29.06.2019

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In morte e resurrezione dell'Amicizia

L'Amicizia credeva
d'esser sacra,
intoccabile,inviolabile.
Era sicura di sé,
bellissima, e camminando
pensava che mai nessuno
avrebbe osato toccarla.
Ma lungo la strada
si accorse, ahimé,
che così non è.
La Falsità la prese a morsi,
stracciando le sue vesti candide.
L'ipocrisia la tempestò di colpi
lasciando lividi e cicatrici.
Il rancore le fece lo sgambetto
cercando di farla giacere
nella polvere che egli stesso
aveva creato per lei .
La Cattiveria, sogghignando,
la infilzò con la sua spada affilata,
lasciandola agonizzante
a trascinarsi sui sassi
appuntiti dell'amarezza.
"Non ne posso più...voglio morire"
pensò l'Amicizia...
ma una mano comparve dal nulla
aiutandola a rialzarsi, e poi un'altra
e un'altra ancora e ancora una.
Tante mani...una le curò
le ferite sanguinanti, una l'aiutò
a rivestirsi di panni nuovi,
una le pettinò i capelli
fino a farli splendere,
una le offrì sostegno...
E lei visse di nuovo.

Niam

Pioggia di versiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora