Jirodel, ottenuto il consenso del fratello, chiese a Mike di dargli una mano, anche se sapeva che non avrebbe ottenuto molto cercando di lasciarlo il più fuori possibile da quella storia, ma volle provare comunque, avrebbe fatto tutto per il fratello maggiore...
-Allora? Ti ha detto come fare?- chiese il fratello più grande entrando nella stanza del fratello.
-Lui di solito si rivolge a un collega per queste cose... non lo sa... ha detto che può chiederglielo se vogliamo... so che non è come ti avevo predetto, però è pur sempre meglio di niente... lascia che ti aiutiamo, fratellone...- rispose il giovane voltandosi verso il fratello, voleva aiutarlo, anche se lo aveva sempre temuto...
-Questo è molto rischioso, se noi due non ci sbagliamo lei si è di certo rivolta a uno dei nostri siti segreti, e se venisse a scoprirlo potrebbe essere un grave danno a tutti noi, non solo a noi due e alla nostra famiglia, ma a tutti! Bisogna stare molto attenti... promettimi che voi due starete molto attenti...- rispose il giovane guardando dritto negli occhi il suo fratellino.
-Posso provare a chiedergli cosa si può fare...- rispose il ragazzo tornando al computer per scrivere al suo amore... doveva assicurare loro tutta la privacy e la segretezza necessaria per garantire a loro stregoni di restare segreti e protetti... -Dice che può provare a farselo insegnare ma ci vorrà tempo, noi non abbiamo tempo... oppure parlare con quel tipo e fare in modo che non divulghi informazioni... so che non è il massimo ma è tutto ciò che possiamo fare...-
-Va bene... facciamolo...- rispose il giovane restando vicino al fratellino, gli voleva bene e sperava che tutto potesse davvero andare per il meglio... temeva di mettere in pericolo tutti quanti, ma in quel momento era per loro essenziale esporsi a quel rischio... lui voleva seguire il tutto per sistemare al meglio le cose, anche se già sapeva che quel tipo glielo avrebbe di certo impedito...
-Vuoi che gli chiedo se puoi restargli vicino per seguire il tutto?- chiese Jirodel indovinando i pensieri del fratello, ben sapeva che lui non si fidava, che voleva fare il possibile per sistemare il tutto, che avrebbe preferito altre possibilità, ma quella era l'unica a loro disposizione, per il momento, e non avevano né il tempo né i mezzi per cercare qualcos'altro...
-Sarebbe la scelta migliore per tenere meglio le cose sotto controllo... so che per te è dura, tu ti fidi di lui, ma io no... non ci riesco a fidarmi degli altri, lo sai, soprattutto degli umani... scusa se insisto tanto su questo punto...-
-Lo so... sinceramente anch'io gli starei volentieri vicino in questo, io mi fido di lui, non di colui cui si rivolgerà...- aggiunse Jirodel guardando lo schermo del computer, doveva vedere ciò che scriveva, e sperava che tutto potesse andare bene, e la risposta di Mike non si fece attendere... -Dice che quel suo amico è un po' strano, ma puoi stare al suo fianco, però c'è un minor anonimato in questo modo, infondo quello ti vedrà, spero che questo tu lo capisca...-
-Lo so, me lo farò andare bene, so solo che voglio che questa storia finisca, spero che tutto questo serva a qualcosa, e non sia tutto inutile... spero che questo basti per sistemare le cose-
-Vedrai che ce la faremo...- provò a dire Jirodel, sapeva che il fratello era in pessime condizioni per tutta quella storia, avrebbe voluto fare di più, ma non poteva fare altro... lui stesso li stava esponendo a dei rischi, e sperava che almeno quella storia potesse finire bene...
-Signorino? Vostro padre vi attende in qualità di primogenito- disse il domestico George entrando nella stanza del giovane Jirodel, ma si rivolgeva al maggiore.
-Mio padre mi vuole? Ti ha detto per cosa?- chiese osservando quel vecchio omone grande e grosso, un vero armadio a due ante, ma la cosa che lo preoccupava era il richiamo del padre.
-No, signorino, ma ha sbuffato qualcosa su una donna... un cambio di programma su una vostra pausa o roba simile... temo che riguardi la vostra unione, signorino, a ogni modo vi vuole il prima possibile nel suo ufficio...- rispose quello, calmo, tranquillo, la quiete fatta persona.
-Vado subito, tu continua pure, fratellino, se hai bisogno puoi farmi chiamare- disse il maggiore precipitandosi per i corridoi e correndo dal padre nel suo ufficio, l'uomo era sempre lì seduto alla sua scrivania, sembrava di cattivo umore, dal volto oscurato dalle ombre... -Mi avete fatto chiamare, padre?- chiese avvicinandosi piano alla scrivania, cupe ombre avvolgevano il padre.
-Ti ho fatto chiamare per la questione della tua unione... lei è di ritorno da un lungo viaggio, le è più facile venire qui questa sera stessa, piuttosto che rientrare e venire qua, attendendo una settimana intera... so che ti ho detto che volevo lasciarti un po' di tempo per te, ma non posso fare altro... non abbiamo altra scelta che accettare... so che per te è molto dura ma so anche che se c'è qualcuno che può affrontare il tutto quello sei tu...- disse l'uomo osservando quei due occhi di puro diamante tagliarlo come un pezzo di burro, doveva fingersi forte davanti a lui...
-Ma lo farò andare bene... vedremo di sistemarci... c'è qualcosa che devo fare nella mia stanza perché possa stare con me? Oppure posso concentrarmi completamente sulla camera per il bambino?- chiese lui guardando calmo il padre, era disposto ad adattarsi, ma sapeva che sarebbe stata dura per loro sostenere tutto quello...
-Ho già stampato i requisiti per la vostra camera, se davvero sei disposto a tenerla accanto a te- disse il padre allungando al figlio alcuni fogli, già sapeva che il figlio aveva già troppe battaglie davanti a sé, ma apprezzava che volesse imbarcarsi anche in una simile avventura...
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Little Wizard
RomansaLe tenebre si nascondono sempre in mezzo a noi, spesso è difficile trovarle, ma il più delle volte sono loro a trovare noi... Questa storia parla proprio di questo incontro, un giovane stregone, innamorato che vuole solo qualcuno con cui condividere...