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ormai gli uomini che giacevano sul terreno privi di vita erano il doppio di quelli rimasti in piedi a combattere. alcuni di loro si nascondevano dietro le loro auto sparandogli contro milioni di proiettili che però venivano abilmente schivati. altri invece provavano a sopraffarli con la forza fallendo pero miseramente. tutti si erano resi conto che molto presto sarebbe toccato anche a loro lo stesso destino dei loro compagni , avevano quasi terminato tutti i proiettili e non potevano fare altro che pregare nella speranza che qualcuno accorresse in loro soccorso, salvandoli dal terribile destino che gli sarebbe spettato. i movimenti di cinque e jayden era perfettamente sincronizzati, come se fossero stati addestrati per combattere insieme. colpivano, schivavano e pensavano allo stesso modo . si poteva dire di tutto su marlen -o la handler per cinque- ma era un ottima insegnante riusciva sempre a trasformare chiunque in un arma portando al apice delle proprie potenzialità anche la più pigra delle reclute << non c'è la caviamo male>> disse lei nel tentativo di smorzare un po' la situazione che si stava facendo fin troppo pesante per lui. cinque non le rispose troppo impegnato a combattere contro uno dei soldati che continuava a schivare ogni suo colpo, a differenza di cinque che prendeva la maggior parte dei suoi. lo frustrava molto non poter dare il meglio di se, sapeva che con i suoi poteri sarebbe riuscito a farli fuori tutti in pochi secondi e soprattutto non avrebbe rischiato di essere colpito, ma questo dannato universo sembrava far di tutto per impedirgli di utilizzarli. poco dopo vedendolo in difficolta jayden venne a dargli una mano, e ciò fini solo per far sentire peggio, non aveva mai avuto bisogno di aiuto. lei subito inizio a colpirlo, permettendo a cinque di allontanarsi e riprendere un po' di forze. parti dal ginocchio destro colpendolo dietro al ginocchio facendolo inginocchiare, subito dopo gli diede un calcio sotto al mento talmente forte da farlo cadere al indietro. rimase piacevolmente sorpreso nello scoprire quanto fosse potente e quanta forza ci avesse messo; era forte e non aveva bisogno di nessuno, poteva spezzarti in due senza provare pena per te ma era anche in grado di provare empatia e dare affetto, forse era per questo che le piaceva cosi tanto. l'uomo si alzo ma subito jayden riprese il combattimento finendo per spezzargli entrambe le gambe <<stupida troia!>> disse in preda a dei leggeri spasmi di dolore, mentre strisciando cercava di recuperare pugnale caduto a pochi metri da lui. sentendo quella parole cinque fu ancora più felice di finirlo, lo colpì alla testa con un calcio che gli fece perdere i sensi in pochi secondi , nessuno poteva offenderla. jayden pero sembro non notare il gesto del ragazzo, infatti una volta dopo aver attirato la sua attenzione con uno schiocco di dita gli indico i pochi uomini che erano rimasti in piedi. non volevano combattere glielo si leggeva negli occhi, che intrisi di paura e consapevolezza li fissavano. si sarebbero fermati ma non potevano, erano costretti a lottare se si fossero rifiutati li avrebbero uccisi, quindi per loro si trattava solo di scegliere come e quando morire. con i coltelli impugnati in mano li fissavano pronti a continuare quel disastroso combattimento << a quanto pare tocca a loro>> insieme corsero nelle loro direzione ed uno ad uno senza difficoltà li misero a tappeto. << vado a recuperare la valigia>> disse jayden una volta terminato il lavoro, cinque cerco di recuperare il fiato perduto ma la sua attenzione venne subito attirata dal capitano della squadra che a quanto pare era ancora vivo . aveva un buco tra le costole causato da un proiettile che era riuscito ad oltrepassare il giubbotto, perdeva sangue da un angolo della bocca e respirava a fatica eppure accasciato vicino ad una delle auto lo guardava divertito quasi come se fosse pronto a ridergli in faccia <<se pensi di potergli sfuggire ti sbagli>> disse tossendo subito dopo, cinque gli si avvicino e lo squadro da capo a piedi. non provava pietà nei suoi confronti, vederlo in quello stato lo faceva sentire meglio, non sapeva se si meritava tutto ciò ma era stato lui a schierarsi dalla parte di marlen e di certo era a conoscenza delle possibili conseguenze <<ho già sconfitto la handler una volta e devo ammettere che non mi dispiacerebbe farlo una seconda>> gli rispose chiedendosi il perché stesse concedendo cosi tanta importanza alle sue parole << pensi davvero che lei sia la mente di tutto? non sarebbe riuscita a comporre una squadra come quest..>> faceva sempre più fatica a parlare e la sua bocca ormai era piena di sangue. eppure aveva ancora quel sorriso sul volto, come se tutto quello che fosse successo fosse parte del suo piano << siete cosi stupidi se pensate di farcela... da lui non si può scappare>> ogni singola parola era intervallata da un colpo di tosse ricolmo di sangue, tra pochi secondi sarebbe morto << lui chi?>> chiese nella speranza di ottenere la risposta << ti conviene parlare posso ancora farti soffrire fine al tuo ultimo respiro>> disse stringendo i denti dopo essersi avvicinato e averlo afferrato per il colletto della sua maglia. aspetto qualche secondo ma gli servi solo a vederlo esalare il suo ultimo respiro, le minacce non sarebbero più servite ormai era andato. cinque si giro trovando jaydan poco più dietro di lui con la valigetta tra le mani, non si era accorto di lei non sapeva quanto avesse sentito della breve conversazione ma dalla sua faccia sembrava quasi che sapesse qualcosa << andiamo via potrebbe ancora arrivare qualcuno>> disse lei voltandosi e iniziando a camminare verso il sentiero che avevano abbandonato circa da una mezz'ora. cinque guardo per un ultima volta l'uomo e poi si alzo e fece lo stesso raggiungendo jayden che era già a pochi metri più avanti <<tu sai qualcosa su quel tizio di cui parlava?>> chiese cinque non girandoci intorno, jayden sgrano leggermente gli occhi << non ne sono sicura... ma>> le sue parole vennero interrotte dal rumore di un colpo di pistola che fece subito girare cinque. vide il capitano del esercito che con ancora il sorriso stampato sul volto lo fissava, aveva finto per tutto questo tempo e cinque si chiese come avesse fatto a non rendersene conto << mi dispiace per te ma mi hai mancato>> lui rise ancora più forte nel udire quelle parole << non volevo colpire te>> cinque spalanco gli occhi e solo in quel momento riuscì a realizzare ciò che era veramente accaduto. con le lacrime a gli occhi si giro verso jayden e si rese conto di non aver sbagliato, era lei il suo obbiettivo. con la maglia sporca di sangue la vide indietreggiare e lasciar cadere in terra prima la valigia e poi il suo corpo. cinque con una lacrima che ormai bagnava la sua guancia e le sopracciglia inarcate dalla rabbia raccolse da una pistola da terra e sparo dritto in testa al capitano. subito corse incontro a jayden che ormai si trovava stesa sul terreno con una mano poggiata sul suo ventre.

𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚗𝚞𝚖𝚋𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora