27.01.2020 Cenere

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Sono stato uno
tra sei milioni
di persone.

Mi hanno strappato
alla mia vita,
alla mia casa,

mi hanno buttato
su un treno
che correva veloce,

stretto tra lacrime
e terrore  di altri
come me, senza capire.

In cambio di
un pigiama a righe
si son presi prima

i miei capelli,
insieme alla
mia dignità

infine mi hanno
strappato a morsi
il cuore e l'umanità .

Sono diventato
un numero,
come tanti altri,

senza nome
ho marciato
e lavorato, nudo,

nella neve, senza cibo,
ho visto morire
gente di cui non

riconoscevo più il volto,
perché i nostri volti
erano tutti uguali.

Soldati immobili,
come cipressi neri,
urlavano in una lingua

che non conoscevo
e ho imparato
dal calcio di un fucile

a ripetere "Jawhol, Jawhol.."
come una nenia,
senza sosta,

una parola che sostituì
le  mie preghiere
divenendo l'unica

con il potere
di salvarmi la vita
per un giorno ancora .

Sono stato uomo, donna,
bambino, vecchio...
ebreo, stella gialla,

comunista, falce e martello,
sono stato zingaro
e omosessuale.

Sul cancello circondato
da filo spinato
leggevo che il lavoro

mi avrebbe reso libero ...
e mentre trasportavo
cadaveri ero solo

sempre più
uno schiavo
senza futuro.

Ho visto le docce
che portavano morte
e le bugie più orribili

declamate come la più
pura delle verità 
per far sì che

andassimo a morire
senza protestare
convinti di poter
ancora un giorno amare.

Ho sentito violini
suonare mentre
dottori in camice bianco

decidevano chi,
tra noi, dovesse vivere
e chi morire.

Sono morto e
sono sopravvissuto
ai campi di sterminio.

Ho visto una
macchia rossa
tra tanto nero,

una farfalla gialla,
un diario dalle
pagine ingiallite

una poesia incisa
nel legno e fiori
nel fango.

Sono diventato
voce e croce
di me stesso e
di altri, sono stato eco
per non dimenticare.

Sono diventato
polvere, sapone
per lavar via le colpe.

Da un camino
sono andato su
cenere leggera
senza più dolore.

Non posso chiedervi
di capire ciò che sono
stato, ciò che ho patito,
ciò che ho perduto
e subìto.

È tutto troppo lontano
per voi, ma provate
a non dimenticare

perché l'orrore
non è scomparso,
è solo nascosto

pronto a balzare
fuori dal suo nascondiglio
appena ne avrà l'occasione.

Il male ha molte forme,
molti volti, molti colori,
molti idiomi.

A volte si presenta
ammantato di rosso,
a volte di nero,

a volte di bianco
con una croce sul petto 
ma è sempre  lui..

sappiate riconoscerlo.

Quando si alzano i muri,
quando esiste
un "noi" e un "loro"

quando un dio
diventa più importante
di un altro...

quando un pensiero
è più importante
di un altro...

il passo perché
una vita diventi
più importante
di un altra, è breve.

Non pensate che siano
solo discorsi banali
che nessuno ascolterà,

è li, in quelle parole stupide,
che il male si nasconde
è in quel momento

che toccherà qualcuno,
aumentando nel buio
di menti ottenebrate dall'odio,

aspettando il momento giusto,
che arriva sempre,
per scatenare
la sua furia...

Sappiate riconoscerlo,
perché noi
non ci riuscimmo,
e il prezzo pagato
fu immenso.

Macchiato di sangue
e colpe di chi rideva
pensando fosse uno
scherzo innocuo

guardare i falò
di libri bruciati...
in fondo erano solo
fogli diventati cenere

a volare in alto,
nel cielo nero,
non sapendo
che quei fogli

sarebbero diventati
persone che,allo stesso modo,
sarebbero diventati cenere
trasportata
dal vento della storia.

Niam

Pioggia di versiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora