Chapter 21: Sight

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"C'è così tanto che non ho condiviso con te, lungo la strada."
ㅡElton John, El Dorado

Se ci sarebbe mai stato un momento per riguardare il tuo passato, per rimpiangere le opportunità che non hai afferrato, per provare mancanza verso la tua vecchia vita o per desiderarne una nuova... questo era il momento.

Mentre camminavi verso la sala del trono, con il cuore che martellava nel tuo petto, la tua mente poteva solo concentrarsi sula rabbia e sulla frustrazione, non solo verso il Faraone o Scrittore, ma verso te stessa. Avevi permesso che succedesse tutto questo. Hai detto di sì a Scrittore senza pensarci due volte. Ti sei fidata di un completo sconosciuto, gli hai affidato la tua vita, e lui ti ha tradita.

Non dovresti nemmeno essere sorpresa. Te lo saresti dovuto aspettare. Dopo tutto, lo conoscevi a malapena, non si era di certo guadagnato la tua fiducia e non ti ha nemmeno giurato fedeltà.

Il fatto che avesse modellato il 'lucchetto' a forma di serpente ti sembrava comico, ti ricordava dello Scrittore e della sua malafede. Il modo in cui strisciò nella tua vita, solo per morderti e lasciarti morire.

Spostasti lentamente lo sguardo verso Jin, che camminava al tuo fianco a testa alta. La sua postura emanava fiducia, ma i suoi occhi racchiudevano tristezza. Il giovane reale sapeva che ti stava portando verso il tuo triste futuro. Un futuro di servitù e costante rimorso.

Odiava sè stesso per aver permesso che le cose sfuggissero di mano. Non ti conosceva bene, non aveva idea di dove provenissi o se fossi davvero una dèa, ma sapeva che non ti meritavi quella vita che ti sarebbe stata presto forzata da suo cugino.

Quando morì Jimin, aveva visto il modo in cui maneggiasti le cose, il modo in cui eri sempre al fianco del sacerdote, stringendo la sua mano fredda ed accarezzando i suoi capelli. Lo lasciavi a malapena e, quando lo facevi, era per dare ad Hoseok o ad altri suoi amici del tempo con il loro amico deceduto.

Jin trovò a non preoccuparsi più sul fatto che fossi una dèa o meno, non gli importava se avessi doti speciali o qualche potere per portare ricchezza all'Egitto, perchè anche se non eri una dèa sapiente, eri una brava persona e le persone come te erano ancor più rare e preziose.

Quando raggiungeste le porte della sala del trono i tuoi occhi blu osservarono le porte dorate familiari, che ora servivano come cancello per il tuo destino.

"Quando apparterrai al Faraone." Iniziò Jin con tono rigido. "Non vorrai più niente."

Quasi ridi alle sue parole, una risposta dolorosa si formò nel tuo cuore.

"Ad eccezione della libertà."

Jin deglutì forzatamente mentre annuì lentamente. Non riusciva a pensare a cos'altro dirti. Il suo fallito tentativo di confortarti sembrò solo farti stare peggio.

Il suono dei passi veloci che si avvicinarono a voi riempirono il corridoio quando Jungkook corse verso voi due con espressione impanicata.

"(Y/N)!" Ti chiamò, attirando la tua attenzione.

Sospirando, ti volti lentamente verso di lui. Non eri dell'umore per socializzare con qualcuno in quel momento, nemmeno con lui.

Rallentò fino a fermarsi di fronte a voi, con il petto che si alzava e si abbassava velocemente per il fiatone.

Lo osservi incuriosita.

"Cos-"

"Vieni. Dobbiamo muoverci." Ti interruppe mentre ti afferrò per il polso, tirandoti via dalle enormi porte dorate.

Aggrotti le sopracciglia, tirando via la tua mano dalla sua presa.

"Cosa stai facendo?"

Si imbronciò, facendo dei piccoli passi verso di te, i suoi occhi color cioccolato si posarono su Jin.

𝐏𝐲𝐫𝐚𝐦𝐢𝐝𝐬▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora