" Katsu, hai mai avuto la sensazione di guardarti allo specchio e di vedere riflesso un completo estraneo ?"
Kirishima era poggiato sul mio petto respiro leggero capelli lisci, fatti apposta per giocarci.
" Un po' come se tu fossi lo spettatore della tua stessa vita..."
L'indice girava tra quelle punte rosse.
" Come se la tua anima abbandonasse il corpo. "
Profumo di shampoo alla ciliegia.
" Come se tu non esistessi davvero. "
Stop.
" Mi stai ascoltando? Katsuki? "
Mi ero spesso sentito così. Come stava descrivendo quelle sensazioni Kirishima. Come potevo chiamare quello stato di trance così frequente. Di solito avveniva dopo gli attacchi di panico, mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo.
Un fugace bacio sul capo di Eijiro.
Che soffrisse anche lui di attacchi di panico? Era colpa mia?
" Eiji..." Non capivo.
Le dita scorrevano dai capelli alla schiena, lente.
" Mi insegni a dipingere?" Che cazzo stavo dicendo.
Ecco avevo completamente perso il senno, il mio fidanzato potrebbe star vivendo una situazione scomoda ed io penso a dipingere...che gay...ah no aspetta.
Un sorriso solare spuntò inaspettatamente sul viso di Kirishima, mi strinse forte tra le sue braccia muscolose, sussurrandomi un ti amo coperto dal rumore di frenetici baci.
Era impazzito anche lui.
Solo questo mancava.Lo guardai perplesso. Incuriosito in realtà. Continuò nella suo rito affettuoso, prendendosi solo delle lievi pause per respirare.
"Adoro quando mi chiedi di fare delle cose insieme! " Questa frase gli uscì frenetica, strozzata tra un bacio e un altro.
Kirishima quanto ti amo.
Come faceva quell'essere ad essere sempre così, così...
E volere uno come me, così...
Fatto sta che aveva scelto me, perdenti. Andate a fanculo.
" Sono il fidanzato migliore del mondo lo so, e anche il più bello e talentuoso. Forse non ti conviene insegnarmi a dipingere, potrei essere più bravo di te! " Gli misi una mano sulla fronte per spingerlo un po' via.
Questa cosa lo faceva incazzare, che spasso.
" Katsuki Bakugou io ti sfido. "
Aspettavo queste parole più nel necrologio di Deku.
" Fatti sotto capelli di merda! " Sorrisi.
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FACEVO SCHIFO
Perché era così difficile dipingere? Come faceva Kirishima a restare tre ore davanti una tela aspettando che quello cazzo di pittura si asciugasse. Avrei avuto voglia di aprire in due quella schifezza di quadro.
"Katsuki, amore, quest'albero è bellissimo! Sei bravissimo. " Che falso.
" Quella è una cazzo di pecora Kirishima. "
" È bellissima lo stesso..." Stava trattenendo le risate a stento.
" Ti ammazzo."
" Volevi dire ti amo?"
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Don't Panic
FanfictionA Kastuki Bakugou non è mai piaciuto sentirsi debole, aver bisogno di aiuto, o affezionarsi a qualcuno. Non gli importava farsi amare, dalla bocca delle persone dovevano uscire solo elogi. Ma le cose cambiarono, grazie a quel maledetto liceo ed un r...