Immagina per Ermenegildootto
Fare parte della casata Serpeverde non significa per forza essere una persona con un ego smisurato e senza rispetto per nessuno, ma al contrario vuol dire essere astuti e con ambizioni molto elevate.
Ed è questo ciò che mi caratterizza.
Si, sono sempre stata molto apprezzata nella mia casata, per carità, ma sono anche una persona dalle buone maniere e pertanto non è una novità che io sia in buona sintonia anche con i Grifondoro, i Tassorosso e i Corvonero.
Molto spesso mi capita infatti di essere chiesta come possa essere possibile che io sia finita con le Serpi, ma la verità è che non ne un'idea molto precisa neanche io, solo supposizioni.
Probabilmente per i miei legami di sangue: i miei genitori e tutta la mia famiglia sono sempre appartenuti a questa casa quindi deduco che il cappello il primo anno abbia deciso di non spezzare la tradizione familiare.
Forse, se proprio bisogna mettere tutti i puntini sulle i, la cosa che più mi infastidisce della mia casata è la squadra di Quidditch, di cui io stessa faccio parte: il problema è che i miei compagni non distinguono la sana competitività, che nel gioco è importante se non fondamentale, con il giocare sporco, tanto che a volte sono io a doverli far ragionare, anche se a quanto pare non funziona più di tanto.
Questo tipo di comportamento diciamo che si scatena maggiormente durante le partite contro i Grifondoro, data la grande rivalità tra le nostre casate, e alla fine di ogni giocata sono sempre io quella che va a scusarsi con Baston per l'atteggiamento dei miei giocatori.
Si, i miei giocatori, perché quest'anno sono io il capitano.
Sinceramente pensavo che avrebbero nominato Adrian Pucey o Marcus Flint, dato che comunque anche loro sarebbe stati adatti, ma alla fine sono stata scelta io e la squadra si è subito complimentata con me.
Come ho già detto, sono molto apprezzata.
Tuttavia oggi sapevo che non sarebbe finita bene la partita.
Era l'ultima del Torneo ed eravamo contro i Grifoni, pertanto, data la loro stupidità, i miei compagni di squadra avevano dovuto usare le loro teste vuote e non darmi ascolto, cambiando le formazioni di cui avevamo parlato durante gli allenamenti e cercando di far cadere dalla scopa ogni Grifondoro che era a portata di mano, portandoci quindi alla sconfitta.
Dato il mio senso di gioco, terminato il match andai a congratularmi con i miei avversari e amici, stringendo la mano a tutti mentre invece i miei compagni si ritiravano negli spogliatoi.
<<Ehi Baston>>
<<Black>>
Non ci chiamavamo mai col nostro nome, forse un po' per gioco, forse per darci un tono riverente, ma non mi dispiaceva.
<<Bella partita>>
<<Vorrei dire lo stesso ma..>> disse con un sorrisetto strafottente.
<<Sta zitto>> risi io.
<<Dai per essere capitano ti danno corda>>
<<Certo, fa pure, prendimi in giro, non è colpa mia se quelli sono delle teste di coccio. Dopo quando torno in spogliatoio gli do una strigliata, devono capire che se continuano così ci rimetteranno le penne>>
Al mio commento scoppiò a ridere, ma dopo un po' si fermò, ritornando alla sua classica serietà.
<<A parte gli scherzi, ti volevo chiedere una cosa Black>>
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Immagina [ Harry Potter ]
Short StoryQuesta sarà una raccolta di immagina riguardanti Harry Potter con più o meno la maggior parte dei personaggi. Spero vi piaccia e soprattutto per qualunque correzione, opinione e soprattutto richieste sono disponibile, basta che commentiate o mi scri...