𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚗𝚞𝚖𝚋𝚎𝚛

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non c'era altro modo, doveva lasciarla andare per il suo bene e per quello del intero universo, anche se il suo cuore si frantumava sempre di più ogni secondo che passava <<devi andare>> lo supplicava lei con le lacrime a gli occhi e il sudore che le bagnava la fronte, avevano passato le ore precedenti a combattere e a scappare da milioni di soldati venuti li per ucciderli << io starò bene>> continuo con tono di supplica mentre cinque le teneva premuta la ferita al ventre, anche il suo cuore era spezzato ma anche lei sapeva che non avevano altra scelta hazel li aveva avvisati su tutto ciò che sarebbe accaduto e aveva obbligato cinque a scappare più veloce che poteva <<non posso>> singhiozzo lui sentendo un peso sopra lo stomaco, non poteva portarla con lei ma non voleva vivere senza di lei <<non voglio rimanere senza di te>> ammise cinque accarezzandole il volto <<non c'è altro modo devi andare prima che sia troppo tardi>> aveva ragione e cinque lo sapeva, ma lasciarla andare era la cosa più difficile che avesse fatto in tutta la sua vita, si era dimenticato il dolore che si provava ad avere un cuore infranto <<ti prometto che faro di tutto per tornare da te ma adesso devi andare loro stanno arrivando>> continuo lei poggiandogli una mano sulla guancia, gli sorrise nonostante il constante bruciore che provasse al altezza della ferita, lui bacio le labbra per la prima volta e l'ultima volta e poi l'adagio lentamente con la schiena sul tronco del albero che si trovava alla sua destra <<già e proprio arrivato al momento sbagliato>> disse ironica la ragazza facendo ridere malinconicamente cinque, raccolse la valigetta che cha cha gli aveva portato, guardo per un ultima volta jayden, adesso entrambi piangevano <<faro di tutto per riaverti>> le disse prima di aprire la valigetta, e di essere avvolto da un bagliore verde acqua. "troppe volte mi sono chiesto chi sono e non sono mai riuscito a darmi una risposta che mi soddisfacesse. nel apocalisse quando ero solo pensavo "io chi sono? Perché sono vivo?" A volte lo chiedevo alla mia Dolores ma lei non mi rispondeva, e adesso finalmente ho capito. io sono un numero, il cinque per l'esattezza, e anche gli altri sono solo numeri, tutti noi siamo solo numeri" era strano che quel pensiero si ripresentasse proprio in quel momento, forse perché si sentiva finalmente in grado di dargli una risposta; non riusciva a proteggere le persone che amava e stava per causare di nuovo la fine del mondo, non era nessuno solo uno stupido ed insulso numero, un assassino provetto e adesso era il momento di tornare nel suo modo quello a cui apparteneva ma di cui si era sempre sentito in più.

6 ore prima

nella piccola stanza cinque e jayden erano seduti l'uno affianco al altro sul letto mentre guardavano hazel fare avanti e indietro per la stanza borbottando frasi sconnesse e senza senso , li aveva svegliati dicendogli che doveva parlargli e che era urgente. appena cha cha apri la porta della stanza con una scatola di ciambelle in mano l'uomo ci si fiondo sopra e ne mangio cinque <<spero che quello che hai da dirci sia importate>> gli disse cha cha acida prima di chiudere la scatola di dolci e allontanarla da hazel , che subito dopo si pulì con la manica a camicia la bocca sporca di zucchero a velo e si schiari la voce << devi andartene subito>> disse a cinque prendendolo con forza per un braccio << si lo sappiamo io e jayden avevamo deciso di farlo dopo colazione>> gli rispose liberandosi dalla presa << lei non può venire>> nel udire quelle parole i due ragazzi smise di battere i cuore per un secondo, tutti i loro piani erano andati in fumo in un solo secondo <<già lo sapevate non e vero?>> chiese con rabbia prendendo hazel per il colletto della camicia , la voglia di tirargli un pugno in faccia  si fece sentire ma fu la ragazza a fermarlo che gli poggio una mano sulla spalla e lo invito a risedersi al suo fianco << mi dispiace dovete credermi ma non c'è altro modo se lei venisse con te nel giro di pochi mesi morirebbe nonostante i suoi poteri>> continuo cha cha mortificata si era affezionata a i due ragazzino e le sarebbe piaciuto vederli avere il lieto fine che lei non aveva mai avuto << potremmo cercare un modo per far in modo che lei sopravviva nel tuo universo ma ci vorranno mesi o anni>> "mesi o anni" quelle due parole rimbombavano nella testa di cinque come avrebbe fatto a sopravvivere senza di lei per cosi tanto tempo nessuno sarebbe riuscito a calmare gli incubi che lo terrorizzavano ogni notte, e non avrebbe più provato quella sensazione di calore e sicurezza che provava in sua compagnia << lo faremo>> disse sicura lei stringendo più forte la mano di cinque <<potrei aspettare ancora qualche giorno qui, mi sento abbastanza bene potrei aiutarvi>> aggiunse cinque ma vedendo hazel scuotere il capo capi che non aveva scelta era arrivato il momento di andarsene << marlen sta tramando qualcosa, tutto gira intorno ad un antica profezia non so cosa sia di preciso ma tu sei la chiave di tutto devi andartene prima che ti trovi, prima che sia troppo tardi e distrugga un intero mondo o peggio>> cha cha nel sentire quelle parole sgrano gli occhi e subito prese una chiave magnetica dalla tasca e poi estrasse una valigia da sotto il letto in cui aveva riposato hazel per tutta la notte, appoggio la carta sulla al disopra di esse, e con uno scatto si apri <<una valigia nella valigia?>> chiese confusa jayden mentre cinque si chiedeva come aveva fatto a non accorgersi della sua presenza. cha cha estrasse la valigia dal altra e la passo a cinque <<hazel ha ragione devi andartene ma devi salire almeno di seicento metri per farla funzionare c'è una collina qui vicino, questo e un gps ti dirà quando sarai nel punto giusto>> gli passo un piccolo apparecchio e poi inizio a spiegarli come funziona finche non vennero interrotti da una decina di proiettili che mandarono in frantumi la finestra. cinque subito prese jayden e la porto dietro al letto per proteggerla, hazel e cha cha li seguirono subito dopo <<voi andate noi vi copriremo>>.