6 Minaccia

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Jirodel era preoccupato per il fratello maggiore, sentiva che c'era qualcosa che lo stava minacciando, e il suo sesto senso era un tributo famigliare, un elemento che aveva dalla nascita e che non poteva essere più preciso, e la consapevolezza di ciò lo faceva stare ancora più in pena per il suo caro fratellone.

-Fratellino... c'è forse qualche cosa che non va? Mi sembri preoccupato...- era ancora il suo fratellone che si mostrava a lui, vederlo riverso sulla sua scrivania lo preoccupava, che avesse esagerato? Gli sembrava strano...

-Una sensazione...- rispose vago Jirodel alzando appena la testa dalla scrivania.

-Non sto minacciando il tuo amichetto, se è ciò che ti preoccupa-

-No... è su di te... sono preoccupato per te, ho la sensazione che tu sia in pericolo...-

-E quando è apparsa questa tua sensazione?- il maggiore voleva capire ciò che lo stava minacciando tanto da ridurre in quello stato il fratellino.

-Non lo so, pochi minuti...-

-Capisco... ho capito... non temere, forse so cosa fare...- quello uscì e sparì per i lunghi corridoi, aveva capito che a minacciarlo, la fonte della minaccia, era quella donna... doveva trovarla a ogni costo e fare in modo che non potesse fargli nulla.

-Sei di fretta?- chiese un uomo dai corti capelli neri, lo vedeva correre e la cosa gli sembrava strana, lo conosceva da tempo e sapeva che era un tipo normalmente calmo e paziente.

-Si padre, Jirodel ha una sensazione negativa, una minaccia nei miei confronti, vista la sua tempistica temo che la minaccia sia la donna che mi appresto a lasciare... vorrei accertarmi dei miei sospetti, nulla di più- rispose il ragazzo.

-E una volta che hai avuto le tue certezze?-

-Ogni minaccia va eliminata, padre, è ciò che ci avete insegnato, ora se permettete vorrei coglierla con le prove ben visibili, se non vi dispiace- il giovane riprese la sua marcia, la sua corsa per quel labirinto di corridoi, sentiva che era lei la minaccia, ma quelle sensazioni che loro esseri di magia oscura di alto livello erano capaci di avere non erano sufficienti a giustificare un attacco o una morte, aveva bisogno delle prove che incastravano la donna.

Il ragazzo arrivò, vide la donna eliminare la cronologia del computer, sentiva di aver perso l'occasione di difendere se stesso e la sua famiglia da quella belva. Se ne andò sconfitto, deciso a smascherare la donna e assicurarsi che tutto potesse andare per il meglio.

-Allora?- chiese il padre vedendo tornare il figlio maggiore.

-Ha cancellato la cronologia dal computer, temo di essere arrivato troppo tardi... sono stato debole...-

-Calmo, è colpa mia, e vedrai che un modo lo troveremo, mi fido di voi due, molto più di quanto tu possa pensare, ora ascolta, so che è dura per te, ma sono riuscito ad anticipare al sua partenza ad oggi, così avrai tutto domani per te, potrai fare ciò che vorrai, ma solo per domani, per il resto voglio che fai funzionare il tuo rapporto, su questo punto mi stai deludendo molto, e spero che questo tu lo capisca bene, per tanto vorrei che pensassi un po' a te e poi alla bella fanciulla che avrai al tuo fianco, ma prima... vorrei che scegliessi tu questa volta, so che non dovrei darti questa possibilità ma mi stai obbligando a farlo, per tanto sceglierai la tua donna, ma dovrai tenertela, dovrai far funzionare le cose, è tutto chiaro?-

-Si padre, farò tutto il possibile, te lo prometto- disse il ragazzo andandosene, doveva trovare il modo di scegliere la donna che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua vita, da una parte ne era felice, aveva ottenuto ciò che voleva, dall'altra però sentiva che era una grande responsabilità, e sentire il padre dire che lo aveva costretto a lasciargli questa delicata scelta gli faceva pensare male della situazione, forse iniziavano ad avere le mani legate a tal proposito, e mentre percorreva i corridoi cercava di contare tutte le volte che aveva scartato una proposta di matrimonio... erano troppe, aveva già perso il conto che nemmeno era a metà... 

-Fratellone? Stai bene?- chiese Jirodel quella sensazione di pericolo per il fratello gli dava fastidio, gli metteva paura, e lo faceva sentire impotente il non poterlo aiutare come avrebbe tanto voluto.

-Si, per ora si, so chi rappresenta la minaccia ma non la posso colpire... e presto la perderò di vista, e non potrò fare più nulla per smascherarla...- rispose il giovane cercando di andarsene per la sua strada, ma il fratellino si mise in mezzo bloccandogli la via.

-Mike è bravo a trovare indizi, se vuoi provare, dovrai essere tu a chiederglielo, ma se vuoi starò accanto a te quando glielo chiederai-

-Non coinvolgerò mai un umano nella nostra vita!- gli rispose il fratello in un sussurro rabbioso, lo spostò di lato in malo modo e se ne andò per la sua strada.

Jirodel tremava all'idea di poter perdere suo fratello, ma comprendeva di dover lasciarlo solo... Tornò nella sua stanza e guardò il telefono che aveva lasciato sul letto, c'era un messaggio di Mike, dolci parole, e lui rispose altrettanto cercando di nascondere la preoccupazione, ma poi la domanda del suo ragazzo, doveva essersi accorto che gli stava nascondendo qualcosa ma non poteva, non poteva di certo dar contro al fratello maggiore in quel modo...

Little WizardWhere stories live. Discover now