Draco Malfoy: la fine dell'attesa

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Stavo camminando con i libri stretti al petto per gli affollati corridoi di Hogwarts, quando a un certo punto sentii una voce chiamarmi.

<<Ehi t/n!>>

Mi girai ma non capii di chi fosse la voce a causa di tutte le persone che mi stavano passando davanti e dietro, perciò ripresi tranquillamente la mia strada.

Magari mi ero sbagliata e non mi stava cercando nessuno.

All'improvviso però qualcuno mi tirò via dal corridoio e mi portò in un angolo.

<<Ma che diavolo - Draco, sei tu>> dissi sollevata.
<<Scusami t/n, ma credo non mi avessi sentito>>

Gli feci cenno di sì con il capo, poi lui continuò.

<<Comunque ti volevo dire che questa sera noi Serpi faremo una festa per pochi e io vorrei che venissi anche tu>>
<<Ehm, si, certamente>> gli sorrisi <<Sempre in sala comune no?>>
<<No, questa volta vieni alla stanza delle necessità>>
<<E perché?>>
<<Perché possiamo dire che la festa è per i più grandi>> commentò mentre un sorrisetto beffardo si faceva spazio tra le sue labbra.
<<E per i più grandi implicherebbe...?>>
<<Alcol e...>> mimò l'atto del fumare <<Ci stai?>> domandò sperando in un mio sì.
<<Sempre>> gli sorrisi complice.

Dopodiché lo congedai con un bacio sulla guancia e ritornai in camera pronta per un lungo pomeriggio di studio per i M.A.G.O.

Quando arrivò l'ora di cena scesi e mi sedetti di fianco a Pansy.

<<Stasera ci sei tu?>> domandò.
<<Ovvio. Sai se Astoria viene?>>
<<Mi sembra di sì, credo che Draco lo abbia chiesto anche a lei>>

Non so bene il perché, ma alle ultime parole di Pansy mi salì per il corpo una strana sensazione, quasi fossi gelosa.
Ma non avevo motivo di esserlo.

<<Bene, ma se devo essere sincera non ho la minima idea di cosa indossare.
Oggi pomeriggio non sono andata a prendere nulla ad Hogsmeade perché ho studiato tutto il tempo e be, sono a corto di idee>> ammisi inforcando un pezzo di arrosto nel piatto.

In effetti io ero sempre stata una persona molto studiosa, tanto che a volte persino i miei compagni di casata ritenevano che se non fossi stata Serpeverde sarei finita per certo in Corvonero; ma per fortuna la mia astuzia e la mia ambizione avevano fatto sì che non accadesse.

Fui improvvisamente risvegliata dal mio trance da Pansy.
<<Non ti preoccupare, ci penso io a te>> mi disse sogghignando <<Ho già in mente il vestito adatto>>

Alzai gli occhi dal piatto e le sorrisi.

Dopo cena ritornammo in camera per farci una doccia veloce e prepararci, e quando fu il momento di vestirci Pansy mi passò un vestito non molto lungo e abbastanza aderente nero accompagnato da un paio di stivali col tacco alti fino alla coscia.

<<Io questo non lo metto, scordatelo>> commentai.
<<E perché mai?>> chiede Pansy.
<<Secondo me ti starebbe d'incanto>> aggiunse Astoria.
<<Perché le dai corda?>> feci indicando Pansy che stava di fianco a me <<dovresti sostenere me!>>
<<Suvvia t/n, è solo un vestito, non morirai se lo tieni una serata>>

Rimasi in silenzio a pensare; forse non aveva del tutto torto Astoria, era solo per una serata d'altronde.

<<Uhh - va bene>> sbuffai, ma in realtà stavo sorridendo dentro.

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