quattrocento era quello il piccolo numero segnato sul gps che cinque continuava a fissare intensamente aspettando che aumentasse. entrambi erano frustati e stanchi avevano corso senza fermarsi per quattrocento metri sentendo ogni secondo che passava il loro corpo affaticarsi sempre di più e per cinque che continuava a sentire fortissimi dolori al petto era difficile persino respirare, erano consapevoli che hazel e cha ormai erano morti, da quando il rumore dei proiettili si era fermato era passata poco più di mezz'ora . il loro fiato era corto, il sudore gli bagnava il volto e i capelli, le gambe gli tremavano e gli facevano male tanto da fargli sentire un intenso bruciore al altezza delle ginocchia che gli rendeva difficile ogni singolo movimento, cinque a differenza di jayden non era mai stato abituato a correre o meglio non per più di una ventina di minuti durante gli allenamenti che gli faceva fare il padre, ma anche in quei casi si era sempre affidato alle sue abilità di teletrasporto per imbrogliare ed affaticarsi di meno e poi come gli aveva sempre detto suo padre "adattarsi alle proprie abilità era un bene". voleva fermarsi anche solo per un secondo giusto il tempo di riprendere fiato e di far smettere per qualche momento il dolore ma non poteva farlo, fermarsi proprio in quel momento sarebbe stata una condanna, li stavano seguendo e ormai da molto tempo, se fosse stato da solo avrebbe corso il rischio ma c'era jayden con lei e non avrebbe mai messo la sua vita in pericolo. il rumore delle auto che a tutta velocita percorrevano il piccolo sentiero si era fatto sempre più vicino passando da un leggero rumore in lontananza a mala pena percettibile ad un frastuono che era difficile da ignorare e che continuava a ricordargli che prima o poi li avrebbero raggiunti e che la loro corsa sarebbe finita << non riusciremo a seminarli>> disse jayden che continuava a guardarsi indietro sperando ogni volta di non trovarci un intero squadrone << non possiamo fermarci>> le rispose cinque trovando difficolta anche solo nel pronunciare quella piccola frase, il cuore gli batteva al impazzata quasi quanto aveva fatto durante il suo primo viaggio nel tempo, non pensava che quelle sensazioni si sarebbero rimanifestate con una semplice corsa << non intendo fermarci ma non possiamo continuare semplicemente a correre ci raggiungeranno in meno di cinque minuti se continuiamo cosi>> cinque si guardo in torno cercando qualcosa che potesse salvarli, di certo non potevano combattere erano troppo stanchi e se nel pieno delle loro forze avrebbero trovato difficoltà in queste condizioni sarebbe stato un suicidio, cinque penso che la cosa migliore fosse nascondersi e aspettare che li superassero ormai erano a pochi metri da loro e non avevano altre opzioni <<nascondiamoci>> jayden annui anche se non era del tutto convinta, avrebbe preferito combattere ma decise di dare ascolto a cinque e quindi a passo svelto si nascosero dietro ad un cespuglio che contornava la strada e attesero che le auto passassero sperando che nessuno si accorgesse di loro. le prime auto li sorpassarono, rimasero entrambi sorpresi nel vedere la quanta di uomini che erano li per fermarli e quasi si sentirono lusingati al idea di essere considerati tanto pericolosi da coinvolgere un intera squadra, marlen doveva temerli più di quanto pensassero. la loro tranquillità però non duro a lungo infatti si accorsero presto che qualcosa non andava, sentirono dei passi alle loro spalle e subito dopo si girarono erano appena stati circondati. le macchine che avevano visto allontanarsi da loro si erano fermate poco più avanti e adesso alle loro spalle si trovavano una ventina di uomini armati di fucili tutti puntati verso di loro <<non deve finire in questo modo, arrendetevi e vi sarà risparmiata la vita, attaccateci e verrete eliminati>> disse il capitano della squadra <<non voglio uccidere dei ragazzini io ho dei figli e non mi va di sentirmi in colpa ogni volta che li vedo, quindi noi abbasseremo le armi e voi non opporrete resistenza va bene?>> continuo abbassando leggermente la sua arma per essere più credibile nella sua proposta , i suoi compagni fecero lo stesso. jayden e cinque si guardarono capendosi al volo d'altronde non avevano altra scelta non potevano rischiare, alzarono le mani in segno di resa ma continuarono tenere lo sguardo fisse verso di loro che continuavano a guardarli soddisfatti conviti della loro vittoria << bene speravo finisse in questo modo>> dopo aver detto ciò il capitano fece cenno a due uomini di avvicinarsi e a gli altri di abbassare definitivamente le armi, quando gli uomini furono vicino a loro presero le manette dalle loro tasche << adesso!>> disse cinque, i due si alzarono di scatto disarmando gli uomini che gli erano più vicini non trovando nessuna difficolta nel farlo per quanto quegli uomini potessero essere competenti non erano al loro livello. subito dopo il resto dei soldati diede inizio al fuoco scagliando una pioggia di proiettili verso di loro, cinque subito si andò a coprire dietro un albero poco distante da lui mentre jayden utilizzo il soldato che aveva disarmato come scudo umano e inizio a sparare nella loro direzione facendo fuori in pochi colpi due dei soldati, cinque si mise subito anche lui a sparare in modo tale da permettere a jayden di raggiungerlo nel suo riparo << tu quelli a sinistra e io quelli a destra?>> disse un a volta arrivata al fianco di cinque, lui annui e poi controllo quante munizioni si trovavano nel fucile << meglio nascondere questa>> jayden indico la valigia che ancora aveva tra le mani <<andrà bene lì>> disse dopo averla lanciata al interno di un cespuglio << cerca di non farti uccidere>> jayden annui prima di caricare il fucile e uscire allo scoperto pronta a mettere in atto tutto ciò che aveva imparato, dando inizio al bagno di sangue che sarebbe diventato quello scontro.
mi scuso per averci messo quasi un mese a pubblicare un nuovo capitolo, per giunta cosi piccolo e che non mi piace molto, ma e stato un periodo un po' difficile e non ho mai avuto tempo per scrivere. pubblicherò a breve un altro capitolo dato che l'ho già iniziato a scrivere.
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𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚗𝚞𝚖𝚋𝚎𝚛
Fanfictiontroppe volte mi sono chiesto chi sono e non sono mai riuscito a darmi una risposta che mi soddisfacesse. nel apocalisse quando ero solo pensavo "io chi sono? Perché sono vivo?" A volte lo chiedevo alla mia Dolores ma lei non mi rispondeva, e adesso...