Capitolo 7: "L'alba di una nuova era"

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L'orario per tutti era alle otto alla taverna.

Poichè non tutti sarebbero venuti alla cena, Recha dalle sette alle nove faceva le consegne a domicilio.

Tutti nel paese avevano partecipato. Poichè non era arrivata la farnia, ogni famiglia aveva regalato per la cena un quantitativo di farina.

Tutta la sala della taverna poteva ospitare un centinaio di posti, quella sera ci sarebbero state settantacinque persone più loro.

Nessuno stava fermo, persino i figli di Nif stavano aiutando Recha.

- Siete tutti così alti voi umani? - chiese il più piccolo.

- Non tutti tesoro. Voi non siete usciti spesso dal vostro villaggio vero? - 

Tutti e tre si guardarono in faccia e fecero cenno di no con la testa.

- Mamma dice che il mondo fuori dal villaggio è pericoloso e potremo farci male. - 

- Ha ragione vostra madre, non dovete mai allontanarvi dal villaggio o da noi da soli. - 

- Si signora. -  il coretto era molto dolce.

- Mi chiamo Recha. E non chiamatemi signora perchè non sono poi così vecchia. - 

Tutti e tre i piccoli nani risero.

- Ti stanno dando fastidio queste tre piccole pesti? - 

- No, anzi mi stanno aiutando con le decorazioni. - 

- Meno male, - la madre fece un sorriso sollevato. - se combinate qualcosa ve la vedrete con me!  - e ritornò in cucina.

Aveva quasi finito si sistemare gli addobbi, quando Meriam venne da lei.

- Ti manca molto? -

- Perchè? -

- Non so come sistemare i clienti seduti. - 

Recha rise di gusto.

- Qui non siamo alle feste reali, ognuno si mette seduto dove vuole. - 

Meriam arrossì.

- Va bene, allora comincio ad apparecchiare. - 

- Guarda che non c'è bisogno di aiutarmi, tutti gli anni ho fatto tutto da sola e me la sono cavata benissimo. - 

- Ma quest'anno sarà speciale, perchè ci siamo anche noi. - 

Emy ed Else si occupavano delle consegne a domicilio.

Ma gli unici che si sentivano a disagio erano Gler e Drake.

Drake con la scusa di tagliare la legna ne aveva fatto un quantitativo che sarebbe bastato per settimane.

Gler invece era andato nel bosco a cercare non si sa quale spezia.

Il mago invece, con sorpresa di tutti, era molto entusiasta della cena.

Con la sua magia aveva creato delle stelline argentate che sarebbero scese dal soffitto quando tutti si sarebbero scambiati i regali.

Recha stava scendendo dalla scaletta per prendere gli ultimi addobbi. Era indecisa se continuare con il verde ed il rosso o cambiare.

- Ashy che ne dici, continuo così oppure cambio colori? -

Si girò ma la stanza era vuota e buia. Faceva freddo ed il vento ululava dalle finestre.

I mobili erano tutti rovinati, il camino era distrutto ed il piano superiore non c'era più.

Lei non riusciva a capire.

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