Capitolo 14: Un lieto fine troppo breve

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Passò quasi un altro mese, e Gleer non si fece sentire.

Lei decise di scriverle un ultimo messaggio.

"Non se lo leggerai mai. Ho deciso di venire a cercarti a partire da dove mi hai scritto l'ultima volta."

- Hai bisogno di scarpe nuove se vogliamo andare. -

Effettivamente Drake aveva ragione, le sue scarpe erano logore e sarebbero durate ancora poco.

- Da te al villaggio ne trovo? -

- Ovvio che le trovi! Dove pensi di essere capitata? -

- Non lo so, non mi hai mai portata lì. -

- Non è vero, una volta ti ci ho portata.-

- Solo grazie al tuo amico. Se aspettassi te penso che andrei in giro nuda. -

- Non lo permetterei mai. -

- Perchè? -

Un silenzio imbarazzante regnava nella stanza.

- Vestiti e andiamo. -

Con un sorriso soddisfatto Recha andò in camera sua a vestirsi.

Grazie alla magia aveva letteralmente fabbricato una somma modesta di soldi.

- Sono pronta. -

- Era ora. -

- Non dovresti tenere il broncio che poi ti vengono le rughe. -

- Ma che.... -

Camminarono in silenzio per tutto il resto del tragitto.

La pioggia leggera si era fermata sui loro mantelli creando una pellicola come la rugiada.

Forse a causa del tempo o dell'ora, ma non c'erano molte persone per le strade.

- Il paese non è molto grande. Ci sono due vie principali ed una unica piazza. Troverai solo tre negozi quindi devi accontentarti. -

- Cosa ti hanno fatto che parli come da estraneo del paese dove sei cresciuto? -

Il cappuccio di Drake copriva lo stupore nei suoi occhi, non voleva dirglielo, non ora.

- Te lo dirò al momento adatto. -

- Grazie. -

- Di cosa? -

- Per essere stato sincero con me una volta tanto. - fece un dolce sorriso. - Ora che siamo davanti ai tre favolosi negozi posso fare anche da sola. -

- E io che faccio? -

- Ah non lo so, fatti un giro. Vai dal tuo amico no? -

Lo salutò con la mano divertita ed entro nel negozio di sartoria.

Drake rimase per qualche minuto davanti alla sartoria. Non sapeva che fare.

Quasi come se le sue gambe camminassero da sole se ne andò alla taverna.

- Buongiorno signorina, come posso aiutarla. -

- Buongiorno a lei. Avrei bisogno di tre abiti femminili e di una sciarpa. -

- Tu sei la moglie di Drake? -

- Cosa?! - un sorriso forzato le si stampò in volto.

- Beh il paese è piccolo e le voci corrono, avvolte sono anche mal riferite. -

- Non sono sua moglie. -

Non sapeva se poi l'aveva trattata con assoluta freddezza per il fatto di aver smentito le voci o per il fatto che viva a casa di Drake e non era la moglie.

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