12.09.2020 Popolo

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Ci sono parole
più impegnative di altre,
parole che dovrebbero
essere ponderate a lungo
prima di esser pronunciate.

Vi sono, nel nostro lessico,
parole che andrebbero
pesate sulla bilancia
dell'adeguatezza all'uso.

Popolo.
Ecco... questa è una
di quelle parole.
Tre sillabe, sei lettere,
una parola corposa..

Popolo...quando la
pronunci ti si gonfiano
le guance, è quasi
da masticare, a lungo,
senza fretta.

È una di quelle parole
da dire con rispetto,
consapevoli del
potere racchiuso
nel suo significato.

È  pesante,
bisogna maneggiarla
con attenzione e cura,
non la si pronuncia, così,
con leggerezza.

È una parola bellissima,
che rappresenta un'anima
una cultura, una storia,
una tradizione
moltiplicata all'infinito.

Per questo è così delicata,
anche se forte,
non deve essere usata
a sproposito, abusata,
svilendola e spogliandola
del suo splendore.

Popolo...è una parola magica
luce nel cammino
delle genti,
che in ogni tempo
attorno ad essa e per essa
hanno vissuto,
hanno combattuto
e hanno dato la vita.

È lavoro duro, è sudore,
è fame, è  sacrificio,
è  dolore, è gioia fatta di
piccole cose, è amore.

Quando pronunciamo
la parola "popolo',
signori, mettiamoci
una mano sul cuore,
pensiamo se siamo pronti
e degni di pronunciarla,
e togliendoci un immaginario cappello, amiamola.

Niam

Pioggia di versiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora