Capitolo 1: Nuove amicizie

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Cominciare con il solito c'era una volta non avrebbe senso ora.

Il difficile è sempre trovare un giusto inizio. Ma spesso non c'è un vero e proprio inizio, ma un'insieme di eventi e di conseguenze.

Il difficile è scegliere.

Si diceva un tempo che i sogni fossero i ricordi di un'altra nostra vita passata. Che attraverso di essi potessimo vedere il futuro, e tante altre cose.

La mattina giunge sempre troppo in fretta, il sole illumina la stanza e la magia sparisce.

A volte i gesti quotidiani gli facciamo talmente tante volte che non ci facciamo neanche più caso. 

Era una domenica d'inizio inverno quel giorno, in cui possiamo far iniziare il tutto, per ora.

Il paese, ancora soporoso, era silenzioso e neanche se ne accorse di quel piccolo cambiamento.

Un rumore lontano, come di un sasso che sbatte sul muro, rompeva la magia nella stanza.

- Secondo voi si è svegliata? - 

- Dormigliona come è non penso. -

Else raccolse un'altro sassolino e mirò alla finestra.

Si guardarono tutti in faccia dubbiosi.

- Sono qui non c'è bisogno di rompere la finestra! - sussurrò Recha indicando la finestra della taverna.

- Se arriviamo in ritardo anche quest'anno te la farò pagare. - borbottò Else.

Recha si guardò intorno e notò di non essere l'unica in ritardo.

- Non mi pare di essere l'unica ad essere in ritardo...o mi sbaglio? - sorrise e salutò tutti.

Il bosco di prima mattina era silenzioso e ricoperto di rugiada. I sentieri erano battuti da molti piedi, ma bisogna sempre percorrerli con attenzione.

- Eccomi! Scusate il ritardo! -

Tutti si girarono contemporaneamente .

Aveva il fiato corto ed i capelli scompigliati. Probabilmente si era svegliata pochi minuti prima.

- Bene, ora che siamo tutti possiamo anche andare, per l'ora di pranzo vorrei stare lì. -

- Ma è normale? - chiese Emy.

- Si, è tutto nella norma. - le rispose Recha. - E poi ancora che ti domandi se è normale? -

Il bosco mentre si svegliava gli accoglieva intontito. 

Decisero di prendere il sentiero principale per sicurezza e per abitudine.

Ogni anno la valle del Drago si popolava di bancarelle, teatrini, venditori ambulanti, commercianti, ricchi, malfattori, ladri, inventori, e molti altri.

Da ogni paese, vicino o lontano, si riunivano per la grande vendita.

La valle non era molto lontano dal loro villaggio, impiegarono solo qualche ora per arrivarci.

Non appena arrivarono Else si dileguò nella folla.

Emy era incantata, per lei era la prima volta.

- E voi belle fanciulle dove state andando? Volete compagnia?-  

Recha rimase a bocca aperta.

Uno uomo, alto circa un metro e qualche centimetro, le guardava con aria maliziosa da sopra una botte di vino.

Emy, come al suo solito, cominciò ad osservarlo sempre più da vicino. 

Vestito con la pelle di non si sa quale animale, barba lunga, scarponi consumati e un odore molto forte di alcol. 

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