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Avviso prima di iniziare questo capitolo contiene scene un po' violente😊

Sdraiato sulla sua branda nella piccola cella cinque si interrogava sul motivo del assenza dei suoi amati poteri, non riusciva a capire perché fossero spariti, aveva ripreso le energie ma dei suoi poteri non c'è ne era neanche l'ombra, era come rivivere nel apocalisse solo che qui con lui non c'era dolores a consolarlo, era solo, rinchiuso insieme a dei pazzi che però questa volta non erano la sua famiglia. Si interrogo anche sul anno in cui si trovava "deve essere prima del 1978, dato che mi trovo in un manicomio" penso lui facendo un semplice ragionamento logico. Strinse i pugni e si concentrò nel tentativo utilizzare i suoi poteri ma niente nemmeno un piccolo bagliore blu, il nulla più totale adesso era solo un ragazzo normale rinchiuso in un manicomio << hey piagnucolone sei sveglio?>> disse una voce al di fuori della cella, una voce che riuscì a riconoscere, si alzò dal letto e si avvicinò alla porta mettendosi sulle punte per guardare al di fuori tramite la piccola finestrella che era presente nella parte superiore della porta << cavolo bastava un si>> disse lei vedendo la sua faccia appiccicata al vetro << fammi uscire>> disse lui trattenendosi dal urlargli in faccia, non era saggio svegliare gli altri e quella sembrava un ottima opportunità per scappare da lì. Senza dire una parola la ragazza apri la porta, lentante nel tentativo di fare meno rumore possibile, appena ci fu abbastanza spazio per uscire cinque schizzo fuori e si guardò intorno per poi iniziare a camminare a passo svelto verso la loro sala da pranzo <<wow, stronzo un grazie non ti costa niente!>> disse lei raggiungendolo <<grazie ragazza interrogativo ma adesso devo andarmene da qui>> disse lui aprendo la porta alla fine del corridoio << e come pensi di fare, ti sei svegliato sta mattina non conosci questo posto e poi non sai nemmeno in che hanno sei le tue possibilità di sopravvivere sono al minimo>> disse lei arrogante continuando a seguirlo <<io ho delle abilità particolari mia cara adesso evapora>> rispose lui acido mentre si guardava intorno quei corridori sembravano tutti uguali <<intendi i tuoi poteri?>> disse lei sarcastica mentre cercava di trattenersi dalle risate << si proprio quelli! Adesso va via prima che ci scoprano>> la ragazza stava per rispondergli ma al improvviso si fermò e cambio completante faccia << sta arrivando qualcuno>> disse lei è solo in quel momento cinque udì dei passi leggeri quasi del tutto impercettibili e si chiese come aveva fatto a sentirli. La ragazza lo afferrò per il polso e inizio a correre per i corridoi che orami conosceva bene << dove stiamo andando?>> gli chiese cinque sottovoce mentre cercava di liberarsi dalla forte presa della ragazza, che però non gli rispose continuando a camminare a passo svelto nei corridoi che sembravano tutti uguali. Quando si fermarono erano arrivati in un piccolo magazzino, pieno di cassetti che contenevano fascicoli su i pazienti << perché siamo qui?>> gli chiese lui incuriosito << voglio trovare la tua cartella se è vero che hai dei poteri, sicuramente avrai una struttura genetica modificata o qualcosa del genere >> disse lei aprendo uno di quei cassetti e iniziando a cercare << e come pensi di fare c'è ne sono milioni e nessuno sa quel'e il mio nome>> disse lui aprendo un cassetto e iniziando cercare << fidati Marlen lo sa lei sa tutto non c'è bisogno che tu gli dica chi sei lei già lo sa>> disse la ragazza seria continuano la sua meticolosa ricerca << impossibile>> gli rispose lui continuando a cercare freneticamente fra quei migliaia di fascicoli << bene bene bene, chi abbiamo qui, cinque hargreeves e jayden smith >> alla ragazza venne la pelle d'oca dietro la nuca come aveva fatto a non sentirla arrivare, strinse i pugni e si girò verso la suora che aspettava sul ciglio della porta, tra le mani aveva un vangelo e guardava i due con aria superiore mentre già pensava a come poteva fargliela pagare. Cinque non sapeva cosa dire quella donna gli ricordava terribilmente qualcuno ma non sapeva chi o almeno non riusciva a ricordarselo << dovreste seguirmi>> disse Marlen afferrando per il polso i due, mentre cinque continuava a pensare che c'era qualcosa di inquietante nel suo sguardo qualcosa che gli faceva venire i brividi e gli dava un senso d'angoscia, lui non riusciva a smettere di fissarla, i suoi occhi color ghiaccio, la pelle color porcellana e le labbra sottili, era sicuro di aver già visto quella faccia da qualche parte era sicuro c'è l'aveva impressa nella sua mente, e quando riuschi a capire di chi si trattasse, spalanco la bocca per lo stupore e sbianco completamente, non poteva crederci e poi come diavolo aveva fatto a non accorgersene prima si sarebbe preso a schiaffi se solo ne avesse avuto l'occasione, inoltre promise a se stesso che l'unico viaggio nel tempo che avrebbe fatto sarebbe stato quello per tornare a casa. la donna li trascino nel suo ufficio, al suo interno c'erano due uomini che appena la donna fece un leggero movimento con la mano afferrarono cinque per le braccia sollevandolo di poco da terra , marlen apri un piccolo armadio che si trovava affianco alla porta e ne estrasse un piccola frusta, a passo lento si avvicino a cinque ma non lo colpi si limitò a guardarlo con aria glaciale e a sorridergli , cinque al inizio non capi ma poi la vide avvicinarsi a jaydan e iniziare a colpirla, la colpi cinque volte prima di fermarsi e passare lo sguardo dalla ragazza che ormai era accoscerà sul pavimento a cinque per poi dire << vedi cinque questa e tutta colpa tua sto massacrando la tua amica ed è tutta colpa tua>> inizio di nuovo a colpirla e questa volta cinque inizio a dimenarsi non poteva permettere che qualcuno si facesse male per colpa sua << e inutile che ti dimeni peggiorai solo la situazione>> cinque strinse i pugni e provo ad usare i suoi poteri, gli sarebbe bastato teletrasportarsi alle spalle di Marlen e colpirla, poi sarebbe riuscito a liberare jaydan e portarla via di lì "ma perché diavolo non funzionano" pensò prima di passare al piano B, riuscì a liberarsi dalla presa del primo uomo dandogli un morso sul polso, poi diede una ginocchiata sotto il mento al altro, e spintono Marlen facendola cadere sul pavimento afferro la piccola frusta e inizio a colpire i due uomini, l'adrenalina gli scorreva nelle vene e per un momento senti di nuovo il controllo dei suoi poteri, ma nonostante ciò non riusci ad utilizzarli, qualcosa lo colpi facendolo distrarre per un secondo che basto però a i due uomini per prendere il controllo della situazione e mettere al tappeto cinque, che adesso si trovava con la faccia appiccata al pavimento e le mani dietro la schiena ,Marlen si avvicino e quando le labbra erano a pochi centimetri dalle orecchio di cinque e gli sussuro <<sei coraggioso, ma sei stupido, sei qui da meno di una settimana e già vorrei ucciderti, ti conviene abbassare la cresta e seguire le regole se ci tieni alla vita della tua amichetta>> si allontano dal ragazzo e poi si avvicino a jaydan che giaceva ancora sul pavimento priva di sensi la colpi un altro paio di volte facendo sporcare la parete e il pavimento con il suo sangue, e poi le appoggio due dita sul collo per controllare se fosse ancora viva, quando senti il battito sbuffo come se fosse annoiata dalla cosa, e cinque in quel momento giuro che l'avrebbe ammazzata, poi la donna si avvicinò al armadio riposa la sua arma e disse << portate il ragazzino nella sua stanza e fate in modo che non ci esca, poi chiamate qualcuno per portarla in infermeria e anche una donna delle pulizie >> i due uomini annuirono e sollevarono di peso cinque che non oppose resistenza, teneva gli occhi fissi sulla ragazza che ormai respirava a fatica le bastonate che aveva avuto gli avevano fratturato una costola <<mi dispiace >> gli sussurò cinque quando gli passo affianco.

𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚗𝚞𝚖𝚋𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora