Richard Madden

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Dreamers001 ecco l'immagina che mi avevi chiesto, non sono molto soddisfatta in realtà 😅 ma spero comunque che ti piaccia 🥰🥰 questa idea avrebbe potuto diventare tranquillamente una fanfiction ma boh...
Comunque sia prima di iniziare il capitolo prendiamoci tutti un attimo per osservare la perfezione di Richard 🤩🤩

-Sorridi e fingi di essere felice di essere insieme a me- Richard mi parla tra i denti fingendo un sorriso per i fotografi mentre la sua mano mi accarezza il fianco con finta tenerezza, io appoggio la testa al suo petto sorridendo mentre con una m...

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-Sorridi e fingi di essere felice di essere insieme a me- Richard mi parla tra i denti fingendo un sorriso per i fotografi mentre la sua mano mi accarezza il fianco con finta tenerezza, io appoggio la testa al suo petto sorridendo mentre con una mano gli accarezzo il petto da sopra la camicia.

-Credimi sto facendo del mio meglio- rispondo prima di girarmi verso di lui e mi sporgo un po' per baciargli una guancia. Faccio attenzione a rimanere con le labbra incollate al suo viso per il tempo che serve a farci fotografare e tra tutti i flash che mi accecano, finalmente mi ritrovo nella limousine. La serata è finita. Mi sfilo i tacchi gemendo dal sollievo prima di infilarmi di nuovo le mie amate scarpe da ginnastica. Con la coda dell'occhio vedo Richard osservarmi con un sorrisetto sprezzante. Finisco di allacciare le scarpe prima di rivolgermi a lui

-vorrei vedere te indossare quelle trappole mortali per tutta la serata e non godere nell'indossare di nuovo delle scarpe normali- lo sfido incrociando le braccia al petto, lui alza gli occhi al cielo ma capisce che non voglio parlargli ancora nel momento in cui giro il viso verso il finestrino.

Quando qualche mese fa ho deciso di fingere di essere la sua fidanzata per i tabloid non credevo che sarebbe stata così dura, infondo siamo sulla stessa barca, speravo di poter diventare almeno sua amica, così da affrontare meglio la cosa. Invece lui non ha fatto altro dal primo momento che trattarmi con superiorità e prendermi in giro.

L'autista ferma la limousine nel mezzo della strada, sia io che Richard ci sporgiamo per poter vedere cosa succede. C'è un corteo. Grandioso. Sono chiusa qui con l'ultima persona con cui vorrei essere rinchiusa.

-Mi dispiace signori, cercherò di uscire da questa situazione il prima possibile- ci avvisa il ragazzo al volante, Richard si appoggia con la schiena al sedile senza dire nulla

-tranquillo non è mica colpa tua. L'importante è che non ci siano problemi gravi- mi rivolgo al ragazzo con un tono gentile, è il suo primo giorno ed è terrorizzato dall'uomo seduto al mio fianco.

-No signora, nessun altro problema oltre questo corteo. Purtroppo questa era l'unica strada per arrivare a casa sua- mi risponde l'autista, gli sorrido gentilmente appoggiandomi al sedile anche io.

Lascio vagare gli occhi fino a posare lo sguardo su un fast food e mi rendo improvvisamente conto di quanto io sia affamata.

-Avete fame?- domando di punto in bianco, girandomi a guardare i due uomini. Richard si gira verso di me aggrottando la fronte e il ragazzo mi guarda dallo specchietto retrovisore annuendo in silenzio

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