Bene. Le camicie sono stirate.
Porco.
Poi passiamo ai pantaloni.
No, anzi. Perchè li devo stirare? Faccio prima a darli fuoco, tanto non sono miei.
-La mamma è arrabbiata- sento dire a Nashi.
-Con chi?- chiede Neele.
-Con papà-
Esatto. Con quel maiale.
Possibile che nell'ultimo periodo sono sempre furiosa con lui? Anzi, da quando siamo tornati.
Inizio a stirare.
E poi stamattina...l'ho visto che entrava in quella stanza con Ultear, con quella strega.
Gray mi ha visto e ha provato a dirgli di non entrare.Lucy non è qui.
Appunto!
Io non ci sono, quindi perfetto! Andiamo e s-scopiamo con la prima che troviamo. No, perchè? Facciamolo con la ex!
Lancio i pantaloni sul divano.
Cribbio come sono arrabbiata!
Sono adirata per quello che è successo la sera in cui è tornato a casa. Poi quando mi ha detto che voleva portarmi a cena fuori, ho deciso che non ci sarei andata.
Beh, forse ho esagerato con quei giochetti. Ecco, perchè stavo andando da lui: volevo chiarire la situazione, ma appena l'ho visto insieme a quella...oddio! Sono fuggita via, non prima di sentire un urlo provenire da quella stanza.
L-lo stavano facendo.
Infedele maiale.
Mi siedo.
Sono così stanca. Stanca di tutto.
Qualcuno mi tocca un ginocchio.
-Nashi...-
-Mamma, stai bene? Papà ti fa arrabbiare?-
-Lo punisco io!- esclama Neele, brandendo una spada di legno.
Sorrido.
-Si, sono arrabbiata, ma passerà-
Non lo so, ma a loro non lo posso dire. Prima, il suo arresto, poi l'incidente e l'aborto e infine questo: andare a letto con quella megera. Perchè poi?
Non è soddisfatto di me? Non gli basta?
Non gli basta? Ma che cavolo dico!? Se mi ama (come afferma ogni volta), non esiste la parola 'bastare'.
Per non parlare delle lettere che sua madre ha scritto a lui e a Zeref. Non le ha ancora lette.
-Appena Zeref starà bene, le leggeremo insieme- ha deciso.
Sospiro.
-Stasera voglio la carne!- urla Nashi.
Il campanello suona.
Mi alzo e apro la porta.
-Buona sera, signora!-
-Emily, mi dispiace chiederle questo favore, ma stasera devo uscire-
Si, va bene. Ho protestato e alla fine, ho accettato, ma è l'ultima volta.
-Il padrone sarebbe arrivato adesso-
Ah si?
-Salgo in camera-
Non lo voglio vedere.
Raggiungo la nostra biblioteca e aspetto.
-Ciao, papà!- sento dire a Nashi.
-Sono arrivato. Oh! Emily, sei qui? Come mai?-
-Padrone, non dovrebbe andare da sua moglie?-
-Giochiamo?- chiede Neele.
-Dopo. Adesso, devo parlare con vostra madre-
Sento il rumore dei suoi passi sulle scale.
Appena, arriva in camera me ne vado in salotto.
Nessun rumore.
Bene!
Lentamente, esco dalla biblioteca.
-Ah! Eri lì-
Merda.
Mi volto di scatto.
-N-non rompere. Faccio come mi pare-
-Basta, Lucy!- e mi afferra per un braccio.
-Lasciami!- urlo.
-Finiscila, cretina!-
-Non ci vengo a cena con te! Scordatelo!-
-Allora, perchè hai chiamato Emily?-
Mi blocco.
Che stupida che sono stata.
-L'ho invitata a cena- mento.
Libero il braccio e mi dirigo in camera, mentre lui mi segue.
-Vestiti-
-No-
-Ho detto vestiti!-
-No! Non ci penso nemmeno! Vacci con qualcun altro. Con Ultear magari!-
-Ultear? Ma tu sei fissata!-
Apro l'armadio con forza.
Che idiota! Non capisce mai nulla.
-Vattene. Non ti voglio vedere-
-Sei ancora arrabbiata per quella storia?-
Lo fulmino.
-Quella storia? Mi hai stuprato!-
-Stuprato? Non esageriamo. Ti è piaciuto-
Distolgo lo sguardo.
-No. Per niente-
-E poi, quando un marito vuole scopare, si fa e basta-
Si siede sul letto e si toglie le scarpe.
Cosa ha detto?
-Che cosa hai appena detto? Non sono un oggetto!-
-Sono due giorni che me lo dici-
-Evidentemente non ti è ancora entrato in testa!-
-Metti il vestito verde. Mi piace quel colore-
-Non cambiare argomento! E poi mi metto che cavolo mi pare!-
Non capisce nulla e non gli importa di nulla.
-Sei uno stronzo!-
Lui si blocca.
-Non ti permettere di chiamarmi così. Vestiti e non farmelo ripetere-
-No!-
Succede tutto in un attimo: lui mi salta addosso, finisco seduta dentro l'armadio con i polsi fermi dentro le sue mani. Le gambe immobilizzate dal suo peso.
Ho paura.
Ci guardiamo a lungo.
Mi fissa con uno sguardo nero come il petrolio.
-Se ti dico che andiamo a cena fuori, tu non fai storie- mormora.
Non è Natsu. Non è lui.
-Se ti dico di fare qualcosa tu lo fai, hai capito?-
I suoi occhi sono così simili all'Uomo nell'Ombra. No, non sono simili: sono gli stessi.
Non l'ho mai visto così.
-Se...-
-Smettila!- urlo -basta!-
Inizio ad agitarmi.
-Piantala!-
Finiamo sdraiati dentro l'armadio.
Si sente solo il rumore dei nostri battiti.
-Complichi sempre ogni cosa- sospira contro il mio orecchio.
-N-non vengo. Vacci da solo-
-Lucy- dice con voce sofferente -ma che ci sta succedendo?-
Dal salotto, arrivano le risate dei nostri figli.
Davvero...che ci sta succedendo? Non facciamo che litigare da quando siamo tornati a Fiore.
-N-non lo so- balbetto.
Lui alza la testa e mi guarda.
Adesso, i suoi occhi sono di nuovo verdi. Sono tornati normali.
Per un attimo, ho visto suo padre.
-Andiamo in vacanza- continua -solo tu e io. Da soli. Su un'isola magari, o anche in montagna, che ne dici?-
-E i bambini?-
-Restano qui con Emily-
Mi libero le mani. Lui si alza e insieme usciamo dall'armadio.
-Non possiamo chiederle questo favore. E poi, non saremo al sicuro e neppure loro-
-Anche qui non siamo al sicuro, e lo sai-
Quando potremo ritornare a vivere da persone normali?
-Metti quello verde-
-Che? Ti ho detto che non vengo! Fattene una ragione-
-Metti. Quel. Cazzo. Di. Vestito- scandisce.
Cribbio come mi fa arrabbiare!
Un secondo fa dice di voler andare in vacanza insieme, e ora ritorna di nuovo con la storia della cena.
-Questa- sibilo -questa è l'ultima volta che faccio quello che vuoi- e afferro il vestito dall'armadio.
-Ma dove vai?-
-In bagno! E non venire a rompere!-
Chiudo a chiave e inizio a vestirmi.
![](https://img.wattpad.com/cover/225514895-288-k693913.jpg)
STAI LEGGENDO
Fairy Bride - Book Two - Into the Shadow (Nalu Fanfic)
Fanfiction(Seguito di "Fairy Bride - Book One") Sono passati tre anni da quella notte. Lucy ha una vita più tranquilla: ha un lavoro, una famiglia. Ma la storia non è ancora finita. Perchè Irene è scomparsa? Che cosa contengono quelle scatole? Ma sopratutto...