Chapter 7: Rooftops

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"Possiamo arrampicarci sui tetti per ammirare le luci sotto di noi e le stelle sopra di noi, mentre ridiamo e ci dimentichiamo del mondo che lasciamo di sotto."
ㅡVictoria Erickson

Posi il mento sulle tue mani mentre i tuoi occhi blu osservavano la città sotto di te. Le persone camminavano per le strade, comprando dalle bancarelle allestite lungo esse e parlando tra di loro felicemente. I bambini correvano in giro ridendo e giocando, senza alcuna preoccupazione.

Li invidiavi.

Non si dovevano preoccupare del domani, sapevano che si sarebbero svegliati e che i loro genitori sarebbero stati lì, ad accoglierli con dei grandi sorrisi e probabilmente una colazione calda. Non dovevano farsi domande sul futuro, perchè sapevano che, qualunque cosa sarebbe successa, non sarebbero mai stati soli.

Te non avevi quel lusso.

Ti svegliavi ogni giorno senza sapere se saresti stata nello stesso posto in cui ti eri addormentata. Eri tutta sola. Non potevi dire a nessuno della tua vita negli altri mondi, non potevi raccontargli fella tua famiglia o degli amici che avevi perso.

Eri bloccata in un vortice di conoscenza. Sapevi cosìt tanto, ma anche così poco allo stesso tempo.

Sospiri profondamente, i tuoi occhi continuarono a guardare le persone vivere felicemente sotto di te.

In un qualche modo eri riuscita ad arrampicarti in cima al grande palazzo. Dopo che Taehyung smise di piangere su di te, non gli avevi dato l'occasione di parlare, sei corsa via il più velocemente possibile. Non sapevi dove stavi andando, sapevi solo che non potevi più stargli vicino.

Non ti fidavi di lui.

Sapevi che non era forte come pretendeva di essere, e il fatto nessuno gli abbia mai mostrato un vero atto di gentilezza ti faceva provare tanta pena per lui. Ma rimaneva comunque lo stesso uomo crudele e pervertito che avevi incontrato il giorno prima, piangere non lo avrebbe cambiato.

Però ti sentivi male per lui.

In un certo senso, era proprio come te.

Aveva tutto e nulla allo stesso tempo. Aveva il mondo legato al dito, ma non aveva mai provato al vera amicizia o il vero amore. Era solo. E la solitudine divorò la sua gentilezza finchè non divenne freddo e distante con tutte le perosne che lo circondavano.

Er aun mostro solitario.

"Dovresti davvero smettila si scappare."

Non avevi nemmeno bisogno di voltarti per riconoscere la voce alle tue spalle, i tuoi occhi rimasero fissi sul villaggio mentre il bruno di sedette accanto a te sul cornicione, con le gambe che pendolavano di sotto.

"Come mi hai trovata?" Domandi silenziosamente.

Jungkook scosse le spalle.

"Non ti stavo esattamente cercando. Questo è il mio posto."

Ti volti per guardarlo.

"Vuoi che me ne vada?" Domandi.

Scosse la testa, spostando lo sguardo verso il villaggio, mentre il sole del pomeriggio brillò su di voi.

"Non devi andartene. Conosco la pressione del palazzo più di chiunque altro."

Annuisci, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso la città.

"Jimin è arrabbiato con me?" Domandi silenziosamente.

Il servitore abbassò lo sguardo.

"No. Non vuole che tu sia triste."

𝐏𝐲𝐫𝐚𝐦𝐢𝐝𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora