Marty_Mendes_ spero che questo immagina su Hvitserk ti piaccia! 🥰
Mi raggomitolo sotto la pelliccia rabbrividendo e allungo una mano alla ricerca del corpo caldo di Hvitserk, di solito mi stringo sempre contro di lui per riscaldarmi. Tuttavia non tocco il suo corpo così mi tiro a sedere preoccupata.
-Hvit?- lo richiamo sottovoce, rabbrividisco ancora ma non per il freddo. Ho un brutto presentimento. Da quando Ivar è andato via e Ubbe e Bjorn sono ritornati al potere a Kattegat ne sono successe di tutti i colori. Hvitserk se l'è vista brutta ma sono riuscita a farlo rinsavire, e pian piano ha iniziato a ricambiare i miei sentimenti. Ero innamorata di lui sin da ragazzini, lo guardavo allenarsi di nascosto e sognavo di diventare sua moglie un giorno. Gli dei hanno ascoltato le mie preghiere e ora stiamo quasi per sposarci.
Mi tiro in piedi ignorando il nodo al petto che mi fa mancare l'aria e avanzo lentamente per casa mia, il fuoco è quasi del tutto spento ed è completamente buio.
-Hvitserk dove sei?- domando guardandomi intorno, non lo vedo da nessuna parte così decido di mettere una pelliccia addosso e uscire per controllare. La luna brilla in cielo e il silenzio regna sovrano, ma tutto è troppo strano per farmi rimanere tranquilla. Non vivo al centro di Kattegat quindi potrebbe essere accaduta qualsiasi cosa e nessuno se ne sarebbe accorto.
-Hvitserk, non è divertente- mi ritrovo ad esclamante mentre avanzo lentamente, una presa alla caviglia mi fa scivolare per terra e una mano mi viene poggiata sulle labbra mentre un corpo si sposta sul mio di peso. Provo a dimenarmi per liberarmi ma non ci riesco.
-Anche io cerco Hvitserk, magari se tu sei con me sarà lui a venire- una voce parla contro il mio orecchio, sgrano gli occhi sconvolta. Appartiene ad Ivar. Mi dimeno più forte per provare a liberarmi e riesco a vedere le sue ciocche scure coprirmi il viso. Il suo corpo è pesante e forte contro il mio rallentato dal sonno e dalla paura. Ivar mi afferra dal collo per poi far sbattere la mia testa contro il terreno, sento del sangue scivolare e poi perdo i sensi.
Quando mi risveglio un fuoco è acceso davanti a me, la testa mi fa male e mi sento completamente intorpidita. Provo a tirarmi in piedi ma mi rendo conto di avere braccia e caviglie legate.
-Finalmente sveglia- commenta la voce di Ivar. Se ne sta appoggiato contro un albero al mio fiato e gioca con la punta della spada poggiata per terra. Trattengo il fiato.
-Ivar lasciami andare- mormoro muovendo i polsi per liberarmi. Qualsiasi cosa abbia usato per bloccarmi non si scioglierà facilmente e mi farò solo del male se continuo. -Ti prego Ivar, non dirò a Ubbe e Bjorn che sei qui ma lasciami andare- lo prego, ho sempre avuto paura di lui e se durante il suo regno sono rimasta è stato solo per Hvitserk. Ivar sorride divertito e i suoi occhi chiari brillano illuminati dalla luce del fuoco. Trattengo un singhiozzo.
-Hvitserk non verrà, Ivar. Non sa dove siamo e in più non verrebbe a salvarmi- mento sperando di essere credibile ma Ivar non ci casca neanche per un secondo. Si gira a guardarmi annoiato, anche un po' arrabbiato, e smette di giocare con la lama.
-Oh ma lui sta già venendo. Anzi, credo proprio che sia qui. Non è vero Hvitserk?- l'ultima parte viene urlata, Ivar guarda verso un punto preciso ed io seguo il suo sguardo. Hvitserk spunta da dietro un albero, ha una spada e uno scudo e guarda verso suo fratello con occhi pieni di rabbia.
-Hvitserk!- grido provando a liberarmi ancora dalla stretta, lui mi lancia un'occhiata per poi tornare a guardare il fratello.
-Non preoccuparti (Y/N), ti riporterò a casa- risponde avanzando. Ivar non sembra per niente turbato dalla cosa e poco dopo mi accorgo del perché. Dalle nostre spalle vedo degli strani uomini affiancarlo. Sono cinque, con un po' di sforzo Hvitserk potrebbe cavarsela, ma non capisco perché Ivar stia facendo tutto questo.
-Qual è il tuo piano, Ivar?- chiedo allarmata, il più piccolo dei figli di Ragnar mi guarda, allegro della domanda che gli ho fatto.
-Sono felice che tu me lo abbia chiesto, (Y/N)! In realtà non voglio fare del male a nessuno dei due. Ma ho bisogno di un infiltrato e deve essere Hvitserk. Perciò se lui proverà ad opporsi- Ivar si zittisce un attimo, e sento una spada pizzicarmi la gola. C'è qualcuno dietro di me. Hvitserk esclama il mio nome terrorizzato, io mi giro a guardarlo.
-Potete immaginare cosa succederebbe, ma non credo che Hvitserk rifiuterà. Non è così?- Ivar domanda girandosi verso il fratello che ringhia frustrato.
-Lasciala andare Ivar- esclama irrigidendosi, è pronto a combattere se quegli uomini lo attaccheranno. Lo uccideranno, sono troppi.
-Hvitserk, accetta! Ti uccideranno- esclamo allarmata, se accetta potrà tornare indietro e parlare coi fratelli. Insieme organizzeranno un piano. Ma se non lo fa moriremo entrambi.
-Sentito, Hvitserk? Accetta- Ivar imita il mio tono ridendo divertito, ma Hvitserk rimane serio. Alza un po' lo scudo e si mette in posizione di guerra.
-Sai, Ivar? Tu spesso sottovaluti le persone che ti sono intorno. Davvero credevi che sarei venuto qui impreparato?- domanda Hvitserk, e dal punto in cui è comparso poco fa vedo arrivare Bjorn, Ubbe, Torvi e altre sue compagne. Sgrano gli occhi, il cuore mi batte all'impazzata. Vorrei solo alzarmi e correre da loro ma la spada contro il mio collo me lo impedisce. Ivar accanto a me ringhia furioso, Hvitserk mi lancia un'occhiata. In pochi attimi inizia un combattimento, Ivar chiama qualcuno perché lo aiuti, deve andare via o i fratelli lo prenderanno.
-Prendete anche lei- ordina indicandomi, mi dimeno per liberarmi e grido il nome di Hvitserk che si gira a guardarmi dopo aver ucciso uno degli uomini di Ivar, si getta in una corsa verso di me mentre l'uomo che mi minacciava con la spada mi tira in piedi. Mi dimeno cercando di rallentarlo, gli tiro una testata e cado di nuovo a terra. Le braccia attutiscono la caduta, gemo respirando a fatica. Hvitserk uccide l'uomo ma altri due ci vengono contro. Torvi ci raggiunge e combatte insieme a lui. Ci mettono poco, appena si liberano degli altri due Hvitserk si affretta a liberarmi e mi stringe tra le braccia.
-Ivar è scappato- sento esclamare da Bjorn che torna da noi dall'interno del bosco. Hvitserk mi accarezza la testa e mi aiuta a rialzarmi.
-Dov'eri? Ti stavo cercando ma non c'eri e poi...- domando incazzata, dando delle spinte al petto di Hvitserk che mi ferma afferrandomi dai polsi
-ero da Bjorn e Ubbe. Avevo visto degli strani movimenti ma non ti ho detto nulla per non allarmarti. A quanto pare avrei dovuto farlo- spiega senza lasciarmi andare. Seguiamo Bjorn verso la città, non possiamo rimanere qui scoperti, col rischio di essere attaccati ancora.
-Accompagna (Y/N), Hvitserk. Appena sorge il sole ci vediamo alla sala del trono. Dobbiamo organizzare un piano- comanda Bjorn quando arriviamo al villaggio. Hvitserk annuisce e mi accompagna verso casa. Non mi ha lasciata neanche per un attimo da quando siamo partiti. Richiude la porta alle sue spalle e slaccia la mia pelliccia per poi farmi stendere sul letto. Mi abbraccia lasciandomi appoggiare la testa contro il suo petto.
-Ero terrorizzata, non ti vedevo e poi... non farlo mai più- lo rimprovero stringendo un braccio intorno al suo busto, Hvitserk mi bacia la testa dolcemente
-non volevo metterti in pericolo. Per un attimo, quando ti ho vista lì... ho pensato che ti avrei persa proprio come con- la voce gli muore in gola e lui rimane un attimo in silenzio -non so cosa avrei fatto- mormora in fine giocando distratto coi miei capelli. Mi tiro su appoggiandomi a un gomito e poggio le mie labbra sulle sue. Mi stringe dai fianchi e io gli accarezzo una guancia.
-Ora siamo entrambi qui, ed è tutto ciò che importa. Dormiamo, domani sarà una lunga giornata- sussurro contro le sue labbra e lui annuisce. Appoggio di nuovo la testa sul suo petto e mi riaddormento con il rumore del respiro regolare di Hvitserk e le sue braccia calde e forti che mi stringono.
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Immagina
Short StoryRaccolta di immagina multifandom. Questa prima parte è terminata, ma sul mio profilo trovate Immagina 2 dove accetto richieste!