Antonio Dawson

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FangirlMPIAS ecco l'immagina che mi avevi chiesto, spero ti piaccia e scusa per l'attesa🥰

-Ti dico che non parte!- esclamo irritata al telefono mentre Jay prova a darmi istruzioni su come muovermi per far ripartire l'auto che proprio oggi che è piena di buste della spesa ha deciso di fermarsi nel bel mezzo della strada

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-Ti dico che non parte!- esclamo irritata al telefono mentre Jay prova a darmi istruzioni su come muovermi per far ripartire l'auto che proprio oggi che è piena di buste della spesa ha deciso di fermarsi nel bel mezzo della strada.

-Sei sicura di aver fatto esattamente come ti ho detto, sorellina?- domanda la voce di mio fratello dall'altro lato del telefono mentre alzo i capelli con una mano per provare a darmi un po' di sollievo dal caldo opprimente.

-Si, Jay, non parte. Non puoi venire a prendermi tu? Non ci vorrà molto, solo il tempo di accompagnarmi a casa con la spesa- domando uscendo dalla scatola infernale, mio fratello sospira domandando qualcosa a uno dei colleghi. Sento vagamente la voce di Adam rispondere, ma non capisco molto oltre che il nome di Antonio Dawson. Loro collega di cui sono innamorata da praticamente sempre.

-Adam ha avvisato Antonio che è da quelle parti. Sta arrivando lui ad aiutarti va bene? Tu aspetta lì- mi avvisa Jay sbrigativo, apro bocca per provare a ribattere, dire che non fa niente e me la posso cavare da sola ma lui mi saluta e attacca dicendo che ha del lavoro da fare. Sospiro rimettendo il telefono in tasca e mi guardo intorno aspettando che Antonio venga ad aiutarmi. Non passa molto prima che lo veda parcheggiare l'auto di servizio della Polizia accanto alla mia, esce e mi sorride

-ecco la più bella degli Halstead- esclama avvicinandosi a me che non riesco a trattenere il sorriso mentre mi muovo verso di lui

-il mio eroe!- scherzo lasciando scivolare di nuovo i capelli sulle spalle e lui ride seguendomi davanti all'auto per controllarla -è successo tutto all'improvviso, stavo guidando per portare la spesa a casa e si è spenta- spiego mentre lo osservo trafficare tra i pezzi del motore come se non avesse fatto altro per tutta la vita.

-E' la prima volta che ti succede?- domanda mentre stringe qualcosa, vedo i muscoli delle sue braccia irrigidirsi e dimentico la risposta che stavo per dargli. Antonio alza la testa guardandomi e io mi schiarisco la voce

-in realtà no, Jay dice sempre che dovrei cambiare auto ma non voglio lasciare la mia piccola- rispondo accarezzando il fianco dell'auto con una mano. Antonio chiude il cofano e prende un tovagliolo dal pantalone della divisa asciugandosi il viso e il collo. La gola mi si secca e non riesco a pensare ad altro di diverso da "quanto è sexy".

-Temo che la tua auto ti abbia detto addio di sua spontanea volontà- spiega alla fine e io sgrano gli occhi. Non è possibile.

-Cosa? No! Sei sicuro che non ci sia nulla da fare?- domando allarmata e forse la voce mi esce più alta del normale. Antonio scuote la testa

-posso provare a farla controllare da un mio amico meccanico ma non ti prometto nulla. Per ora sposta le buste nella mia che ti accompagno a casa- risponde gentilmente, sospiro affranta e annuisco. Mi aiuta a spostare le buste e saliamo insieme nell'auto della polizia. Solo ora mi accorgo che indossa la divisa di quando sono di pattuglia e non i suoi vestiti da detective.

-Ti hanno mandato di nuovo per strada?- domando mentre ci reimmettiamo nel traffico, Antonio accenna un sorriso

-diciamo che io e Voight abbiamo avuto qualche problema ultimamente e ho deciso di staccare un po' la spina dai piani alti- risponde girandosi un attimo a guardarmi ed io annuisco. Jay mi parla sempre di quanto Voight sia un uomo complicato con cui avere a che fare.

-Grazie per essere venuto in mio soccorso a proposito- mi ricordo di ringraziarlo dato che fino ad ora non ci sono riuscita, Antonio mi sorride girandosi un attimo a guardarmi

-per me è un piacere aiutarti, (Y/N)- risponde prontamente e sento le guance andare a fuoco. Lui se ne accorge e vedo il suo sorriso allargarsi

-stai arrossendo?- domanda mettendo la freccia per svoltare, boccheggio alla ricerca di una risposta ma mi esce solo uno sbuffo che lo fa ridacchiare -sei molto bella quando arrossisci- dice poi e mi giro a guardarlo con occhi sgranati. Antonio Dawson ci sta provando con me?

-Stai flirtando con me?- domando immediatamente e lui scoppia a ridere

-finalmente l'hai notato! Sono mesi che lo faccio e non te ne sei mai resa conto- risponde tranquillo, io perdo totalmente la capacità di pensare.

-Non guardarmi così, è vero. Tuo fratello Jay sa che ti trovo affascinante. Ovviamente non gli ho detto che non riesco a toglierti dalla testa da quando ti ho incontrata la prima volta, ma sa qualcosa- aggiunge mentre svolta nel vialetto di casa mia. Ancora presa alla sprovvista mi lascio sfuggire una risatina nervosa

-non so cosa dire, non me lo aspettavo- sussurro quando parcheggia, lui si gira a guardarmi dopo aver spento l'auto

-dimmi solo che uscirai con me- ribatte prontamente, sorrido sentendo le guance arrossire di nuovo e mi sento così stupida che vorrei sotterrarmi. Tuttavia annuisco con la testa

-mi farebbe piacere uscire con te- rispondo semplicemente e Antonio sorride apertamente. Insieme usciamo dall'auto e mi aiuta a portare le buste in casa.

-Ti va qualcosa di fresco da bere? Infondo è il minimo dopo che ti ho costretto a raggiungermi con questo caldo e a lavorare sulla mia auto ormai totalmente andata- propongo camminando verso la cucina, Antonio mi segue

-non dico mai di no a una bibita fresca, ma sappi che sarei venuto comunque ad aiutarti- risponde sedendosi a tavola, io gli sorrido apertamente

-che gentiluomo- scherzo e lo sento ridere mentre prendo della limonata fatta in casa dal frigo -ti offrirei una birra ma sei di turno quindi non credo sia il caso che tu beva alcolici- spiego porgendogli un bicchiere colmo di limonata

-va benissimo la limonata, grazie- risponde accettando il bicchiere. Beviamo entrambi velocemente e quando stiamo per riprendere a parlare il suo telefono inizia a squillare. Si scusa mentre si allontana per parlare, credo sia mio fratello ma non ne sono sicura. Metto i bicchieri nel lavello e inizio a posare il cibo e quando rientra mi giro a guardarlo

-scusa ma devo proprio andare ora. Lavoro- spiega posando il telefono, io annuisco avvicinandomi a lui

-allora...- vorrei chiedergli se quando mi ha chiesto di uscire stesse scherzando ma non vorrei risultare disperata così mi mordo il labbro inferiore imbarazzata. Antonio mi accarezza una guancia

-ti scrivo per quell'appuntamento allora- sussurra, i suoi occhi scivolano sulle mie labbra e per un attimo spero che mi baci. Lui tuttavia si limita a baciarmi l'angolo di esse senza smettere di accarezzare il mio viso

-a presto- sussurra poi ed io gli sorrido annuendo. Lo guardo andare via senza perdere il sorriso e finisco di posare la spesa immaginando il nostro primo appuntamento.

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