Capitolo 29- Come ti rovino la vita

386 27 55
                                    




"Tanto il cuore lo sa, e la pelle lo sente.
La testa può dire ciò che vuole."

Ho scritto questo capitolo ascoltando "Us" di James Bay, credo sia la canzone che ricordi di più Ryan e Julie.


Sono salita in macchina senza pensare, senza ragionare, non ne ho avuto neanche il tempo, il mio cuore stava già facendo tutto questo per me. Non mi ero mai sentita così in pace con me stessa, stavo facendo la cosa giusta, ma non so ancora a cosa sto andando incontro. Dopo il nostro litigio non so davvero come finirà la cosa, ho visto tutta la sua delusione nei suoi occhi, per non parlare del fatto che non mi sto curando del fatto di aver lasciato il mio migliore amico da solo al nostro "appuntamento".

A detta sua sapeva già avessi in mente qualcun'altro, non sa ancora chi però e quando lo verrà a sapere sarà l'inizio della terza guerra mondiale. Non capisco come abbia fatto a capirlo quando non lo avevo capito nemmeno io, non so darmi risposte neanche ora. Non so perchè sto facendo tutto ciò, so solo che mi sento terribilmente bene con me stessa adesso, non sento più quel muro che stava crescendo dentro il mio stomaco.

Non ho più quella sensazione di star sbagliando tutto, la vocina nella mia testa mi sta dicendo che andrò incontro ad un burrone. Ryan è così tante cose che non si può nemmeno spiegare, è come stare in bilico su un filo che è sopra un burrone, devi stare attenta a non perdere l'equilibrio, ma ti da una scarica di adrenalina che è imparagonabile.

Sto guidando ma non so di preciso cosa devo fare, non ho nemmeno riposto a Sammy. Decido di fermarmi un secondo per poter rispondere a Sammy, si sa, mai messaggiare mentre guidi già sono un pericolo quando guardo la strada, figurati se non la guardassi. Potrei rischiare seriamente entrare nei guinnes dei primati come decimo pericolo al mondo, ho la capacità di fare danni anche senza volerlo, è pur sempre una dote.

Perchè non riesco ad essere concretata su una cosa sola e perchè sto pensando agli orsetti gommosi proprio in questo momento, sono una caso perso. Sarebbe bellissimo, però, avere un orsetto gommoso come amico, sono così teneri e morbidi, solo che non potrei mangiarli e la tentazione sarebbe troppo alta.

Basta! messaggio a Sammy ricevuto, le scrivo di aspettarmi fuori casa sua, immaginando che mi chieda del appuntamento l'avviso che le spiegherò tutto dopo. Come faccio a spiegarle che appena mi ha scritto che suo fratello fosse in pericolo mi è salita una bile e un terrore che penso di non aver mai provato per nessun ragazzo, lo sento tutt'ora.

La paura di non sapere in che cazzo di guaio si è cacciato quella scimmia mi mette i brividi, ci devo pensare il meno possibile per non andare nel panico. Non so bene come e quando io sia arrivata davanti al cancello della casa di Sammy, penso di non essere andata mai così veloce, non ho ricordi nemmeno della strada che ho percorso, il panico mi deve aver fatto perdere la cognizione.

Avevo solo in mente di arrivare il prima possibile per poterla caricare su e trovare quel rincoglionito, così avrei potuto dargliele di santa ragione, non immagina nemmeno che andrà incontro alla mia rabbia funesta. Tipo Zeus quando si mette a lanciare i fulmini, ecco sarò io, gli lancerò tutto quello che possiedo e avrò nel mio campo visivo, sapendo che tanto non lo scalfirà nessuna di queste cose.

Sammy non è ancora uscita dal cancello ed io mi sto già agitando, ho paura che più scorra il tempo più Ryan possa cacciarsi in guai più grandi. Non ho il coraggio di guardare l'orologio, ma la mia testa riesce a sostituirlo, continua a fare tic tac, mi compaiono anche le peggiori immagini.

Mi sto autoconvincendo che con guai potrebbe essere che ha perso una partita di scacchi e che ora deve pagare pegno con delle caramelle, e che non lo fa lo bandiranno dal circolo dei scacchi. Meglio ancora e molto più da Ryan, che abbia rubato in un negozio delle patatine, però, essendo lui un imbecille lo hanno sgamato e ora sua sorella deve andare a pagare la cauzione di ben due dollari.

Somewhere only we knowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora