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Mike era rimasto sorpreso dal favore che gli aveva chiesto il ragazzo quel pomeriggio, la cosa lo incuriosiva, ma era più che disponibile a fare quel favore al fratello del suo giovane cucciolo, anche se aveva i suoi dubbi al riguardo...

Mike mandò subito un messaggio nella chat aziendale al collega con cui doveva accordarsi, e voleva offrire tutte le informazioni che il suo giovane quasi fidanzato gli chiedeva, ed era felice di dargli una mano, certo lo incuriosiva conoscere suo fratello maggiore, ma anche lo spaventava, il giovane si stava esponendo molto e questo lo spaventava un poco... era davvero pronto per una storia seria?

-Mike? Ho letto il messaggio, di che si tratta esattamente? Tu che mi chiedi un favore... per il mio lavoro per di più... che succede?- chiese un uomo tutto mingherlino che si avvicinò al collega esperto sul campo mentre faceva qualche lavoretto d'ufficio.

-Il fratello maggiore del mio ragazzo teme che la fidanzata lo tradisca... è un tipo un po' possessivo e vuole sempre avere tutto sotto controllo... una semplice disputa familiare, nulla di cui preoccuparsi ma speravo comunque di dare una mano... forse corriamo un poco ma vorrei comunque essere utile alla sua famiglia, se permetti, puoi?- rispose l'uomo girandosi calmo, almeno poteva sgranchirsi un poco le braccia, odiava starsene al computer.

-Si... correte un po' troppo... ma è una cosa vostra quindi vi aiuterò per questa disputa familiare ma sappi che non voglio che questo possa in qualche modo mettermi nei guai coi nostri superiori, spero che questo ti sia chiaro...- 

-Si, mi prenderò tutta la responsabilità, tu puoi dire che ti ho detto che il computer era sospetto e che io mi sono fatto ingannare dall'amore, se proprio ti fa felice, tanto metterò a tacere le storie sulla seconda parte in men che non si dica... riesci a liberarti entro sera? Vorrebbero avere la risposta il prima possibile... giusto per sapere chi dei due ha ragione, se lui a sentirsi tradito o lei a sentirsi oppressa... credo che vogliano togliersi il dubbio prima di separarsi una volta per tutte... spero che quel tipo non sia così oppressivo anche con me e il mio cucciolo, non voglio che si metta tra noi due...- disse Mike guardando calmo lo schermo continuando coi messaggi tra di loro, quei messaggi erano tutto ciò che rendeva sopportabili le calme giornate piene di lavoro d'ufficio come quello... se non altro ancora un paio di giorni ed era finalmente il giorno di Halloween, pedofili e teppisti ne avrebbero di certo approfittato senza alcun freno.

-Ok... vedrò di farvelo oggi, facciamo tra una o due orette?-

-Ottimo, sappi però che saranno presenti, almeno il fratellone, pensi di riuscirci o per te è troppa pressione?- chiese Mike scrivendo loro l'orario, -E poi che devono portarsi? Tutto il computer?-

-Se non lo sanno smontare e consegnarmi solo la scheda di memoria, si tutto il computer... e poi... non li voglio troppo vicino... non li voglio sentire sulla mia pelle... non voglio nulla sua mia pelle!- rispose quello stringendosi tra le braccia, stritolando le proprie braccia tra le dita.

-Tranquillo, signor nudista mancato, non ti staranno così addosso, non preoccuparti, andrà tutto bene, ora dico loro tutto e tra un po' vengono qui, ok? Vedrai che non saranno un grosso problema, sono certo che saranno più educati di molti nostri colleghi...- rispose Mike senza staccarsi dal computer, felice di scriversi col suo cucciolo.

-Va bene...- disse quello tornandosene nel suo ufficio lasciando solo il collega.

L'uomo restò a scrivere ancora un poco, e poi si alzò ad andare a prendersi un caffè e uscire per una boccata d'aria, aveva finito il suo rapporto dell'arresto della mattinata definendo con cura i dettagli della falsa aggressione, in tal modo avrebbero creduto più a lui che alle semplici parole confuse di un pericoloso criminale.

Passò solo un'oretta e Jirodel arrivò calmo col fratello maggiore al seguito che si portava dietro il portatile della camera degli ospiti, quello usato dalla sua ex prima che lui entrasse nella stanza e la cogliesse in ritardo, doveva assolutamente smascherarla per poter eliminarne la minaccia.

-Mike! Grazie per questo immenso favore, scusa se ti chiedo tanto...- disse il giovane stringendosi tra le braccia dell'uomo che tanto amava.

-Tranquillo, ti chiedo solo di portare pazienza con alcuni miei colleghi, potrebbero essere un po'... inopportuni... sono fatti così, dicono solo per scherzare, non temere, c'è solo da portare pazienza, tranquillo- rispose calmo l'uomo stringendo a sua volta il ragazzo.

-Inizia a farsi buio, meglio iniziare, nostro padre è iperprotettivo, non vuole che tardiamo- li riprese il fratello maggiore coi suoi occhi di diamante dritti sui due, voleva avere le informazioni per cui era venuto quanto prima per tornarsene a casa il prima possibile, non gli piacevano gli umani, voleva liberarsi di loro e starsene tranquillo, sperando che dopo quell'incontro si sarebbe potuto lasciare quei contatti col mondo umano alle spalle, anche se sentiva che non sarebbe stato sufficiente così poco per separarsi da loro.

-Certo, venite, vi faccio subito strada, non preoccupatevi, da questa parte- disse quindi Mike facendo loro strada verso l'angolino del suo collega informatico cui aveva chiesto aiuto.

-Quindi sono loro... perfetto, un portatile, di solito hanno funzioni più moderne e sono più facili da sistemare...- disse quello vedendo i due dai capelli viola entrare accanto al collega, sperava che quello sarebbe stato un lavoro facile da fare.

L'informatico si mise subito al lavoro sotto gli occhi di diamante del fratello maggiore, gli metteva un po' soggezione, ma continuò il lavoro fino a ripristinare tutta la cronologia di internet, scoprì il nome del sito e tutte le ricerche che la donna vi aveva fatto, e stampò tutta la documentazione per i due, fu un lavoro di un paio d'ore per lui che era molto esperto, anche se gli sembrava strano nascondere un sito d'incontri e ricerche di "famiglie rivali", ma sentiva da quello sguardo tagliente che era bene non fare domande al riguardo... si chiese soprattutto in cosa si era immischiato il collega... sembrava tanto felice e sorridente con il giovane, mentre il più grande era inquietante, gli metteva i brividi coi suoi occhi bianchi come diamanti, ma sentiva che era bene starne fuori il più possibile, anche se la curiosità e la voglia di fare ricerche non lo volevano certo abbandonare, almeno per sapere se il collega correva qualche rischio o meno.

Little WizardWhere stories live. Discover now