Cedric Diggory: vedi di ritornare da me

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Immagina per FerrariLoren

Pensare che soltanto qualche anno fa giravamo per i corridoi di questa scuola affascinati da tutte le sue stranezze e grandiosità; ora invece dovevamo prepararci per il futuro, scegliere le lezioni che ci sarebbero state utili per il nostro lavoro dei sogni.

Ma il mio sogno io ce l'avevo già davanti agli occhi, solo che lui ancora non lo sapeva.

Non lo avrebbe mai dovuto sapere.

Eravamo seduti in biblioteca come la maggior parte delle volte, lui immerso nel libro di Trasfigurazione e io in quello di Cura delle Creature Magiche, o almeno così pensavo.

Mentre io ero troppo concentrata per rendermene conto, un paio di occhi scuri mi stava osservando: stavano come scattando delle foto per trattenere quel ricordo, il ricordo dei miei capelli castani raccolti in uno chignon scompigliato, degli occhiali che incorniciavano le mie iridi, delle unghie che picchiettavano sulla copertina del libro.

Forse gli bastava questa immagine di me per essere felice.

Ad un tratto, dopo aver terminato la lettura di una pagina, incrociai il suo sguardo, entrambi iniziando a sentire un certo calore espandersi in tutto il corpo, prendendo vita sulle guance, dove due chiazze rosse si fecero spazio.

<<Cosa c'è?>>

<<Mh?>>

<<Cosa c'è Ced?>>

<<Niente, perché?>>

<<Mi stavi fissando>>

<<Non ti posso guardare?>>

A quella domanda non risposi, sorrisi e basta, perché sapevo che essere sotto il suo sguardo era l'unica cosa che mi facesse sentire veramente apprezzata.

<<Ti va di prendere una boccata d'aria?>>

La sua voce interruppe il flusso di pensieri che girovagava per la mia testa e semplicemente annuii.

Raccolsi i miei libri come lui fece coi suoi, poi, uno di fianco all'altro, uscimmo dalla biblioteca per incamminarci verso il cortile.

Anche se non eravamo ancora in pieno inverno si potevano sentire i brividi correre lungo la schiena per il freddo e le nuvole che coprivano il cielo, beh, non davano molto colore alle giornate.

Però io avevo di fianco lui, e mi bastava semplicemente questo per rendere l'atmosfera più calda.

Ci sedemmo su una panchina, ammirando il paesaggio, mentre qualche studente qua e là stava seduto sul prato con un libro in mano o attraversava i vialetti per rientrare al castello.

<<Hey Ced, tu sai di cosa si tratta la prima prova?>>

<<Proprio niente. Infatti mi sto iniziando a preoccupare, perché come faccio a prepararmi se non so cosa mi aspetta?>>

E non aveva affatto torto.
Da come Silente aveva descritto il Torneo non sembrava un gioco da ragazzi, anzi, da qualche parte in un libro avevo letto che il Torneo era un avvenimento storico così raro proprio perché il Ministero della Magia, a seguito di alcune morti, lo aveva ritenuto troppo pericoloso.

Infatti proprio per questo avevano proibito di partecipare ai ragazzi minori di 17 anni.

<<Sai, questa mattina mentre scendevo in Sala Grande per colazione ho sentito Potter balbettare qualcosa riguardo draghi con la Granger. Non ho idea di come possa saperlo, magari prova a parlarci>>

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