Little Wizard

14 Ospedale

Arrivati in ospedale Mike si lasciò visitare da alcuni medici, erano studenti ma a lui non importava, anzi, lo preferiva, di solito erano più tranquilli e si facevano i fatti loro senza voler parlare troppo, pensavano al lavoro senza distrazioni, cosa che lui preferiva molto... osservò quello che facevano per tutto il tempo, con tutte le volte che era finito in prontosoccorso da piccolo qualcosa lo aveva imparato, si lasciò visitare stando ben attento a quel che facevano, notando che erano dei bravi studenti...

-Certo che siete bravi, grazie mille, sarà meglio che vado e torno al lavoro, tranquilli, niente sforzi per almeno tre o quattro giorni, di solito i vostri colleghi mi costringono pause di questo tipo, se volete chiedere sarò nella stanza 744, per raccogliere la loro testimonianza, non temete, non scappo senza dirvi nulla, se proprio vi dicono che serve una pausa maggiore potete contattarmi senza timore, ora se volete scusarmi torno al lavoro- disse Mike pronto ad andare dal suo ragazzo, voleva stringerlo tra le braccia e assicurarsi che stesse bene, e risolvere la pratica raccogliendo la testimonianza della famiglia nel più breve tempo possibile.

-Eccoti! Stai bene?- chiese Jirodel gettandosi tra le braccia del suo ragazzo appena lo vide entrare nella stanza, felice che stesse bene e che fosse tornato da lui...

-Tranquillo, io sto bene, solo qualche graffio, nulla di più... mi hanno visitato degli studenti, sono un po' più lenti ma seguono sempre tutte le istruzioni complete, ci hanno messo un po' ma sto bene, non temere, voi piuttosto, voi come state?- chiese Mike guardando la famiglia del suo ragazzo guardarlo con odio.

-Circa... mio fratello ha subito molti colpi... la sua amica ha un braccio rotto... il più è il bambino, lo hanno portato in sala operatoria... abbiamo tutti paura per lui... non ci hanno ancora detto nulla... è un bambino così piccolo...- rispose Jirodel stringendosi sempre di più al corpo forte che ricambiava l'abbraccio con tanto affetto.

-Vedrò di sentire se mi sanno dire qualcosa... non è detto ma posso comunque fare un tentativo-

-Te ne saremmo grati... ci teniamo abbastanza a lui e vorremmo solo sapere come sta...- disse Karaveych cercando di stare calmo e tranquillo, avrebbe preferito starsene a casa e lasciarsi curare della famiglia, come era sempre stato per loro stregoni, ma comprendeva che era un rischio, avrebbero di certo fatto insospettire quel tipo e non potevano permetterselo...

-Vado subito, cerco di tornare presto...- disse ancora Mike guardando calmo il gruppo, si separò delicato dall'abbraccio col suo tesoro e poi andò per la sua strada.

-Sarà bene concordare una storia tra noi prima che lui inizi con le domande...- disse il padre di famiglia guardando i figli, non gli piaceva starsene lì in mezzo agli umani.

-Semplice, un'amica d'infanzia di Karaveych è venuta da noi col figlio per scappare dall'ex marito che la tormentava, e lui li ha trovati attaccandoci tutti... semplice e classico... non s'insospettirà per una cosa così...- rispose Jirodel guardando il fratello maggiore, ben sapeva che era lui da convincere.

-Quindi hai anche già iniziato... sicuro di riuscire a mentirgli?- chiese il maggiore osservando il fratellino che delicato stava vicino alla porta.

-Se siete amici o fidanzati a lui non cambia molto... il resto è vero...-

-Anche questo è da riconoscere... se non ci spostiamo troppo dalla realtà dei fatti è più facile mantenere questa linea senza confondersi... ottimo, bravo fratellino... so bene che è chiederti molto di mentire con lui, ma cerca di continuare, infondo, lui è umano...- disse Karaveych con lo sguardo di diamante fisso sul fratellino tremante.

-Lo so bene che voi non approvate... però io lo amo molto... e so che lui ama me...-

-Se finirai nei guai per questo non venire a piangere da noi!- disse una formosa ed elegante donna piena di rabbia.