Capitolo 9: "Il silenzio dell'oceano in tempesta"

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Svegliarsi la mattina ed affrontare la giornata non è vivere.

E' con gli occhi aperti che si vedono cose peggiori degli incubi notturni.

Recha dormiva in un sonno profondo e nero mentre la barca navigava verso l'oceano.

Drake la controllava spesso, perchè aveva paura.

Aveva paura, perchè al suo risveglio doveva dirli la verità

Verità.

Sei lettere e neanche un secondo per pronunciarla. Un macigno che ci portiamo nel cuore e che spesso ci fa mentire e fare azioni che non vorremmo fare.

La loro meta sarebbe stata la fortezza sulla costa del Rodre.

E' una vecchia fortezza, con tanta storia nelle mura. Le onde ogni giorno narrano le lunghe battaglie ed i momenti di pace.

Drake era sollevato che nessuno gli stesse più inseguendo. Da quando avevano cominciato a navigare il fiume i loro inseguitori sembravano svaniti nel nulla.

La notte era finita all'alba, ed ora il sole del mezzogiorno brillava alto nel cielo.

Drake era sfinito e voleva riposarsi.

Arrivato a riva, legò la barca ad un albero e cominciò a preparare il pranzo.

Il cibo era pronto e lui se ne stava seduto davanti al fuoco a fissare la barca. Non aveva il coraggio di andare a svegliarla.

Impiegò dieci minuti solo per arrivare alla barca, percorrendo pochi metri.

Se ne stava lì in piedi a fissarla.

Lei dormiva tranquillamente con la testa appoggiata su una coperta piegata. Non si era mossa di un millimetro.

Era appoggiata sul fianco destro, con le gambe piegate ed una mano che spuntava dal suo mantello. I capelli biondi risplendevano al sole spuntando leggermente dal cappuccio.

Quando lei aprì gli occhi a Drake si ghiacciò il sangue nelle vene.

Rintontita si mise seduta con le gambe incrociate e si guardava intorno per capire dove stavano.

Dopo qualche minuto si alzò e scese dalla barca. Passò accanto a Drake come se lui non fosse lì.

Si mise seduta accanto al fuoco muta e affamata.

Drake all'inizio voleva dirle mille cose, ma la sua bocca non voleva aprirsi, poi decise di stare zitto, poi di parlare. Non lo sapeva neanche lui che cosa fare o dire.

Ma non riusciva ad avvicinarsi a lei.

Lei mangiò in silenzio un pezzo di pane e del formaggio, bevve un pò di acqua e posò il piatto per terra.

Ritornando verso la barca per prendere il suo zaino gli passò ancora accanto e lo ignorò.

- Io...lo so dev... - Drake aveva trovato il coraggio e le parole.

Fu un lampo, e lui neanche si mosse.

Lei gli diede uno schiaffo con tutta la forza che aveva e senza guardarlo in faccia gli disse: - Non osare rivolgermi la parola dopo quello che ai fatto ieri notte, vado a lavarmi. - 

- E ritorno stai tranquillo. - aggiunse lei dopo qualche metro.

Certo l'acqua del fiume non era il massimo per lavarsi, ed era ghiacciata. Ma era meglio di niente.

Al suo ritorno Drake stava ancora mangiando.

- Riposati, farò io la guardia finché non ti svegli. - 

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