Chapter 16: Poisons

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"Per tutto questo tempo ti ho bevuta come una cura, quando forse eri te il veleno."
ㅡAnonimo

Il piccolo villaggio si riempì di vita quando la rumorosa parata marciò per il centro città, il suono del rintoccare delle campane riempì l'aria ad ogni loro passo. Il sole batteva sulla piccola folla di persone mentre camminarono verso la piccola città fuori dal palazzo.

Jin ti aveva detto che oggi era una qualche sorta di festa Egiziana, un giorno dove tutto il popolo si riuniva alla capitale della città per assistere alla cerimonia che avviene una volta ogni cento anni.

La cerimonia era un modo per loro di 'vedere gli dèi'. I sacerdoti del tempio avrebbero portato tutte le statue degli dèi egizi e il sommo sacerdote li avrebbe onorati al Nilo, lodandoli per altri cento anni di salute e prosperità per l'Egitto.

Apparentemente questa 'celebrazione degli dèi' era una cosa davvero importante per la cultura egiziana.

Il Faraone doveva sempre essere presente, infatti, nessuno in tutto l'Egitto si è mai permesso di perdersi la cerimonia, per paura di venir maledetto per cento anni.

A te, però, non te ne poteva importare di meno.

Sei stata costretta a svegliarti alle prime luci dell'alba e a indossare un abbigliamento scomodo che il Faraone stesso ha scelto per te.

Era un vestito color smeraldo che arrivava fino alle tue caviglie, il materiale era vellutato e morbido al tocco. La parte superiore del tuo vestito era una specie di tank top, due pezzi di tessuto scendevano dalle tue spalle e coprivano il tuo seno, entrambi terminavano alla cintura dorata legata attorno alla tua vita.

I tuoi capelli sono stati raccolti in un a coda alta e delle strisce d'oro sono state intrecciate tra le tue ciocche.

Odiavi il modo in cui eri vestita, ti sentivi esposta in un modo in cui non ti piaceva, e il fatto che Taehyung lo avesse scelto non migliorava il tuo sconforto.

Non avete più parlato da quando ha licenziato una delle sue concubine. Hai cercato di fare del tuo meglio per evitare qualunque confronto con lui. Non che lo odiassi o che fossi ancora arrabbiata con lui... è solo che non ti fidavi. E chi poteva darti torto? E' stato arrogante e presuntuoso sin da quando sei arrivata.

Il suo umore cambiava costantemente e sembrava che il suo carattere avesse sempre la meglio su di lui. Per metterla in parole povere; era superbo.

Osservi da dove eri i sacerdoti che entrarono nel Nilo, ognuno di loro teneva in alto una statua di uno degli dèi egiziani. Jimin entrò lentamente nel grande fiume, con le mani estese di fronte a sè mentre cercò il posto in cui doveva stare.

"Sta per benedire gli dèi." Mormorò Jin al tuo fianco.

Eravate seduti sotto una grande tenda, il sole luminoso non toccava la vostra pelle mentre i tuoi occhi blu si mossero per guardare l'uomo.

"Benedirli?" Ripeti. "Come fa?"

Jin ti sorrise.

"E' abbastanza difficile da spiegare, in poche parole li ringrazia."

Annuisci, comprendendo.

Il tuo sguardo cadde sul sacerdote quando cominciò a mormorare sottovoce e a spargere petali di rosa sulla superficie dell'acqua.

I sacerdoti attorno a lui cominciarono a mormorare assieme a lui e ognuno di loro cominciò a dondolare, con i loro fianchi immersi nell'acqua.

-

Rilasci un sospiro di sollievo mentre ti accasci sul tuo letto con il corpo dolorante.

Quella cerimonia è durata sei ore.

𝐏𝐲𝐫𝐚𝐦𝐢𝐝𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora