come ogni mattina tutti i pazienti compresi cinque e jaydan si riunirono nella sala da pranzo per consumare la loro colazione, cinque era seduto di fianco a jaydan e come tutti ormai da quasi due settimane mangiava in silenzio il suo pasto composto da te e una specie di politiglia giallastra ed insapore gli ricordava terribilmente klaus, e quella volta che provo a cucinare. quella tranquillità venne interrotta da marlen che fece ingresso nella sala spalancando la porta In metallo affiancata come sempre dalle guardie tutte in uniforme, guardo uno ad uno tutte le persone che era sedute intorno al tavolo, li guardava con occhi gelidi facendo abbassare lo sguardo anche al più grosso degli uomini tutti la temevano, gli unici che non lo fecero furono jaydan e cinque che la guardarono dritto negli occhi come se volessero sfidarla << cinque hargrevees nel mio ufficio dopo la colazione>> disse apatica prima di uscire accompagnata sempre dalle sue fedeli guardie del corpo che la seguivano come se fossero dei cagnolini << secondo te cosa vuole adesso?>> mormoro cinque al orecchio di jaydan << non ne ho idea,non sembrava arrabbiata ma con lei non si può mai sapere, anche se sono sicura che ci abbia scoperto ieri, ma allora perchè non ci ha preso quando poteva? non e da lei, sta succedendo qualcosa di pericoloso lo sento >> gli rispose jaydan << probabile che voglia parlare di quello, magari riesco a scoprire su quei soggetti di cui stavano parlando ieri o del cadavere al solo ricordo mi vengono i brividi o ancora meglio sarebbe scoprire qualcosa sulle operazioni così potrei tornare ad usare i miei poteri >> quando noto jaydan, abbassare lo sguardo capi di aver superato il limite non avevano parlato molto di quello che avevano visto ieri al dire il vero non si parlavano da quando erano usciti dal condotto, erano tornati nelle loro camere in silenzio << ti prometto che farò di tutto per scoprire qualcosa>> disse poggiandogli una mano sulla spalla, poi finirono la colazione in silenzio, entrambi avevano la testa piana di domande a cui non riuscivano a rispondere, cinque continuava a chiedersi che fine avessero fatto i suoi poteri e perché la handler fosse qui mentre jaydan si interrogava sulla morte quante persone erano state assassinate al interno di queste mura e quanto tempo sarebbe passato prima che sarebbe toccato a lei o a cinque morire. la colazione fin dopo una ventina di minuti e subito due guardie fecero la loro apparizione sul ciglio della porta facendo cenno a cinque di avvicinarli << cerca di no farti uccidere>> disse jaydan prima di dargli un bacio sulla guancia e alzarsi dal tavolo, cinque poso una mano sulla sua guancia e inconsapevolmente gli venne da sorridere "perché mi sento così bene?" si chiese in quel momento , per qualche secondo rimase imbambolato ma poi subito fu costretto a tornare alla realtà da una guardia che lo tiro per un braccio e lo fece alzare. raggiunsero l'ufficio di marlen in pochi minuti, una guardia busso alla porta in metallo e solo quando la voce di marlen lo consenti apri la porta e fece entrare cinque al interno dell ufficio. prima che la porta si chiudesse alle sue spalle cinque si accomodo su una poltrona proprio difronte a marlen che sedeva al altro capo della scrivania in legno scuro con gli occhi fissi sul computer e una mano che trascriveva qualcosa su un taccuino color rosso, la puzza di fumo era pesante e si mischiava alla candela profumata al delicato profumo di vaniglia, ma cinque ormai ci era abituato gli ricordava un po' i tempi in cui lavorava per la commissione << allora hai voglia di parlare?>> chiese lui ormai stanco del attesa, marlen alzo finalmente gli occhi dal computer lo poso su cinque per qualche secondo e poi si chinò leggermente per aprire un cassetto da cui estrasse due fascicoli che subito porse a cinque << quello che cercavi>> disse lei, subito cinque li afferro e inizio a sfogliarli velocemente nel tentativo di assimilare più informazioni possibili lo c'era la causa del assenza dei suoi poteri << prima credo che noi due dobbiamo fare una piccola chiacchierata>> cinque alzo lo sguardo con ancora i fascicoli aperti << tu hai idea di che anno sia?>> cinque fece segno di no con la testa nonostante avesse qualche sospetto << me lo aspettavo sai, allora e lo stesso anno, lo stesso mese di quando tu sei arrivato qui, solo che ovviante sono passate due settimane da quando sei arrivato >> marlen si prese qualche secondo per esaminare la faccia confusa di cinque e poi riprese il suo discorso << vedi credo che tu questa volta non sia andato ne avanti ne indietro nel tempo, tu sei andato in un altro universo non ho idea di tu come sia riuscito a farlo no ne hai ne la forza ne le capacità in teoria, eppure eccoti qua noi abbiamo macchine per compiere questi viaggi e tu ci riesci così a caso non è divertente?>> cinque non capiva era confuso il vecchio non gli aveva mai parlato di viaggi inter dimensionali o di un universo parallelo ma questo spiegherebbe la presenza delle handler << sappi che stai morendo come puoi vedere i tuoi poteri qui non funzionano, e stai diventando sempre più debole, scommetto che anche alzarti dal letto e più faticoso, l'unica cosa che vorresti fare e sdraiarti non è vero? sappi che non ci vorrà molto prima che il tuo cuore smetta di battere, ma prima soffrirai molto >> riprese il discorso marlen che pero subito venne interrotta da cinque << arriva al dunque>> sapeva che lei aveva ragione ma non aveva bisogno di sentirsi tutti quei giro di parole sapeva che voleva qualcosa da lui. la donna si accese una sigaretta e poi ne offri una a cinque che accetto volentieri, l'accesso con accendino e se la porto alle labbra << vedi il punto è che tu puoi aiutare me e io posso aiutare te, non dovrai fare nientete di nuovo solo uccidere delle persone che mi causano molti problemi, tu continueresti a vivere e poi mi procurerò una valigetta per i viaggi tra universi cosi che potrai tornare a casa sano e salvo senza ripercussioni... se hai qualche altra richiesta non fare complimenti e chiedi vedrò cosa posso fare ho davvero bisogno che questi tizi vengano eliminati >> disse prima di staccare un foglio dal suo taccuino e passarlo a cinque che però lo ignoro << jaydan verrà con me e poi dovrai rispondere a delle domande>> Marlen annui e poi fece cenno a cinque di fare le sue domande << cosa sono quello operazioni che fate? E perché c'era un cadavere nello studio>> disse cinque e Marlen gli rispose subito << vedi le persone che vengono qui sono come te "hanno capacità speciali" e noi qui li chiamiamo devianti anche la tua amica lo è se te lo stessi chiedendo. comunque in questa struttura vengono curati tramite questo operazioni che avvolte però non hanno buoni risultati come hai potuto vedere >> disse lei tranquilla continuando a porgergli il foglio << ho visto come era ridotto quel poveraccio la sua faccia era un vero e proprio schifo, voi non li state curando li state solo ammazzando>> Marlen alzò gli occhi al cielo annoiata << non è così e ti conviene non ficcare più il naso in giro o la prossima a fare quella fine sarà la tua amica, adesso hai un ultima domanda sceglila bene>> disse prima di spegnere la sigaretta nel suo posa cenere << chi sono quelli che devo ammazzare?>> Marlen rise per poi tornare subito seria << dai tempo al tempo, adesso prendi il foglio ti potrà essere utile, e puoi tenerti anche i fascicoli, hai rischiato così tanto per prenderli>> cinque prese il foglietto e o fascicolo, si alzò dalla sedia e si diresse verso l'uscita doveva parlarne con jaydan.
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𝚢𝚘𝚞 𝚊𝚛𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚓𝚞𝚜𝚝 𝚊 𝚗𝚞𝚖𝚋𝚎𝚛
Fanfictiontroppe volte mi sono chiesto chi sono e non sono mai riuscito a darmi una risposta che mi soddisfacesse. nel apocalisse quando ero solo pensavo "io chi sono? Perché sono vivo?" A volte lo chiedevo alla mia Dolores ma lei non mi rispondeva, e adesso...