci starei attento... cercate di stare attenti ma anche di dormire bene, buona notte- raccontò Mike guardando i due, avrebbe voluto starsene a casa col suo ragazzo, ma non poteva, doveva lavorare, e quella sera aveva il lavoro più noioso di tutti...

-Staremo attenti, buona notte anche a te...- rispose il maggiore notando il nervosismo del fratello, vedeva che qualcosa non andava.

-Saremo comunque in due, se per caso avete bisogno potete chiamarmi senza timore... tranquilli, saprò rispondere se avete bisogno- disse Mike che già aveva notato che qualcosa non andava col suo ragazzo, gli pareva più pensieroso del solito e la cosa lo preoccupava molto...

-Va bene... grazie... sta molto attento...- rispose Jirodel cercando di sorridere.

L'agente andò per la sua strada, cercava di scacciare i brutti pensieri ma temeva il peggio per il suo ragazzo, c'era qualcosa che non andava nel suo sguardo, come se temesse che accadesse il peggio, e questo lo lasciava preoccupato, e quando guardò nello specchietto retrovisore capì che facevano entrambi bene a preoccuparsi tanto... uno strano tipo pieno di muscoli stava prendendo a pugni Karaveych... Mike veloce inchiodò e andò in retro con la macchina, tornò a casa Estorm e fu pronto a sparare contro quel tipo per difendere la famiglia del suo fidanzato, sparò una ventina di colpi, tutto il caricatore ma quel tipo era ancora in piedi, solo molto rabbioso e pronto ad attaccare lui...

-Ma è un suicida...- commentò Karaveych, quel tipo grande e grosso era un discendente di un'antica famiglia coi poteri dei giganti, avevano una forza spaventosa, una pelle dura e spessa, ed erano quasi invulnerabili alla magia quando si ingigantivano, nessuno di loro sarebbe mai riuscito a battere quel tipo, figuriamoci un umano!

Mike ricaricò la pistola e svuotò un secondo caricatore su quel tipo, sembrava fargli a mala pena qualche graffio... finiti i colpi iniziò a prenderlo a pugni, mirava al viso cercando di colpire gli occhi, ma quel tipo era due volte lui... l'agente non si diede per vinto, cercando di usare l'agilità oltre che la testa, non poteva permettere a quel tipo di minacciare la famiglia del suo ragazzo, che razza di fidanzato sarebbe stato se non li avesse difesi? Oltre a questo... quel tipo era davvero interessante... finalmente uno scontro capace di metterlo a dura prova... e la cosa iniziava a piacergli... nessun altro criminale gli dava tale soddisfazione... di solito si lasciavano pestare, ma quel tipo...! Quello continuava a combattere, continuava a cercare di colpirlo, non era difficile schivare i suoi colpi, era una tartaruga, il difficile era colpirlo e fargli male abbastanza da gettarlo a terra, quello sembrava impossibile, ma Mike vedeva che gli stava facendo un po' male, qualche piccolo livido glielo stava lasciando, doveva solo continuare a colpire fino a farlo crollare a terra, per quanto la cosa lo stesse stancando non voleva assolutamente darsi per vinto, continuava a colpire e schivare, colpire e schivare, colpire e schivare! Era l'unico modo che aveva per continuare, e soprattutto per difendere il suo ragazzo e la sua famiglia da quel tipo!

Ci vollero diverse ore, ormai l'ambulanza aveva portato via Karaveych e la nuova fidanzata col bambino, solo Jirodel e il padre erano rimasti lì ad assistere impotenti allo scontro, un vero pugilato privo di colpi bassi che durò tutta la notte, fin quasi all'alba Mike ed il suo avversario si picchiarono come se ne dipendesse la loro stessa vita, fino a crollare a terra entrambi, esausti, ma l'agente riprese un attimo fiato per poi riuscire già a rialzarsi sulle sue gambe.

-Sei un tipo tosto... umano... nessuno mi aveva mai tenuto testa così...- disse il tipo grande e grosso cercando di riprendere fiato, aveva faticato parecchio, tanto da essere tornato alle sue dimensioni naturali.

-E ho anche vinto... mi è piaciuto come scontro... ma devo arrestarti... per aggressione ai danni di una famiglia, una disabile, un minore e un agente di polizia... collabora e forse metterò una buona parola...- rispose Mike avvicinandosi calmo, ora quel tipo sembrava di dimensioni normali, non più il doppio di lui, che se lo fosse solo immaginato? Ad ogni modo doveva mettergli le manette e portarlo in centrale per eseguire correttamente l'arresto.

-Stai bene? Sei ferito?- chiese Jirodel guardando il suo ragazzo muoversi a fatica.

-Tranquillo, sto tizio è bello lento, non è mai riuscito a colpirmi, sto bene, solo un po' stanco, voi invece? Ho visto le ambulanze, tu almeno stai bene?- chiese l'agente guardando il suo tesoro con gli occhi pieni di lacrime, vedeva quanto lo aveva fatto preoccupare, quindi cercava di sorridergli per dargli forza e coraggio, e dimostrargli che stava bene.

-Io si... mio fratello e la sua... amica sono in ospedale, loro tre si sono fatti male... vuoi che ci vediamo là? Vorrei tanto averti vicino e vorrei anche essere certo che tu stia bene...-

-Consegno questo tizio ai colleghi e poi andiamo, vi porto in macchina se volete, vi do volentieri un passaggio, infondo devo andare direttamente al prontosoccorso... i miei colleghi non me la faranno passare lisca se non faccio almeno una visita in ospedale dopo questa dura lotta... nel mentre voi due dovreste spiegarmi cosa è successo... in ospedale dovrò chiederlo anche agli altri, è la procedura, cercherò di essere delicato e non troppo invadente, ma spero che capiate che devo farlo per meglio proteggervi da quel tipo, posso contare su di voi?- chiese Mike fissando l'uomo alle spalle del suo ragazzo, gli pareva un tipo strano e inquietante, ma non poteva certo giudicare il padre del suo dolce tesoro...

-Capisco bene... vorrei però prima parlare con mio figlio Karaveych, il ragazzo ferito...-

-Come ogni buon padre immagino, salite pure- rispose l'agente lasciando che i colleghi si occupassero del tipo grande e grosso caricandolo in macchina.

Little WizardWhere stories live. Discover now