pov Allison
Non so il perché ho deciso di vedere mia madre, la odio tantissimo per quello che mi ha fatto, ma ho bisogno di risposte... perché l'hanno fatto? Perché lei mi ha abbandonato? Perché non mi ha mai voluta? Ogni volta mi faccio queste domande, ma non trovo mai una risposta, ecco perché ho deciso di vederla... forse
Purtroppo i miei amici dovevano fare una intervista molto importante, quindi sto andando da mia madre da sola, avrei voluto Tom accanto a me, ma forse è meglio non coinvolgerlo troppo, sarebbe troppo rischioso. Arrivata al bar noto subito mia madre che mi guarda, e tantissime immagini entrano nella mia mente, ma cerco di farmi vedere forte, non voglio essere debole davanti a lei.
<< Ciao Allison>> dice mia madre sorridendo. Io mi siedo, la guardo negli occhi e mi viene un nodo alla gola, mi sento male solo a vederla. << Vai dritta al punto, perché hai deciso di farti viva dopo tutti questi anni? Che cosa mi devi dire?>> dico fredda, non voglio stare molto tempo con lei, mi sta già iniziando a mancare l'aria, e questo non è un buon segno. << Prima di tutto, mi dispiace per quello che è successo, per tutto questo tempo ti ho sempre pensato e mi sei mancata tantissimo... però sono venuta qui per dirti una cosa che sicuramente nessuno ti ha detto... si tratta di Mark, tuo padre>> quando dice quel nome, una terribile sensazione si crea nel mio corpo , ho paura di sapere quello che mi deve dire, tanta paura.
<< devi sapere che tuo padre prima non era come l'hai conosciuto, quando ci siamo conosciuti, lui ogni giorno si ubriacava, faceva a botte, picchiava sempre la sua famiglia e purtroppo anche a me...anche dopo il matrimonio lui diceva che mi amava, ma poi mi tradiva con qualsiasi ragazza, e io non potevo lasciarlo, altrimenti sarei stata una donna morta. Io per non soffrire, mi drogavo, anche se sapevo che era una cosa orribile, era l'unica cosa che mi faceva stare bene. Quando rimasi incinta di te, lui inizio a cambiare, ma solamente perché sapeva che dentro di me c'eri tu. Poi quando sei nata, tutto andava a meraviglia, io smisi di drogarmi, tuo padre era diventato un uomo diverso, gentile, educato, e sembrava che mi amasse... ma non era vero. Un sera, avevo bevuto un bicchiere di troppo , e purtroppo andai a letto con Kevin, il mio compagno. Sono stata una stupida, ma quando stavo con lui, mi sentivo diversa, mi sentivo una persona... felice, e non dico che quando stavo con te e tuo padre io non ero felice, ma quando mi vedevo con Kevin, mi sentivo bene. Tuo padre sapeva benissimo che io lo stavo tradendo, lui lo voleva, voleva che io me ne andassi via dalla tua vita, così decise di divorziare e di non farmi più vedere da te, così vi siete trasferiti e io no ho potuto più vederti e caddi in una dolorosa depressione. Riiniziai a bere e a drogarmi, non sapevo quello che facevo. Dopo 7 anni decisi di venirti a prendere e riportarti in Italia, ma la cosa ci è sfuggita di mano...>> dice, io non avevo la forza d' interromperla... davvero mio padre era così? Questo però non giustifica il comportamento di mia madre e Kevin, è vero, mio padre poteva essere pure un ubriacone, ma lui non aveva ucciso nessuno.
<< Tu lo volevi morto e alla fine lo hai ucciso, lui poteva essere quello che vuoi, ma almeno lui mi ha dato amore, felicità, serenità, si è sempre preso cura di me... invece tu eri lì a riempirti di quella roba schifosa ed andare a letto con un mostro, e alla fine lo sei diventata anche tu. Quando papà era vivo, mi parlava sempre di te, perché io piano piano ti stavo dimenticando , invece lui mi parlava sempre bene di te e mi faceva vedere foto tue dove stavi insieme a lui... poteva anche non amarti, ma forse aveva le sue ragioni... anche se mi hai detto chi era realmente mio padre, non pensare che io ti perdoni, tu per me sei solo una donna che mi ha rovinato l'infanzia, e non ti permetterò di fare di nuovo parte della mia vita, questo puoi scordartelo, stattene con il tuo amatissimo compagno che ti sta aspettando fuori e lasciami in pace, se mi vuoi veramente bene, non ci avresti neanche pensato a farmi tutto quel male che mi hai fatto, non sai come mi sono sentita ABBANDONATA, UMILIATA, OFFESA verso i tuoi confronti, non lo sai come mi sento adesso perché non lo potresti neanche capire cosa si prova vedere tuo padre morto e tua madre picchiarti ed urlarti contro, quindi...>> mi alzo in piedi e mi metto la giacca. << Io ti saluto>> dico ed esco dal negozio.
Inizio a correre per andarmene via da quel inferno e me ne vado in un posto che io conosco molto bene, ci passavo quasi ogni giorno per sfogarmi, ed ora ho proprio bisogno di andare lì. Quando arrivo inizio ad urlare, a prendere a pugni il muro e cercare di sentirmi meglio, ma niente. Mi metto per terra ed inizio a piangere, le lacrime non smettevano di scendere, e questo mi faceva stare male. Dopo un ora di pianto sento arrivare miliardi di messaggi da parte di Zend, dicendomi di venire immediatamente da loro, mi stavano aspettando da più di mezz'ora e si stavano preoccupando. Con tutta la forza che mi è rimasta, mi alzo ed inizio ad andare da loro, anche se non ne avevo voglia di farmi vedere così. Appena arrivo, mi fermo davanti all'edificio e cerco di sembrare un po' più decente, ma neanche il tempo di sistemarmi il viso che sento qualcuno prendermi per i fianchi e farmi girare. Appena mi volto vedo Tom che mi guarda con un finto sorriso. Io non riesco più a trattenermi e mi rimetto a piangere, lui mi abbraccia e cerca di consolarmi. Dopo aver pianto come una fontana, io e Tom ci sediamo in macchina e ci indirizziamo verso casa. << Ti va di parlare di quello che è successo stamattina?>> mi dice mettendo la sua mano sopra la mia. Io annuisco e inizio a raccontare tutto quello che mi aveva detto mia madre.
Quando ho finito di raccontare tutto, Tom mi abbraccia e mi sussurra che andrà tutto bene. Non so che cosa ho fatto per conoscere una persona come lui, ma ne sono veramente felice. Appena arrivati a casa, Jac e Zend erano già a casa ed iniziano a chiedermi come sto e come fosse andato l'incontro con mia madre. << Ragazzi state tranquilli, adesso ci mettiamo sul divano, ci beviamo una cioccolata calda tutti insieme e poi Allison vi dirà tutto>> dice Tom e io lo ringrazio con lo sguardo.
Siamo seduti sul divano con una bollente cioccolata e Tom sta raccontando ai ragazzi quello che mi è successo, io non riesco a dire niente perché sono ancora sconvolta, e per fortuna loro l'hanno capito. Dopo aver parlato, decido di andarmene in camera mia e riposarmi, ma ovviamente Zend non mi vuole lasciare da sola e a deciso che da oggi lei dormirà almeno 1 volta a settimana nella mia stanza, e io come una scema accetto, però sono anche felice perché questo significa che ci tiene a me, e questo mi fa stare bene. Dopo una piccola chiacchierata, Zend ed io ci addormentiamo abbracciate come due koala, buffo ma confortevole.
CIAO A TUTTI...mi dovete scusare se in questi giorno non sto scrivendo, ma purtroppo in questo periodo sto avendo un sacco di problemi, spero che questo capitolo vi piaccia, vi voglio bene. Baci
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CHI L'AVREBBE MAI DETTO-- TOM HOLLAND
RomanceAllison Jones ha 23 anni, fa la cameriera ed ama molto cucinare, è nata in Italia, ma all'età di 5 anni, lei e suo padre si trasferiscono a New York per motivi di lavoro... purtroppo il padre venne ucciso e lei andò in orfanotrofio. Dopo 13 anni lei...