14 - Nothing?

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Con l'inizio di novembre era arrivato il momento anche per il tanto atteso inizio della stagione di Quidditch.
La prima partita si era disputata il primo mercoledì del mese, Serpeverde contro Tassorosso, e come tutti si erano aspettati la Casa verde-argento aveva letteralmente stracciato gli avversari.

I giorni dopo erano passati più veloci del previsto, e in un turbinio di lezioni e allenamenti era arrivato il grande giorno di Grifondoro-Corvonero, la partita che avrebbe confermato o meno ad Harry se veramente aveva fatto la scelta giusta.

Quando quasi un mese prima si era ritrovato ad appendere nella sala comune la pergamena con i nuovi giocatori con l'aiuto di Liam, non aveva avuto dubbi in quel momento, per quanto la tensione lo stesso mangiando vivo.

Però mentre si trovava a pranzo prima della grande partita con i suoi compagni che schiamazzavano allegri attorno a lui, non riusciva a fare altro se non pensare e sentirsi lo stomaco attorcigliato per l'ansia.

E se Drew Monroe non fosse stato un Battitore all'altezza di Liam?
Se Justin Carter e Susan Stevens non fossero andati d'accordo con Tyler come Cacciatori?
Continuava a ripetersi incessantemente che gli allenamenti erano andati bene e che tutti si erano impegnati tantissimo, che avevano creato un'armonia perfetta tra loro sette, ma questo sembrava non bastargli.

Se non fosse riuscito a vincere la coppa neanche quest'anno avrebbe sicuramente lasciato il posto da capitano, perché non avrebbe più sentito di meritarselo.

Con tutti questi "se" e "ma" in testa, il Grifondoro ancora non aveva messo in bocca niente, continuava a fissare il suo piatto con una smorfia.
"'Non mangi?" Gli chiese Liam al suo fianco, guardandolo torvo, quel suo solito sguardo da mamma apprensiva.

Harry guardò le patate al forno che aveva nel piatto, stuzzicandole con la forchetta. Aveva lo stomaco chiuso e non riusciva a concentrarsi su niente che non riguardasse il Quidditch e la partita.
Sbuffò, bevendo un sorso di succo di zucca. "Non ho fame."
"Devi mangiare, non puoi giocare a stomaco vuoto." Gli disse il castano, preoccupandosi come al solito più del dovuto. "Che hai?"
Harry fece spallucce. "Niente."

"Ti conosco, non mi dire niente. So che hai qualcosa. Riguarda Louis? Perché se ti ha fatto del male ci penso io."
Liam partì in quarta sparando a zero, gonfiando appena il petto e assottigliando lo sguardo. Nemmeno fosse sul punto di andare a picchiare qualcuno.

"Louis?" Lo guardò stralunato. "No, non è successo niente con lui."
Liam si sgonfiò appena, e lo osservò con un sopracciglio alzato. "Niente?"
"Niente di niente. Tra noi non c'è... nulla. -E dirlo gli fece male più del previsto.- Altrimenti te lo avrei detto, lo sai."

"Ok allora che hai?" Incalzò allora il suo migliore amico, riprendendo a mangiare, ma tenendo comunque un occhio puntato su di lui.
"Sono preoccupato per la partita...- Diede finalmente voce ai suoi pensieri.- e se non avessi fatto le scelte giuste?"

Un tenero broncio gli si dipinse in faccia, mentre lanciava una veloce occhiata ai nuovi membri della squadra. Tutti erano seduti rigidi e con occhi vacui sulle panche. Non mangiavano nemmeno loro, troppo presi dal panico per il loro esordio a una partita ufficiale.

"Ti ricordi di chi è venuto alle selezioni? Riesci a trovare altre persone migliori di quelle che hai scelto?" Gli ricordò Liam, puntellando un gomito nel suo fianco e sorridendo appena. Stava cercando di distrarlo e rassicurarlo come poteva, e anche se non sembrava funzionare granché, gliene era grato.
"No..." borbottò, giocherellando con un filo sgualcito del maglione.

"E secondo me non ci sono persone migliori di loro nella casa Grifondoro. Davvero, Justin è una forza della natura. Smettila di preoccuparti, oggi andrà bene."
"Davvero?" Gli occhi di Harry luccicarono nel posarsi sul suo amico al suo fianco, lo guardava come se dalla sua risposta dipendesse tutta la sua vita. E forse un po' era vero.

Two points of view || Larry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora