The Omega's Crown|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇ

Capitolo 25

Delle risatine fuoriuscirono da un paio di labbra susseguite da dei rumori cigolanti del legno e poi un leggero tonfo, segno della porta appena chiusa cautamente dai due amanti appena ritornati nella piccola casetta prima appartenente alla moglie del capovillaggio.

«Sarebbe mancato pochissimo e ci avrebbero beccato!» esclamò il biondo mantenendo la voce bassa, portandosi con enfasi ed un'espressione stravolta e al tempo stesso divertita in volto, la mano vicino al petto là dove il cuore batteva all'impazzata. Il capovillaggio ed altri alfa appartenenti sia al villaggio che pirati della Esmavros erano rimasti attorno al falò acceso ore fa a smaltire la sbornia insieme, cantando e raccontando storie senza alcun senso che ai due non erano sfuggite di certo, e che avevano rischiato di far scoprire entrambi per le risate mal trattenute. Le lacrime di uno dei pirati – uno dei più anziani sul veliero che aveva visto morire il suo vecchio capitano ed acclamato Jungkook come nuovo comandante – erano accompagnate dai racconti di quest'ultimo, il quale con aria affranta a alticcia aveva spiattellato ai presenti una delle sue scappatelle in quelle notti di viaggio e che in una di esse aveva trovato l'omega perfetta per lui che però aveva finito col rivelarsi una prostituta.

Jungkook s'era dovuto trattenere dal palesarsi e fare a pezzetti quel pirata per aver messo a rischio i loro accampamenti ogni notte, ma il suo pianto isterico era stato ciò che l'aveva fermato, insieme alle risate del principe accanto a lui il quale s'era accasciato sulle sue gambe ed aveva portato una mano a coprire le labbra per non lasciarsi sfuggire alcun verso, e di conseguenza aveva finito col contagiare Jungkook che se non fosse stato per il suo autocontrollo e se non avesse portato entrambi al chiuso, sarebbero stati beccati entrambi bagnati fradici, con le gote arrossate e le mani incrociate quasi a formare una sola cosa.

«Era così divertente o hai bevuto troppo liquore?» ridacchiò Jungkook posizionandosi subito di fronte al biondo, tenendo i suoi polsi freddi tra le mani, sentendo ancora il fiato corto per le risate e beandosi di conseguenza di quegli occhi lucidi e quel sorriso rettangolare.

Vide Taehyung prendere qualche respiro profondo per calmarsi e poi puntare lo sguardo in quello di Jungkook, andando ad asciugare una lacrima sfuggita dall'occhio sinistro. «A dir la verità non so come quel liquore possa piacervi. Ne ho solo bagnato le labbra e quasi non sentivo andarle a fuoco.» si portò i polpastrelli sul labbro inferiore, sentendolo ancora così caldo e un po' dolorante ma non a causa di quel liquido trasparente, ma per i continui baci e morsi che il corvino gli aveva dato quasi una mezz'oretta fa.

Quel gesto fece imbarazzare entrambi, perché nelle loro menti gli stessi ricordi avevano preso a riaffiorare e di conseguenza il biondo allontanò leggermente il pirata, troppo vicino per permettergli di respirare tranquillamente.

Si schiarì la gola il principe e abbassando lo sguardo portò le mani a sfregare contro le braccia coperte dalla camicia bagnata, aderente ormai al suo corpo quasi a formare una seconda pelle.

La consapevolezza d'essere ancora fradici ed infreddoliti riscosse Jungkook da quel gesto e dai suoi pensieri, che non avrebbero portato a nulla di buono, e si apprestò a guardarsi intorno per cercare come prima cosa una fonte di luce.

Intravide il tavolino basso, a pochi passi da entrambi, dove sopra vi erano lasciati un solo cambio – quello che quel pomeriggio una beta del villaggio aveva portato per loro, ed uno già indossato dal principe – e sopra di esso un pacco di fiammiferi ed un portacandele con il manico di ferro. Subito andò ad accendere la candela che, anche se di poco, illuminò parzialmente l'ambiente circostante.

«Attireremo l'attenzione ma creso sia necessario dover accendere il fuoco per riscaldarci.» sospirò il pirata, spostandosi con l'unica fonte di luce verso il caminetto con accanto legna a sufficienza per una notte, e mettersi subito all'opera per accendere il fuoco che sperava li avrebbe riscaldati abbastanza.