Mike tornò in ufficio con le deposizioni della famiglia del suo ragazzo, controllò al computer che la donna avesse davvero esporto denuncia contro il fidanzato, notò infatti qualche incongrenza, a Lyotown denunciò il suo stupratore, il suo fidanzato lo denunciò a Karelya... notando la data delle due denunce diede la colpa ai ricordi confusi anche dalla caduta, erano passati anni, non poteva certo pretendere che se ne ricordasse, dovette scriverlo nel suo rapporto e poi consegnò il tutto, poi andò da alcuni colleghi per sentire cosa si poteva fare per aiutare la donna ed il bambino, per meglio proteggerli da entrambi i loro aguzzini...
-Ehi, Mike! Giù all'ingresso c'è un certo Jirodel che ti sta cercando, se non erro è il tuo fidanzato... vuoi andare da lui? Ti do il cambio se vuoi, così puoi prenderti del tempo per voi due...- chiese un collega vedendo che il giovane agente girava per tutto l'ufficio.
-No, dico le ultime cose a un collega e poi vado io, non temere, se proprio vuoi digli di aspettarmi ancora una ventina di minuti, il tempo di scendere, non temere, non ci metterò molto...- rispose il giovane continuando per la sua strada.
Mike continuò cercando di essere calmo e paziente coi colleghi, e appena finì corse dal suo fidanzato, corse giù dalle scale sapendo i lunghi tempi dell'ascensore, corse veloce e raggiunse il suo tesoro all'ingresso dove lo attendeva su alcune sedie, lo vedeva giù di morale mentre silente osservava tutti gli agenti passare e guardarlo in malo modo...
-Ciao, che ci fai qui? Tutto bene?- chiese il giovane agente sedendosi accanto al ragazzo.
-Scusa se sono venuto qui senza dirti nulla... era arrivato un medico a cercarti in camera di mio fratello, la sua amica teme di non averti detto il giusto nome della città... e volevo averti vicino... con tutta questa storia ho tanta paura...- disse il ragazzo cercando un po' di sicurezza nei duri occhi dolci di smeraldo del suo fidanzato.
-Si, l'ospedale mi ha chiamato, hanno detto che devo fare un periodo più lungo di pausa... tre giorni in malattia e una settimana di lavoro d'ufficio prima di tornare sul campo... stavo quasi pensando di prendermi dei giorni di ferie da passare con te... ne avresti voglia?- sorrise Mike guardando dolcemente il suo cucciolo.
-Ne sarei solo felice... sarebbe bello averti vicino, ma sei certo che non sarà un problema per te?-
-Ne sono sicuro, non mi permetterebbero comunque di partecipare alle indagini sull'accaduto, infondo io e te siamo fidanzati... ma non temere, farò in modo che non vi diano troppo fastidio, per quanto riguarda l'amica di tuo fratello, so già che si è sbagliata sulla città, mi ha dato la città dove aveva denunciato il suo stupratore, si è solo confusa tra le due, sono passati due anni e credo sia normale che se le sia confuse, non temere, l'ho già fatto presente...-
-Lei non passerà dei guai, vero?-
-Per così poco? Non è certo falsa testimonianza, è solo un po' di confusione, tra i nomi delle città dopo tanto tempo, anche lei era poco sicura del nome della città, e poi sono vicine e simili, è più che normale che si sia confusa tra le due, non temere, non rischia assolutamente nulla per così poco, tranquillo... sei certo di star bene? Mi sembri molto preoccupato e impaurito... sicuro di star bene? Vuoi che ti porto a casa, o se preferisci da me, così provi di riposare un poco... sei certo di star bene?- chiese Mike guardando il giovane farsi sempre più pallido, più di quanto già era di natura, e la cosa lo preoccupava molto...
-Preferirei da te... per te non è un disturbo, vero?-
-Certo che no, altrimenti perché chiedertelo? Però avverti i tuoi che vieni da me, non vorrei si preoccupassero inutilmente, infondo anche loro hanno subito un duro colpo con tutta questa storia... abbi pazienza con loro, sono certo che vogliono solo proteggerti...- disse Mike con calma accarezzando i violacei capelli del giovane con tanto affetto.
-Non lo so... ho paura e la mia famiglia non aiuta... mia sorella è sempre più stressante, ci sta sempre addosso con discorsi inutili, mio padre sembra volerci tenere al guinzaglio, e mia madre si lamenta e basta! ...e sembra odiarti molto... e i miei nonni continuano a chiedermi perché tu e a propormi delle combinazioni di matrimonio tra le più disparate... io voglio te, non qualche ragazzina venuta da lontano solo per accoppiarsi con una famiglia ricca!- disse Jirodel stringendosi ancora di più al suo amore, solo dopo iniziò a temere di essersi esposto troppo, con quell'umano gli veniva naturale confidarsi, ma doveva stare più attento per meglio proteggere i segreti di famiglia, non poteva rischiare che scoprisse la loro natura.
-Sono molto all'antica... a ogni modo ora andiamo, timbro l'uscita e poi possiamo andare da me, nel mentre tu scrivi alla tua famiglia che vieni da me, non voglio che si preoccupano per nulla-
-Va bene... scrivo subito a mio padre...- disse il giovane stregone cercando di sorridere.
Mike quindi andò dal giovane all'accoglienza per timbrare l'uscita tramite lui e fargli inviare a suo nome la richiesta per le ferie arretrate che aveva, così da poter passare più tempo col giovane che amava, non voleva separarsene tanto facilmente...
Jirodel invece scrisse al padre... "sto da Mike per un po', sa del piccolo errore di Sefeyra ma l'ha coperta dando la colpa al tempo e al fatto che le due città si confondono facilmente, non c'è da temere per questo... cercate di stare attenti a casa, e chiamateci subito se dovessero venire degli agenti! e non state in pensiero per me, sarò al sicuro con Mike "
-Vogliamo andare? Non vedo l'ora di passare un po' di tempo con te... solo tu ed io, e faremo tutto ciò che vuoi...- disse l'agente baciando dolcemente il giovane sulle labbra.
-Ora come ora... vorrei solo rintanarmi in un angolo buio... ma tra le tue braccia mi sento così al sicuro... stringimi forte tra le tue braccia, è tutto ciò che ti chiedo... tienimi tra le tue braccia...-
-Tutto il tempo che vuoi, ogni volta che vuoi...- gli rispose Mike stringendolo tra le braccia, dopo qualche minuto lo prese su da terra per stenderlo in macchina, gli mise la cintura e guidò fino a casa dove lo stese sul letto... gli voleva bene ed era felice che si fosse già addormentato, così poté farsi una doccia prima di stendersi al suo fianco e stringerlo forte a sé nel sonno...
Il giovane agente già sentiva che qualcosa non andava, che c'era qualcosa di tutta quella storia che non gli faceva tornare i conti, soprattutto sentiva che il ragazzo non gli diceva tutto, e questo non lo lasciava affatto tranquillo... se non si fidava come poteva lui fidarsi?
Mike cercò di dormire un poco, ne aveva bisogno dopo la lunga serata e la faticosa mattinata, ma la sensazione che qualcosa non andava, il timore di qualcosa di brutto avvicinarsi a loro, i dubbi sulle parole del suo ragazzo e le paure che ne derivano non lo lasciavano affatto tranquillo...
-Mike...? Qualcosa non va?- chiese calmo Jirodel aprendo appena gli occhi, sentiva che il suo amore aveva qualcosa che non andava.
-Faccio solo un po' fatica a dormire... tutto qui... ho la continua sensazione che qualcosa non va... ma inizio a pensare che sia solo una sensazione e nient'altro... forse i miei colleghi hanno ragione, questo attacco ha sconvolto un po' anche me... motivo in più per starti vicino e assicurarmi che tu stia bene...- rispose l'agente stringendo ancora di più il ragazzo tra le braccia.

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Little Wizard
RomantizmLe tenebre si nascondono sempre in mezzo a noi, spesso è difficile trovarle, ma il più delle volte sono loro a trovare noi... Questa storia parla proprio di questo incontro, un giovane stregone, innamorato che vuole solo qualcuno con cui condividere...