Capitolo 15: Un viaggio solitario

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Quando fate un incubo, si dice che sono le paure mai affrontare quando si è svegli.

Sarà vero?

A volte si sogna di morire, sembra tutto così vero.

Ma la paura di morire è una paura comune a tutti. Molti neanche la prendono in considerazione, non la calcolano, fanno finta di non averla.

Poi arriva il risveglio.

Ma non era un sogno ciò che Recha aveva appena provato.

- Ti ho mostrato ciò che potrebbe accadere in futuro. -

- Perché? -

- Se tu muori durante la battaglia nulla ha senso. Tutto il mondo cadrebbe nell'oblio. Tutte le persone a cui tieni morirebbero durante la battaglia. -

- Chi sei tu. -

- Non posso dirtelo, come ti ho già spiegato ci sono dei punti chiave nella storia di ogni cosa. Che formano a loro volta la storia dell'universo. -

- Non capisco che vuoi da me. -

- Che cambi il tuo destino. -

- E come?-

- Solo tu puoi farlo. -

Un turbine d'aria e di terra si alzò all'improvviso.

Recha cercò di non perdere di vista la signora, ma la terra le entrava negli occhi e non riusciva a vedere.

Si muoveva a caso ed allungando le mani la cercava nella tempesta.

Si sentì afferrata da un lato e seguì quel braccio.

Era Drake e lei lo sapeva.

Sapeva sempre che lui ci sarebbe stato per salvarla. Che lui ci sarebbe stato sempre.

Si fece trascinare fino a casa. Camminava appoggiata a lui e si faceva stringere.

Sarebbe stata l'ultima volta.

- Certo che il tempo è proprio impazzito. Un pò come te. -

- Eh già. -

- Stai bene? -

- Si, ho bisogno di un bagno caldo. -

Drake le aveva detto qualcosa, ma lei non lo aveva minimamente ascoltato.

Chiuse la porta dietro di se ed aprì il rubinetto della vasca da bagno.

L'unica cosa bella di quella casa era la vasca da bagno. Aveva i piedi di un animale e dalla bocca di un lupo fuoriusciva l'acqua.

Ma non era vero, non era l'unica cosa vera.

Tutta la casa era bella, ogni suo particolare.

Si immerse nella vasca. L'acqua era bollente e le sfiorava il labbro superiore sul viso.

Quel calore leggero e l'acqua che la sfiorava dolcemente le fece ricordare quel bacio.

Si sfiorò le labbra e chiuse gli occhi.

Si domandava se tutto quello che aveva vissuto fosse stato reale, e se lo era quanto tempo era passato.

Mille domande e mille altre.

Immerse la testa sotto l'acqua, come per sfuggire ai suoi pensieri.

Forse passò più di un'ora.

- Che hai deciso di vivere nella vasca da oggi in poi? -

- Ora esco. -

- Sai ho notato che le tue scarpe si stanno consumando, penso che tra qualche mese te ne servano delle altre. -

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