Crack.
Un dolore lancinante al petto, come se si fosse rotto qualcosa.
Kirishima mancava da un paio di giorni, avevamo saputo da poco che lui, Deku, la rana e faccia rotonda avevano partecipato ad una missione rischiosa per recuperare una bambina, Eri, e Capelli di merda era finito in ospedale.
Nel mio petto si ruppe qualcosa quando lo vidi solcare la porta d'ingresso, un braccio fasciato e lo sguardo morto, senza la sua solita luce.
Il giorno dopo avrei avuto una prova per il recupero delle licenza eroi. Quindi dopo averlo guardato un po' mi congedai.
Il buoi regnava nella mia camera, e solo pochi istanti di luce prendevano vita dalle scintille delle mie mani. Silenzio. Un silenzio opprimente mi stava inglobando, trascinandomi sempre più giù, esplorando gli anfratti più loschi della mia mente.
E se Kirishima fosse morto in quella missione? Che incosciente, sicuramente si era buttato nella mischia per salvaguardare la sua mascolinità ed il suo essere "vero uomo ".
Le mani presero a tremare. Chi mi sarebbe rimasto se Capelli di merda si fosse fatto ammazzare, non poteva lasciarmi solo. Ormai era diventato un punto fisso della mia vita.Diedi un pugno al cuscino.
" Maledizione! " Urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.
Qualcuno bussò alla porta.Trattenni il respiro,quasi per nascondere la mia presenza in quella camera.
"Bakugou... " Era lui.
Aprì piano la porta. Il rosso aveva lo sguardo basso, si mordeva un labbro, e stringeva la maglia nera con la mano libera mentre l'altra era immobile, avvolta nelle bende bianche.
" Bakugou, i-io.... Io. " Il suo corpo tremava. Poche lacrime cominciarono a solcargli il volto.
Fu un attimo.
Gli avvolsi i fianchi con un braccio, mentre con l'altro facevo passare le mie dita tra i suoi capelli morbidi, lisci, lasciati cadere lungo il viso.
Ricambiò, stringendo la mia canotta lasciando fuoriuscire tutti i suoi sentimenti, sciolse il nodo che aveva in gola, urlando con tutta la sua forza." Io mi sono rotto, scusami, non sono stato all'altezza delle tue aspettative!" Lo strinsi ancora più forte.
Quel demente si stava preoccupando di nuovo per me.
Poggiai la mia fronte contro la sua, gli avvolsi il viso con entrambe le mani. Aveva gli occhi puntati sul mio petto.
" Guardami." Cercai di dirlo nel modo più pacato possibile, ma risultai lo stesso minaccioso.
Con molta riluttanza alzò, finalmente, lo sguardo.
Spinsi ancora più forte la mia fronte sulla sua." Sei stato perfetto. Sono orgoglioso di avere te come amico. " I nostri nasi si toccavano, sentivo il suo respiro affannoso sulle mie labbra, erano lì puntati i suoi occhi.
Lo rividi di nuovo quello sguardo languido, desideroso.
Innescò in me calde vibrazioni che partivano da tutto il corpo, specialmente il basso ventre.Accadde l'inaspettato.
Kirishima poggiò le sue labbra sulle mie, morbide, calde, stupende.
Il mio corpo era immobile, gli occhi spalancati, il viso in fiamme, le mani sudate, il cuore che esplodeva dentro il petto.
Durò un infinito secondo. Si staccò spaventato, imbarazzato, piegato su se stesso. Gli occhi erano tornati morti, sembrava non reggersi in piedi.
"S-scusa io non volevo... " Si girò, stava scappando via, da quella camera, da quel gesto, da me.
Aveva paura della mia reazione, che mi avesse fatto schifo, che lo avrei odiato.Non potevo lasciarlo andare così facilmente, dopo che mi aveva baciato di sorpresa, facendomi sentire spaesato e impotente. Non potevo permettergli di mandarmi nel pallone in quel modo.
No cazzo, avrei cacciato le palle.
Lo afferrai, trascinandolo dentro la mia camera, sbattendolo contro la porta chiusa.
" Dove credi di andare Kirishima?! " Gli urlai contro la faccia.
Si riaggomitolò su se stesso. Il volto girato di lato.Gli afferai il mento con due dita e lo guardai negli occhi, mi morsi il labbro. Accorciai le distanze, eravamo incollati l'uno all'altro.
Desideravo di nuovo sentire quelle sensazioni cazzo!
Lo baciai, con prepotenza, desiderio, rilasciando sulle sue labbra tutta la mia paura di essere abbandonato. Ricambiò, altro che se ricambiò.
Il miglior cazzo di bacio della mia vita.
Ma non lo avrei mai ammesso così facilmente.
" Non permetterti mai più di baciarmi cazzo! Questo era solo per farti capire che qui comando io, e non permetto a nessuno di fare quello che vuole con me. " Lo strattonai contro la porta.
" Posso usarti come e quanto mi pare, ho io il potere, e tu non sei nessuno per sottomettermi! " Gli ringhiai contro.
Il suo viso era sconvolto e deluso.
Che cazzo stavo dicendo.Avevo mandato tutto a puttane. Complimenti a me.
Ma ciaus.
Aaaaaaaallora...nulla Baku é idiota, scusatelo.
Fatemi sapere che ne pensate del nuovo capitolo e quanti bestemmioni avete buttato.
Non ammazzatemi,grazie.
Choppy :3
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Don't Panic
FanfictionA Kastuki Bakugou non è mai piaciuto sentirsi debole, aver bisogno di aiuto, o affezionarsi a qualcuno. Non gli importava farsi amare, dalla bocca delle persone dovevano uscire solo elogi. Ma le cose cambiarono, grazie a quel maledetto liceo ed un r...