2 - Ravenclaw World.

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Quel mercoledì il fermento tra gli studenti era stato ben visibile agli occhi di tutti per l'intera giornata. Persino durante le lezioni i professori avevano faticato a mantenere l'ordine.
I ragazzi delle varie case saltavano da un punto a un altro della scuola come palline impazzite, gruppetti di ragazze ridacchianti erano sparpagliate in ogni angolo e si guardavano intorno come leonesse pronte alla caccia.
Ad Harry vennero i brividi quando per sbaglio, durante la colazione, incastrò lo sguardo in quello di Samantha Danneville, quinto anno Corvonero, e questa gli fece senza troppe cerimonie un occhiolino mandandogli un bacio volante.
Trattenne a stento il conato, sorridendole tirato per poi riportare gli occhi nel suo piatto di uova e ripromettendosi di non alzarli più fino alla fine di quella giornata.
La festa organizzata dalla casa Blu-argento stava mandando in subbuglio praticamente tutto il corpo studentesco dal quarto al settimo anno, ma fortunatamente i professori non parevano accorgersi del cambiamento di atteggiamento degli studenti, dando probabilmente colpa di tutto all'eccitazione per i primi giorni di scuola.

La Sala Comune di Grifondoro era una copia di quello che era stata tutta Hogwarts tutto il giorno. Tutti i ragazzi stavano parlando della festa di Corvonero, tra i mille lamenti dei ragazzi tra il primo e il terzo anno che invece non erano stati invitati.
"Stasera ci saranno tutti." Constatò l'ovvio Harry, allacciandosi il mantello al collo cercando di non metterlo troppo stretto.
Liam alzò gli occhi su di lui. "Forse Niall ha esagerato, si è fatto un po' prendere la mano."
Non c'era altro da aspettarsi, in effetti, quando si parlava del biondo. Questo tipo di cose erano il suo pane quotidiano ed essendo più o meno amico di chiunque dentro il castello quel risultato era calcolabile.
"Ci staremo come sardine lì dentro." Mugugnò il ricciolo, infilando la bacchetta nella tasca interna del mantello.
"Siete sempre così pessimisti voi due?" Una terza voce si aggiunse alla conversazione. Due chiome rosse spiccavano tra la massa di ragazzi sparsi in tutta la Sala Comune.
"Ti porti anche il più piccolo stasera?" Ribatté Harry.

Bill sbuffò, alzando gli occhi al cielo. "È con quelli del suo anno. Non mi ci far pensare per favore che ci sarà anche lui." Il suo tono quasi supplichevole fece ridere i due ragazzi, provocando però un lamento scocciato da parte di Charlie.
"Ehi! Io sono ancora qui e ti sento!"
Bill agitò una mano in aria come voler non dar peso alla cosa e solo procedette verso l'uscita.
"Comunque, -riprese il più grande dei Weasley dopo alcuni minuti di silenzio.- probabilmente avranno fatto un incantesimo di espansione. Anche se la Sala Comune dei Corvonero non è poi cosi piccola. Da quei cervelloni non ci si può che aspettare il meglio." E in effetti non aveva tutti i torti.

Dopo aver bussato alla porta e aver detto la parola d'ordine al batacchio incantato in bronzo a forma di aquila, -quando avevano scoperto che si trattava di "Mimbulus mimbletonia", si erano ripromessi di fare un discorsetto ad Horan perché cosa diavolo è una "Mimbulus mimbletonia"?- entrarono in quella che doveva essere una delle più grandi sale esistenti in quel momento ad Hogwarts.
Sfiorava quasi la larghezza della Sala grande, ma era decisamente più corta.

I lunghi divani e le poltrone blu scuro erano state spostati tutti vicino ai camini, però rivolti verso il centro della stanza nel quale già gran parte degli studenti erano ammassati a ballare.
Alcune persone erano sedute sui divani e stavano chiacchierando animatamente di qualcosa che Harry non riusciva a capire. La musica era troppo alta, quasi non sentì neanche Liam che gli urlava un "andiamo a bere?".
Si diressero verso i tavolini imbanditi di alcool e stuzzichini. C'erano più bottiglie e bicchieri lì che nel loro locale preferito, "I tre manici di scopa".
Liam prese un bicchiere per sé ed uno lo passò ad Harry, che in quel momento si stava dondolando da un piede all'altro, non sapendo come muoversi o cosa fare.

"Non so cosa sia questo, ma il colore mi sembra carino!" Sbottò il castano di punto in bianco, alzando una brocca con un liquido rosato.
Harry rise. "Bevi in base al colore?"
Lo adocchiò dubbioso mentre si versava una generosa quantità nel bicchiere.
"Non ti sembra carino questo Cocktail rosa?" Lo osservò in controluce, buttando giù un sorso.- Ed è pure buono." Esclamò, versandolo anche ad Harry senza nemmeno lasciargli il tempo di protestare.
"Ma io volevo quello blu, era più..."
"Maschile."

Two points of view || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora