-sofias243mi avevi proposto tre protagonisti e ho scelto James perché non avevo mai scritto nulla su di lui ed ero curiosa di vedere cosa ci usciva. Ti confesso che questo è tipo il capitolo di cui sono più orgogliosa fino ad ora, anche se è un po' triste, ma fammi sapere tu cosa ne pensi! 🥰
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Rido all'imitazione che Sirius fa di Silente mentre mi sistemo sul letto accanto a Remus che sorride con sguardo perso. È innamorato di Sirius da tempo ma non ha il coraggio di dirglielo, probabilmente sono l'unica ad averlo notato.
Quando la mia risata si spegne la porta si apre, mi giro a guardare un James tutto sorridente che entra. Sprizza gioia da tutti i pori.
-Allora?- domanda Sirius con aria di chi la sa lunga. Aggrotto la fronte confusa mentre Remus al mio fianco si irrigidisce.
-Allora cosa? Che mi sono persa?- domando a quelli che sono i miei migliori amici. James si gira a guardarmi ma sorride con aria persa e non mi risponde, così Sirius lo fa per lui.
-Lily gli ha finalmente concesso un appuntamento- giuro che se le parole potessero uccidere, in questo momento sarei a terra ad esalare l'ultimo respiro. Sento il cuore perdere qualche battito e il fiato appesantirsi e devo sforzarmi con tutta me stessa per non scoppiare a piangere. Così come sono l'unica a sapere della cotta di Remus per Sirius, Remus è l'unico a sapere della mia cotta per James. Infatti con aria distratta mi circonda le spalle con il braccio
-perché non ci racconti com'è andata?- domanda facendo tornare l'attenzione su James che sembra riprendersi. Ingoio il magone, o almeno ci provo, e sento Remus avvicinarsi al mio orecchio.
-Non ora, non qui- sussurra semplicemente, ha ragione. Sono amica di James e, anche se non ricambia i miei sentimenti, questo non vuol dire che non debba essere felice per lui. Lo ascolto mentre inizia a raccontare di come la Evans si sia lasciata portare vicino al lago per un picnic e non abbiano fatto altro che chiacchierare. James va avanti per quella che sembra un'eternità a raccontare di come il suo sorriso fosse splendido, di come la sua voce lo rallegrasse. Ogni parola è una pugnalata al mio petto.
