13 - Stytherin House

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Zayn era comodamente disteso su uno dei divani in pelle nera, nella grande sala comune che vantava la casa di Serpeverde. Stringeva in una mano un libro consunto mentre una tazza di the fumante levitava davanti al suo naso.
Osservò il riccio con entrambe le sopracciglia comicamente inarcate, indeciso se quella fosse la realtà o semplicemente se si era assopito durante la lettura e stava facendo uno dei sogni più strani di sempre.
Sbattè le palpebre un paio di volte velocemente, ma la figura alta e allampanata davanti a lui rimase esattamente lì dov'era; un sorriso tirato sulle labbra mentre si guardava intorno come se da un momento all'altro un drago potesse uscire da un angolo per arrostirlo.

"Ciao, Zayn.." Salutò Harry, deglutendo faticosamente il groppo che sentiva bloccargli in gola.
"Che cosa ci fai qui? - saltò i convenevoli-
Ti sei perso per caso?" Quello scosse la testa, diventando più rosso dello stemma della propria casa.
"Stavo cercando Lou-is..." Fu poco più di un sussurro, ma il moro recepì alla perfezione le sue parole, allargando leggermente gli occhi sorpreso a quella rivelazione e un piccolo sorriso sornione spuntò sul suo viso.
"Non voglio sinceramente sapere.- Tagliò corto agitando una mano in aria.- Te lo chiamo io, che è meglio, se qualcun altro ti vede sei sinceramente fottuto quindi resta lì immobile, non toccare nulla."

Nel dire quelle parole gli puntò contro un dito, era un chiaro avvertimento quello, così il riccio annuì solo e questo a Zayn bastò per alzarsi e con la sua solita eleganza sparire dalla sua visuale.
Passarono circa cinque, interminabili, minuti, dove persino respirare gli costava fatica. Forse non sarebbe dovuto andare laggiù, forse Louis non voleva vederlo.
Rischiava l'espulsione per cosa esattamente?

Nel mezzo di tutti i suoi pensieri, il rumore di una porta che sbatteva lo fece trasalire, fissò il punto in cui era scomparso Zayn convinto di vederlo tornare, ma invece al suo posto spuntò Louis.
La camicia della divisa era chiusa solo fino alle clavicole, i capelli erano scompigliati, ma i suoi occhi erano luminosi, di quell'azzurro che lo faceva impazzire.
"Non voglio nemmeno sapere come hai fatto ad entrare, ma non potevi mandare un gufo?"
Harry aprì bocca per ribattere, ma la richiuse subito dopo dandosi del cretino perché... cazzo aveva ragione. Non si era fermato nemmeno due minuti a pensare lucidamente ed eccolo lì, ad infrangere almeno una decina delle regole della scuola.
"Usciamo da qui dai, prima che scenda qualcun altro.- Fece una smorfia avvicinandosi, e sospingendolo verso l'uscita.- O peggio ancora prima che scenda Ashley."

"Ashley?" Chiese Harry fermandosi di botto e non capendo cosa volesse dire con quella frase.
Il castano lo guardò, sbuffando. "Hai fatto colpo Styles, ancora non l'hai capito? Non fa altro che parlare di te."
Il modo in cui lo disse fece nascere un sorriso sul volto del giovane. "E perché dovrebbe essere un problema?" Gli chiese quindi, stando attendo a non essere troppo invasivo.
L'altro gli lanciò un'occhiataccia, alzando gli occhi al cielo subito dopo e spingendolo di nuovo. "Non conosci Ashley." Disse sbrigativo, uscendo dalla Sala Comune.

"Hai una vaga idea di che stupidaggine hai fatto? Se Piton ti beccava eri già fuori dal portone con il baule in mano."
Il Grifondoro ebbe la decenza di non ribattere.
Louis non si fermò fino a che non furono a metà della scalinata che portava ai sotterranei, rimase accanto a lui silenzioso tenendo la mano stretta sul suo gomito. La pelle di Harry bruciava dove le dita di lui lo sfioravano.
Quando si fermarono uno davanti all altro, il Serpeverde lo lasciò andare incrociando le braccia al petto e lo osservò con un sopracciglio alzato, palesemente in attesa di una spiegazione.
"Niall è stato avvelenato."
Non fece tanti giri di parole, andò dritto al nocciolo della questione e Louis boccheggiò. Fu solo un attimo, e immediatamente si ricompose. "Come fate ad esserne sicuri?"

"Madama Chips lo ha confermato, me lo ha detto Niall stamattina quando sono andato a trovarlo.. Louis.." Si interruppe, non sapeva bene da che parte iniziare, non voleva essere frainteso, anche se c'era una grande possibilità che succedesse. "Tu hai idea se qualcuno.. insomma qualche organizzatore della festa di ieri può aver fatto una cosa simile?"
In un attimo il volto dell'altro cambiò aspetto, la mascella si indurì visibilmente mentre i suoi occhi tornavano quella maschera di freddezza che era solita di Louis.
Il riccio deglutì.

Two points of view || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora