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Passarono tre lunghi giorni prima che jaydan uscisse dal infermeria con un braccio ingessato, due costole ancora un po' ammaccare e un bel po di fasciature per tutto il resto del corpo corpo, cinque aveva atteso quel momento più di qualsiasi altra cosa, era preoccupato e in quei giorni non aveva fatto altro che pensare a quella notte, a tutto quello che era accaduto riviveva quella notte ogni giorno la vedeva li stesa sul pavimento con marlen che la picchiava e si sentiva terribilmente in colpa.

Seduto sotto l'ombra di un albero cinque la vide varcare il cancello  del giardino scortata da una guardia, gli venne da sorridere sembrava stare bene e ciò gli fece tirare un sospiro di sollievo, la ragazza si avvicinò a passo svelto a lui anche lei gli sorrisse <<ammettilo che ti sono mancata>> disse lei prima di sedersi al suo fianco <<non sei così rilevante per me>> disse lui acido mentendo a se stesso, perché si gli era mancata ma non lo avrebbe mai detto ad alta voce << eppure prima sembrava che stessi sorridendo , anzi ne soni sicura>> disse lei facendolo arrossire leggermente <<non e vero! non sei cosi importante per me>> disse lui accigliandosi << oh dato che non sono così rilevante per te vuol dire che non vuoi sapere le cose che ho scoperto>> fece per alzarsi ma cinque la tiro giù e la fece risedere al suo fianco << cosa hai scoperto?>> gli chiese lui << almeno offrimi prima una cena>> disse prima di chiudere gli occhi e stendersi sul' erba incrociando le braccia dietro la testa, apri un occhio e vide lo sguardo serio di cinque alzò gli occhi al cielo, e si tiro su appoggiandosi sui gomiti << la handler ovvero la suora marlen..>> inizio per poi essere subito interrotta da cinque che sbianco << come hai detto che si chiama scusa?!>> disse sul l'orlo di una crisi isterica << Marlen handler perché ti suona familiare>> a cinque cadde il mondo addosso l'aveva uccisa e adesso se la ritrovava di nuovo tra i piedi e poi perché si trovava in un manicomio e perché era una suora c'erano troppe domande a cui non riusciva a dare risposte << continua cosa hai scoperto..>> disse cinque iniziando a mangiarsi le unghie << ok mentre ero in infermeria ho sentito l'infermiera e Marlen parlare di alcune operazioni dicevano che erano andate a buon fine e che adesso non dovevano procurarsi degli inumani >> cinque alzò di scatto al tesa, e fece lo stesso con il sopracciglio << inumani?>> chiese confuso "ce ne sono stati altri come noi?" si chise cinque prima di vedere jaydan fece spallucce per poi dire << non chiedere a me, so solo che qui fanno delle operazioni strane e sono in pochi che dopo aver subito delle operazioni tornano sani e salvi, la gran parte o non torna o subisce forti danni.. come quel tizio la giù>> disse indicando un uomo che rannicchiato in un angolo con le ginocchia al petto si dondolava e farfugliava qualcosa <<lo hanno operato un mese fa, prima era normale... normale per quanto si può essere in questo posto, e stato portato qui quattro mesi fa perché i genitori dicevano che era posseduto dal demonio insomma personalmente penso che volessero solo toglierselo da i piedi, sta di fatto che hanno subito iniziato questa "cura" per preparalo al intervento e adesso guarda come è ridotto, dice parole a caso e sclera per ogni minima cosa una volta ha persino provato a uccidere una guardia>> fini jaydan per poi ristendersi e lasciare assimilare le informazioni a cinque che rimase pensieroso " hanno fatto anche a me quest'intervento? E per questo che non funzionano i miei poteri?" Continuava a chiedersi << tu da quanto tempo sei qui?>>gli chiese cinque << da quando ho undici anni, sono qui per colpa di mio padre mi danno della squilibrata mentale ma la realtà è che lui voleva che io fossi un maschio, ha sempre odiato le donne ha persino ucciso mia madre davanti a i miei occhi, al inizio le cose tra me e mio padre andavano relativamente bene mi trattava come un maschio anzi tutti pensavano fossi maschio, quindi se la prendeva solo con la mia povera madre.... ma con l'inizio della pubertà sono iniziati anche i problemi ha iniziato a picchiarmi ogni giorno beveva molto una volta mi spacco persino una bottiglia di birra in testa voleva uccidermi e io lo sapevo, ma non riuscivo a morire continuavo a guarire i lividi scomparivano dopo qualche ora è questa cosa lo faceva infuriare e quindi riprendeva subito, spesso per evitare che lo facesse mi disegnavo i lividi e i tagli.... poi pero un giorno>> vide i suoi occhi riempirsi di lacrime e i suoi pugni stringersi fino a fargli conficcare le unchie nei palmi <<.... ma perché te lo sto raccontando non so nemmeno chi sei!>> fini il discorso lei lasciando cinque con l'amaro in bocca voleva sapere come era andata a finire ma allo stesso tempo non voleva turbarla si vedeva che nel parlare di questo soffriva voleva dire che capiva cosa provava ma effettivamente suo padre non gli aveva mai alzato un dito contro era stato uno stronzo questo era vero ma non fino a questo punto << per quel che può valere mi dispiace, mio padre era uno stronzo ma in confronto non era niente>> disse cinque poggiando una mano sulla sua << oramai non ha più importanza....>> ma entrambi sapevano che non era cosi << allora quel'è il piano?>> disse lei cercando di cambiare il discorso, cinque in risposta alzò di nuovo il sopracciglio con fare interrogativo <<il piano per cosa?>> disse lui confuso <<il piano! Dobbiamo intrufolarci nel ufficio del medico rubare le cartelle cliniche per scoprire qualcosa su queste fantomatiche operazioni, insomma se ti riducono in quello stato non deve essere nulla di buono, potrebbero aver operato anche te e per questo forse pensi di avere dei  "poteri">> disse lei mirando le virgolette alla parola poteri << non ti metterò di nuovo in pericolo hai visto cosa è successo l'ultima volta che hai provato ad aiutarmi, e poi io HO dei poteri>> disse lui con tono preoccupato ma allo stesso tempo arrabbiato << aiutarti è stata una mia scelta, e tu non puoi scegliere per me, io so come arrivare nello studio nel medico ho passato tre giorni in infermiera e poi anche io voglio andarmene via di qui>> disse jaydan che aveva passato i tre giorni precedenti a cercare di capire come intrufolarsi nel ufficio del medico << sei stata tre giorni in infermeria con due costole inclinate>> jaydan ridacchio come se cinque avesse appena raccontato una barzelletta <<ti ho appena detto che mio padre mi ha spaccato una bottiglia in testa, e tu ti pensi che due costole ammaccate possano fermarmi? Adesso hai due opzioni, venire con me e seguire il mio piano per arrivare nello studio oppure puoi fare da solo, e essere tu la prossima vittima di Marlen, a te la scelta >> cinque si alzò da terra <<ho bisogno di pensare>> disse prima di allontanarsi a passo svelto verso l'interno della struttura " non permetterò che rischi di nuovo alla vita per me, mi conviene pensare ad un nuovo piano" penso cinque prima di girarsi e guadare verso jaydan, i loro sguardi si incrociarono e cinque senti un brivido lungo la schiena, era una sensazione nuova che non aveva mai provato, ma gli piaceva era stranamente piacevole.





mi scuso per il ritardo e per gli eventuali errori, ho scritto questo capitolo questa stessa sera, ma ho già iniziato a scrivere il prossimo

-C :)

𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚗𝚞𝚖𝚋𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora