6

1K 45 3
                                    


-- TRE ALL'IMPROVVISO --

NEVE


<Oggi vengono le domestiche per fare le pulizie.> Hermione aggrottò le sopracciglia, tentando di imboccare Madison. <Quindi?> il biondo si pulì con il tovagliolo e andò in soccorso della ragazza. <Lascia, faccio io... quindi niente. Dobbiamo uscire, andare in giro. Non vogliono nessuno tra i piedi quando puliscono.> Hermione annuì, guardando con invidia il biondo, il quale stava imboccando la bambina. <Arrivano tra poco. Pensavo che potevamo andare al parco, a fare una passeggiata. Non dobbiamo stare via tanto, in due orette hanno finito.> Hermione annuì e prese la bambina in braccio. Si diresse verso la camera e le fece indossare cappotto, scarpe, e berretto. Scesero al piano di sotto con l'ascensore. La tensione era palpabile. Era la loro prima uscita come "famiglia". Hermione indossava sciarpa, guanti e berretto e Draco la trovò buffa. E bella. Molto bella. Quando il freddo gelido li colpì in volto, provarono entrambi il forte istinto di ritornare dentro. Hermione, apprensiva, si accucciò davanti al passeggino, rimboccando con fare materno la coperta alla piccola Madison.

Camminavano uno affianco all'altra, senza osare sfiorarsi o guardarsi. Ognuno immerso nei propri più intimi pensieri. Hermione pensava che doveva farsi forza, dimostrare ciò che provava e ciò che voleva. Con queste convinzioni in mente, prese a braccetto il biondo, tenendo una mano sul passeggino. Draco pensava che doveva farsi forza e dimostrarle i suoi sentimenti e ciò che realmente voleva. Sfilò il braccio da quello della ragazza per poi avvolgerle la vita. La riccia si strinse al fianco del giovane, scaldandosi e inebriandosi di quel profumo e quella sensazione familiare. Nessuno parlò, d'altronde non ce n'era bisogno. E fu così che, tra sentimenti nascosti e gesti d'affetto, cominciò a nevicare, segnando per i due -tre- il definitivo rientro a casa. Nonostante il freddo pungente Madison dormiva tranquilla, e i due, per preservare quelle preziose ore di riposo, la lasciarono sonnecchiare sul passeggino, premurandosi soltanto di toglierle gli indumenti di troppo. L'appartamento sembrava estremamente caldo rispetto all'esterno, tanto che le vetrate erano leggermente appannate. La neve cadeva numerosa, attecchendo al suolo di Londra. La giovane incrociò le braccia sotto il seno, continuando a guardare fuori. Draco avrebbe voluto farla sua in quel momento, tanta era la voglia che aveva di lei. <Film?> il biondo si costrinse a deglutire e annuire, seguendo la ragazza sul divano. Al televisore, quel pomeriggio, facevano Dirty Dancing. La Grifondoro batté le mani contenta, posizionando meglio la testa sulla spalla del biondo.

Johnny e Baby ballano.

Hermione sorride, muovendo leggermente le mani. Draco la guardò.

Johnny e Baby si baciano.

Hermione avvampò, Draco sorrise.

Johnny e Baby fanno l'amore.

Come un mese prima, Hermione e Draco si guardarono. Questa volta, però, non resistettero. Le mani del biondo si poggiarono sulle guance di Hermione. La tirò verso di se, facendo incontrare, finalmente, le loro labbra. La ragazza schiuse le labbra, permettendo l'accesso al biondo. La strinse, la assaporò, la esplorò. Affondò una mano tra i ricci ribelli della ragazza, sovrastandola col suo peso e facendola sdraiare sotto di lui. Dimentichi di trovarsi su un misero divano, rotolarono, cadendo rovinosamente a terra. Hermione sopra il petto robusto di Draco. Il Serpeverde rotolò nuovamente, riportandola sotto di lui. Il salone si riempì dei loro gemiti e sospiri. Il ragazzo le lasciava baci bollente partendo dal mento per poi scendere velocemente verso l'ombelico. Si sfilarono i vestiti, continuando a baciarsi e scoprirsi. <Draco...> la ragazza sussurrò, permettendo così al biondo di capire che era ora. Si fece spazio tra le sue gambe e affondò in lei. Si muovevano sempre più veloci, venendosi incontro, l'uno colmando le esigenze dell'altro. Quando raggiunsero l'apice, il ragazzo le gravò addosso, scostandosi poi sul tappeto. Mezzi addormentati, si diressero verso la camera padronale. Quella notte dormirono così, abbracciati, a condividere un'intimità da troppi anni agognata.

***

Alle otto e mezzo puntuali, Hermione era in piedi. Indossava una tuta appartenente a Draco, maxi felpa e i capelli raccolti in una crocchia disordinata. Lo stereo suonava della musica classica a basso volume. La ragazza stava preparando la colazione, muovendosi abilmente nella cucina e tenendo stretta al fianco Madison. Ogni tanto passava davanti all'omogeneizzato della bambina, ne prendeva un cucchiaino e la imboccava.

Quando le luci mattutine svegliarono Draco, fu sorpreso nel non trovarsi la ragazza accanto. Poi, udì una lieve musica classica proveniente dal salone e sorrise. Indossò il minimo necessario e si diresse verso la musica, scompigliandosi leggermente i capelli. Si appoggiò allo stipite della porta e osservò quella bellissima donna. La vedeva muoversi agilmente, canticchiare, piroettare su se stessa. Indossava i suoi vestiti e questo provocò una fitta allo stomaco del giovane. Si sentiva l'addome pesante come il piombo, vuoto, come un buco nero. La riccia appoggiò la bambina sul bancone della cucina, in modo tale da tagliare qualche cosa a Draco sconosciuta. Madison, notando il ragazzo, sorrise e protese le mani verso di lui, gorgogliando. <Cosa c'è Madi... Oh santo cielo!> la giovane si portò una mano al petto, tentando di calmare i battiti del cuore. Erano dovuti allo spavento appena preso o alla vista del giovane? La risposta la sappiamo tutti quanti. Il biondo le si avvicinò e prese la bambina in braccio, cullandola leggermente. <Draco! Per l'amor di dio! Va a metterti qualcosa o ti ammalerai...> Entrambi si bloccarono sul colpo. Hermione si rese conto che, cavolo, si stava esponendo troppo. <Dillo di nuovo...> il volto del ragazzo era vicinissimo al suo. Le loro bocche erano lontane poco più di un centimetro. <Cosa...> il Serpeverde le mise una mano sul fianco, facendole trattenere il respiro. <Lo sai...> la ragazza deglutì, senza osare interrompere lo sguardo con il biondo. <Draco.> le loro labbra si incontrarono, trasportandoli in un bacio da mozzare il fiato. <Si bruciano i pancakes...> il ragazzo sorrise e si scostò, permettendo alla riccia di continuare il lavoro. Dopo pochi minuti ella tornò davanti al giovane. <Bene, dove eravamo rimasti?> sorrisero per qualche millesimo di secondo, prima di tornare a baciarsi e assaporarsi.


-- TRE ALL'IMPROVVISO --

❄️🎬♥️

𝗧𝗥𝗘 𝗔𝗟𝗟'𝗜𝗠𝗣𝗥𝗢𝗩𝗩𝗜𝗦𝗢  𝗗𝗿𝗮𝗺𝗶𝗼𝗻𝗲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora