14. Perdite

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Margaret

Non mi piace il natale. A dirla tutta penso che il natale sia bello solo se hai qualcuno con cui condividerlo o una famiglia unita, altrimenti si trasforma solo in quarantotto ore di agonia pura. Ho sempre invidiato Grace per il suo avere Marcus. Deve farti sentire veramente speciale qualcuno capace di capovolgere il mondo solo per farti sentire al sicuro, qualcuno che non chiederebbe mai nulla in cambio per la sua presenza nel bene e nel male. Rhys non è mai stato nulla di tutto ciò, piuttosto qualcuno da tenere d'occhio per evitare che si mettesse troppo nei guai. Grace non ha fatto nulla per meritarsi una persona come Marcus gli è solo capitata, come d'altronde a me è capitata lei. Molto probabilmente non esiste veramente il concetto di "meritocrazia": le cose più preziose, quelle che potrebbero essere considerate ricompensa per azioni esemplari, non possono essere possono essere conquistate o regalate, le cose belle capitano senza una logica, devi essere solo fortunato. Questo anche perché in questa vita le cose belle non sono cose.

Vorrei possederne almeno una di queste: che sia un ideale in cui credere cecamente, o una persona disposta a stare al mio fianco per sempre.

Un triste raggio di sole poggia il suo calore tenue sul mio viso, apro pigramente gli occhi. Grace continua a ripetere la lezione di Astronomia e Marcus bisbiglia qualcosa alla gatta bianca seduto fra le sue gambe, probabilmente anche lei trova incredibilmente scomodo il muretto di mattoni che contiene la fontana, al centro del cortile di Hogwarts. Oppure cerca di accaparrarsi del cibo in più compiacendo Marcus.

La quiete non dura mai tanto, viene sempre abbattuta da una tempesta prima o poi. Questa volta la tempesta prende il nome di Antonin Dolohov. Si avvicina a noi, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni neri e il sorriso beffardo stampato in viso; il gruppo di ragazzi dell'ultimo anno che si trascina dietro, come una sorta di trofeo da sfoggiare, si dilegua immediatamente non appena Dolohov decide di poggiare le sue regali chiappe a pochi centimetri da quelle di Marcus. Delilah, la gatta di Marcus, annusa curiosa la mano che Antonin gli offre, poi balza sulle gambe di quest'ultimo strofinandosi sul busto del ragazzo e facendo le fusa, «Riconosce l'odore del successo!» asserisce compiaciuto.

«Probabilmente si rende conto che siete circa alti uguali.» Ribatte Marcus sbuffando.

«Oppure capisce di aver trovato un altro sporco approfittatore, proprio come lei.» aggiungo annoiata mentre allungo una mano sopra la testa morbida di Delilah per grattargli il pelo dietro le orecchie. Mosso alquanto errata dato che ciò ha comportato un avvicinamento eccessivo della mia mano al corpo di Antonin, cosa che mi ero ripromessa di non fare mai. Lui non sembra curarsene, troppo preso ad osservare la gatta bianca che si strofina contro la sua mano, «Potrei trasformarlo in qualcosa di decisamente più utile...» sussurra non troppo silenziosamente, poi si volta verso Marcus «Non è che me la presteresti attimo?»

«No!» grida Marcus, portando le mani a stringere la pancia della gatta per tirarla via da Dolohov.

A volto mi accontenterei persino di essere come Antonin e il suo credere cecamente in qualcosa di terribile e disumano, ma vorrei sapere cosa si prova a sentire di essere nati per qualcosa, di avere un futuro davanti ai tuoi occhi. Sentire che seguire un'idea sia la cosa migliore che ti potesse capitare. Alzo lo sguardo delle mie dita tremanti al viso di Dolohov: la mascella marcata fa da cornice ad un viso altrettanto spigoloso, gli occhi sottili che sembra ne conoscano una in più del diavolo, informazione forse non del tutto errata. I capelli lisci gli cadono senza una forma precisa ai lati della testa, sono ancora troppo corti per farci qualsiasi cosa, gli danno l'aria trasandata che gli piace tanto passare. Nonostante ciò nessun essere femminile lo etichetterebbe come brutto. Perde punti sull'altezza e, cosa di cui mi sono resa conto passando del tempo vicino a lui, è magro. Non esageratamente, ma troppo magro per lo standard ideale.

Just Another Possibilty// Marauders EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora