Oliver Baston: colpa dei pel di carota

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Ultima partita del torneo e la mia ultima giocata qui ad Hogwarts: non è stato affatto facile battere i Corvonero, anche perché sono migliorati molto e hanno pure cambiato i Battitori, ma in un modo o nell'altro ce l'abbiamo fatta.

Ed è stato così quindi che dopo la partita ci siamo ritrovati tutti a festeggiare in sala comune, chi alzando i calici al cielo e chi ballando con qualcuno.

Stavo tranquillamente parlando con Katie, complimentandomi con lei della sua giocata (aveva segnato solo lei 70 punti) quando improvvisamente due teste rosse apparirono alle mie spalle, spaventandomi.

<<Ragazzi, per Godric, mi avete fatto prendere un colpo>> sospirai portandomi una mano sul cuore.
<<Era quello il punto>> dissero all'unisono.

<<Comunque Baston ti voleva parlare>> aggiunse George quasi subito.
<<Ah davvero?>>
<<Si, ti aspetta nel suo dormitorio>> finì l'altro gemello.
<<Oh, okay>> gli sorrisi a entrambi prima di avviarmi verso la camera del capitano.

Quando giunsi davanti alla sua porta bussai, ma non ottenni nessuna risposta; aprii leggermente la porta, dato che non era chiusa a chiave, e notai che la stanza era vuota, nessun segno che Baston fosse lì dentro.

Mi guardai un attimo intorno come per ispezionare la stanza ed era un casino assurdo: vestiti che stavano per terra disordinatamente, scarpe da una parte e dall'altra, libri sopra e sotto i letti.

Insomma la classica camera di cinque maschi adolescenti, tranne per una particolarità. C'era un letto fatto alla perfezione, attorno al quale tutto pareva incredibilmente ordinato e mi immaginai subito a chi appartenesse.

Anche durante gli allenamenti Oliver era sempre stato particolarmente organizzato, il disordine non gli piaceva, diceva che un buon capitano deve saper gestire le sue cose in maniera decente.

Mi sedetti così sul suo letto, ripensando a tutte le esperienze passate insieme, le risate, gli scherzi che subivamo da parte dei gemelli.

Avevano sempre condiviso un legame speciale, sin dal primo anno.

<<Ehi cosa ci fai lì da sola?>> domandò un ragazzino dai capelli castani.
<<Niente, stavo solo... lascia stare>> sospirai prendendo i miei libri che erano per terra.
<<Aspetta, non andare via>> disse precedendomi nell'afferrare l'ultimo libro <<perché piangi?>>
<<Alcuni Serpeverde hanno appena ridotto in pezzettini una foto di mia madre>> singhiozzai mentre con una mano asciugavo le lacrime ormai asciutte dalle mie guance.

Mia madre era morta quando ero molto piccola, e quella era l'unica foto che avevo insieme a lei, tra le sue braccia.

Quel ragazzino raccolse tutti i pezzi della foto dal pavimento e li tenne in mano, mentre mi porse l'altra <<Andiamo dalla professoressa McGranitt, sono sicuro che lei la possa risistemare>>
<<Okay>> provai a sorridergli, poi gli presi la mano e ci dirigemmo all'ufficio della professoressa di Trasfigurazione.

A quel ricordo mi scappò un sorriso, ma fui subito riportata al presente da una porta che si spalancò.

Oliver.

<<T/n, che ci fai qui?>> chiese leggermente sorpreso dalla mia presenza.
<<Ah, i gemelli mi avevano detto che volevi parlarmi, ma quando sono arrivata non c'eri, quindi ho deciso di aspettare>>
<<Capisco...ma io non so che cosa intendessero quei due>> ammise guardandosi intorno.
<<Oh, uhm allora vado>> dissi alzandomi dal letto.

Stavo per sorpassarlo e raggiungere la porta quando si impose davanti a me con la sua altezza.

<<No aspetta>>

Mi fermai e alzai il mento così da poterlo guardare in faccia invece che avere la visione del suo petto muscoloso, anche se in realtà non mi dispiaceva.

<<In realtà c'è qualcosa che ti devo dire, vieni>> e così mi riportò sul letto, io seduta e lui in piedi davanti a me.

Rimasi in silenzio ad aspettare che parlasse, ma non uscì una parola, quindi dopo un po' lo richiamai <<Oliver?>>

Si fermò e mi guardò <<Si?>>
<<Sei sicuro di dovermi parlare?>>
<<Certo, perché?>>
<<Beh, sai, stai facendo avanti e indietro per la stanza da ormai mezz'ora>> risi leggermente.
<<Lo so, ma non è una cosa facile da dire, non mi vengono le parole>> ammise sedendosi sul letto di fianco a me.
<<Non ti preoccupare, non ho fretta, prenditi il tempo che ti serve>> dissi appoggiando una mano sulla sua spalla.

Al contatto lui si rilassò visibilmente e lasciò fuoriuscire un sospiro che non sapevo trattenesse.

<<So che te ne sarai probabilmente accorta, ma..durante questi ultimi mesi mi sono completamente innamorato di te>>

Rivolsi gli occhi dal pavimento che erano al suo volto, mentre si torturava le mani, chiaramente preso dall'ansia.

<<Beh, ovviamente questo sarebbe successo, per-perché sei una dea, con quel volto.. e quei capelli, ma anche se non avessi avuto un bel volto e anche se avessi avuto nessun capello per qualche..bizzarra ragione medica>> rise un po' assieme a me <<ti adorerei comunque. Ed io->> sospirò <<io mi chiedevo se per caso tu potessi condividere i miei stessi sentimenti>>

Si voltò con il capo verso di me e quando notò che non davo cenno di risposta ritornò a guardare il pavimento, cominciando a torturarsi le mani di nuovo.

Stavo riflettendo, riflettendo su cosa mi aveva appena confessato, riflettendo su cosa sentivo io, riflettendo su quel brivido che provavo quando lo vedevo, sulle farfalle che iniziavano a spiccare il volo nel mio stomaco ad ogni suo tocco.

Poggiai una mano sulla sua, intrecciando le nostre dita e così attirando la sua attenzione.

L'altra mano sulla sua guancia per poterlo guardare nei suoi occhi castani, occhi in cui mi perdevo.

<<Certo che li condivido Olly, come non potrei?>> parlai sorridendo.

La mia mano scese fino al suo collo, gli occhi passarono alle sue labbra e le nostre fronti si unirono, lasciando veramente solo qualche centimetro a dividerci.

<<Posso?>> sussurrai chiedendo il permesso di avvicinarmi completamente, e dopo un suo flebile sì lo baciai.

Un bacio che non richiedeva passione, un semplice bacio a stampo che però diceva tutte quelle parole che ci eravamo tenuti per noi durante questi anni.

Appena ci staccammo, vicino alla sua bocca dissi un leggero <<Ti amo Oliver Baston>>

<<Ti amo T/n Jones>>

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