focaspasticaa spero che ti piaccia🥰 Avviso i lettori che in questo immagina si affrontano argomenti che potrebbero non piacere quali rapina e menzione di armi da fuoco. Se così fosse vi prego di evitare di leggerlo e, se vi va, di attendere il mio prossimo post! Grazie dell'attenzione 💕
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Il telefono squilla mentre col cuore in gola indietreggio. Il mio corpo trema senza controllo e non distolgo lo sguardo dalla porta.
L'uomo fuori continua a colpire con forza per poter entrare. Ho il cuore in gola e i pochi attimi che Peter ci mette per rispondere sembrano ore.
-Hey (Y/N)- risponde finalmente, è affannato. Sicuramente fa il suo giro di perlustrazione. Lui non sa che io sono a conoscenza della sua vera identità. Essere la sorella invisibile di Mj fa si che lui mi noti raramente a meno che non gli servano consigli per conquistare Liz.
-Peter, ti prego aiutami. C'è un uomo fuori al bar dove lavoro, sono riuscita a chiudermi dentro prima che entrasse ma- la voce mi si strozza in gola quando vedo la porta iniziare a cedere
-chiuditi in bagno! Arrivo subito- risponde prontamente il mio amico. Annuisco con la testa anche se so che non può vedermi e corro verso i bagni.
Un colpo, l'ennesimo, rompe la porta che crolla per terra rovinosamente. Mi giro col cuore che smette di battere, tremo visibilmente. Ho la gola secca e il fiato mozzato.
L'uomo è alto almeno due metri e largo come un armadio a due ante. Tutto muscoli. Il viso è coperto da un passamontagna ma i suoi occhi di ghiaccio sono abbastanza per terrorizzarmi.
-Non è gentile lasciare i clienti fuori al freddo, ragazzina- mi rimprovera, tiene una pistola puntata contro di me. Il mio cervello si annebbia a causa del terrore. Alzo le mani indietreggiando.
-Ti prego non farmi del male- mormoro, la voce mi esce come un sussurro. L'uomo ride avanzando, si muove per il locale, trova la cassa e prende i soldi al suo interno per poi infilarli dentro al borsone che tiene sotto al braccio. Si guarda intorno e poi torna a guardare me.
-Il tuo capo ha una cassaforte?- domanda venendomi vicino, boccheggio cercando di pensare ma non riesco a trovare nulla da dire.
-Ti ho fatto una domanda- grida lui e alza la pistola che sfiora la mia tempia. Ha gli occhi spiritati e se prima avevo paura ora sono terrorizzata. Dov'è Peter?!
-Ti prego non farlo. Non lo so- grido singhiozzando, lacrime di terrore mi sfuggono mentre provo ad indietreggiare. Lui mi afferra il polso e la pistola preme contro la mia pelle. Un verso di dolore mi sfugge.
-Non puoi non saperlo, bambolina- sussurra mentre con la canna della pistola mi sposta una ciocca di capelli. Singhiozzo sentendo le lacrime bagnarmi anche il mento
-credimi non lo so. Ti prego- mormoro in preda al terrore, l'uomo ringhia e i suoi occhi si scuriscono ma prima che possa dire o fare qualcosa una voce interviene.
-Hey bello! Nessuno ti ha insegnato come trattare le donne? Ti ha detto che non lo sa, lasciala stare- mi giro e la figura di Spiderman è in piedi sulla porta. Un respiro profondo mi fa accorgere che stavo trattenendo il fiato. Peter è qui.
-E tu chi diamine sei?- domanda il rapinatore -lasciaci in pace e non ucciderò nessuno dei due- aggiunge e mi tira davanti a sé sempre puntandomi la pistola. Grido inciampando e singhiozzo. Le lacrime mi offuscano la vista.
-Perché non punti la pistola su di me e la lasci andare, eh?- domanda Peter, o Spiderman. La presa intorno al mio collo si stringe e faccio fatica a respirare
-ti prego- sussurro provando ad allentargli la stretta
-non posso. La bambolina sa qualcosa e io voglio i soldi- risponde l'uomo, la maschera di Spiderman si abbassa verso di me
-ti ci porto. Ti porto. Alla cassaf- alla cassaforte- riesco a mormorare. Vengo spinta con forza e quasi cado a terra. Guardo Peter sperando che intervenga, la pistola viene puntata alla mia testa mentre cammino tremante
-Hey amico! Che bella pistola! Dove l'hai presa? I proietti li vendono a parte?- domanda Peter, singhiozzo e sento dei rumori, un verso del ladro. Mi giro a guardare. Spiderman l'ha disarmato. Lui prova a colpirmi ma riesco a schivarlo.
-chiuditi nell'ufficio- ordina Peter prima di lanciarsi contro l'avversario. Scappo nell'ufficio del mio capo e mi chiudo dentro per poi rannicchiarmi in un angolo. Non so quanto tempo passa, un minuto, un'ora. Me ne sto in attesa di Peter con lo sguardo perso nel vuoto.
-(Y/N) aprimi! Puoi uscire ora- esclama Spiderman. Mi alzo e corro ad aprire per poi gettarmi tra le sue braccia che mi stringono dolcemente accarezzandomi i capelli.
-Grazie Peter- sussurro e lo sento irrigidirsi contro di me, la sua mano smette di muoversi.
-Come lo sapevi?- domanda sconvolto, io sospiro allontanandomi per guardarlo.
-potrò essere invisibile per te, ma tu non lo sei per me. Ti osservo da quando sei diventato amico di Mj. E poi ho chiamato Peter ed è arrivato Spiderman- spiego ancora tremando, mi asciugo il viso vedendo la poliziotta fuori farmi cenno di andare a parlarle.
-Va via Spiderman o potrebbero scoprirti- sussurro prima di allontanarmi. Mi viene messa una coperta sulle spalle e mentre un paramedico mi controlla rispondo alle domande che mi porge la poliziotta. Quando finisco riesco a prendere le mie cose, desiderosa di tornare in fretta a casa. Vorrei che Peter fosse ancora qui per riaccompagnarmi, non voglio tornare da sola. Ma non ho intenzione di chiamarlo ancora.
Mentre esco controllo se ho qualche messaggio sul telefono ma una voce che conosco mi distrae. Alzo lo sguardo. Peter Parker parla con la poliziotta che mi indica facendolo girare a guardarmi. Sospiro felice di vederlo e mi avvicino a lui che mi sorride.
-Da ora non ti lascerò sola quando farai così tardi- mi avvisa, uno strano calore mi riempie lo stomaco. Gli sorrido e iniziamo a camminare verso casa mia.
-Riguardo il discorso di prima... tu non sei invisibile per me, (Y/N)- dice dopo qualche attimo di silenzio, mi sforzo di sorridergli ma l'imbarazzo mi rende impacciata
-non importa, Peter. Non mi offendo. So che non potrò mai essere come Mj o Liz per te- rispondo e lo vedi girarsi a guardarmi confuso. Si ferma facendo fermare anche me
-che c'entra Liz?- domanda ed io rido guardando i miei piedi. Tremo ancora ma per il freddo oltre che lo shock.
-Non te ne sei accorto? Mi piaci Peter Parker. Tipo... da sempre. Ma a te piace Liz e a me va ben- il mio discorso viene interrotto. Peter mi tira a sé e poggia le sue labbra sulle mie. Mi circonda la schiena con le braccia stringendomi a sé con delicatezza. Il calore di prima torna a scaldarmi lo stomaco.
Quando ci allontaniamo mi accorgo di aver poggiato le mani sul suo collo mentre lo baciavo e imbarazzata le sposto facendolo ridacchiare
-neanche tu te ne sei accorta, sono innamorato di te (Y/N), più o meno da quando la prima volta che sono venuto a studiare con Mj ti sei intrufolata in stanza per vedere chi era il pazzo che osava rivolgere la parola a tua sorella. E vedere quella pistola puntata verso di te prima, vedere come quell'uomo ti guardava e come... credo di aver rischiato otto infarti insieme questa sera ma per fortuna è finita bene. E ho trovato il coraggio di baciarti- spiega tenendo gli occhi fissi nei miei che non riesco a trattenere il sorriso. Mi stringo al suo corpo e quando provo a parlare vengo di nuovo interrotta dalle sue labbra sulle mie.
-Possiamo parlarne domani. Per ora voglio godermi la mia ragazza. Credo di aver aspettato fin troppo-