Capitolo 35

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Scusate il ritardo dell'aggiornamento e buone feste passate a tutti❤️

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Camminava avanti e dietro di fronte alla porta che nascondeva la grande sala in cui venivano svolte le riunioni del consiglio reale, adibita con un grande tavolo. Taehyung poteva sentire le voci ovattate ma i muri spessi non gli permettevano di recepire al meglio cosa stessero dicendo e le guardie poste ai lati della grande porta gli vietavano di poter origliare poggiando un orecchio sul legno.

Si trovava in quella condizione da ormai due ore, da quando precisamente il Re aveva sospeso ogni tipo di danza e con un semplice sguardo richiamato i suoi uomini fidati per improvvisare una riunione insieme alla guardia che aveva interrotto la cerimonia – la quale avrebbe scortato il capitano Yun – e vietandogli categoricamente di entrare.

Si era infuriato che aveva quasi dimenticato tutto ciò che era successo in quella serata riuscendo a pensare solo una cosa: se il capitano è vivo significa che anche lui...

Suo padre aveva scorto quella insistenza come voglia di rivedere il vecchio alfa che avevano dato per morto insieme alla ciurma, ma il timore che a nella mente dell'omega potessero tornare a galla spiacevoli ricordi aveva fatto in modo di assicurarsi per primo che le informazioni del vecchio alfa fossero giuste e poi permettere a Taehyung di vederlo.

La cosa che lo frustrava maggiormente era che, come se ormai fosse già parte della sua vita, il Comandante Park era stato invitato ad assistere a quella riunione. Avevano permesso d'entrare a quell'alfa e non al legittimo successore.

Sembrava poter rompere il pavimento e consumare i suoi stilavi per quanto quella monotona camminata pregna di ansia e attesa sembrasse non finire mai. Aveva persino dimenticato di nascondere al meglio il suo grembo così da non destare sospetti a causa del rigonfiamento di quest'ultimo. Nella sua mente solo quella piccolissima speranza che anche lui fosse vivo.

Si fermò all'improvviso e, abbassandosi sulle sue stesse ginocchia – con non poca fatica a causa dell'ingombrante pancia – si portò i pami delle mani sugli occhi. Il mantello bianco si espanse dietro di lui dandogli un'aria ancor più minuta mentre le sue mani e le gambe presero a tremare visibilmente.

E se non fosse stato così? Se in realtà la sua mente stesse creando solo vane speranze? Non sapeva se sarebbe mai stato pronto ad avere quella delusione e tanto meno la conferma che di quel pirata non fosse rimasto più nulla. Non riusciva a fare altro che sperare sì, ma al tempo stesso tutto ciò che di negativo poteva esserci invadeva la sua mente rendendolo instabile.

Voleva così tanto sapere, voleva così tanto vederlo, come se un altro giorno senza di lui avrebbe potuto privargli dell'ossigeno per respirare. Aveva sempre avuto quel tipo di sensazione ma preso così tanto dalla paura d'essere scoperto gravido dal re aveva cercato di reprimere quelle emozioni.

Adesso, dove solo il pensiero di lui lo tormentava, tutto era tornato a galla rendendogli difficile respirare. Quello stato d'animo non avrebbe fatto bene né a sé stesso né al bambino che portava in grembo ma rimuginare su quei pensieri era più forte di lui.

Quando il rumore della serratura risuonò si alzò di scatto con gli occhi arrossati così come le sue guance – a causa dello sforzo fatto – e guardò a bocca aperta uscire uno ad uno i membri del consiglio reale. Borbottavano tra loro ignorando completamente la sua presenza.

Solo quando questi ultimi si allontanarono completamente poté scorgere la figura di suo padre ancora seduta a capotavola con accanto a sé il Comandante – rimasto in piedi – e poi la figura malconcia del capitano Yun inginocchiata a terra.

The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora