La fantomatica sera di Natale era arrivata.
Kirishima sembrava felicissimo, con il suo maglioncino rosso e verde e un cappello da Babbo Natale. Quella si sarebbe prospettata una festa di merda, non solo perché il rosso mi aveva costretto ad aiutarlo a cucinare, mi aveva anche imposto di indossare delle stupidissime corna da renna. Tra un' imprecazione all'altra riuscì a preparare una cena degna dei migliori chef stellati.
Kirishima mi guardava con occhi sognanti, d'altronde lui era negato, quindi si era messo ad addobbare, scegliere le musiche, i film, e andare a fare la spesa.Pessima scelta.
Non solo era tornato con una busta piena di alcolici, ma aveva recuperato anche il Pikachu tarocco e la sua banda.
Che vita di merda.
" Belle corna Bakugou. " Rise Sero facendo rimbalzare il cerchietto.
Feci per dargli un morso, ma Kirishima mise la sua mano sulla mia bocca." A Natale si è tutti più buoni Katsu. "
Tutti si paralizzarono. Sui loro visi comparì un ghigno malizioso e divertito.
Io diventai rosso dalla rabbia." Katsu!? " Jiro rideva a crepa pelle, facendosi sorreggere da Kaminari.
" Da quando siete così intimi? " Ora fu Ashido a parlare, scambiando ammiccamenti complici con tutti gli altri.
" Eh ragazzi durante questi giorni io e Katsuki ci siamo sposati, chiamatemi Eijiro Bakugou adesso!" Il rosso si unì alle risate. Le vene pulsanti sulla mia fronte stavano per scoppiare.
" Saresti una pessima moglie Eijiro! " Scandì bene il suo nome, ed eccolo, quel rossore acceso sulle sue guance, il mio piano aveva funzionato.
" Ora ritornate tutti a lavoro, stupide comparse. " Detto questo tornai in cucina, abbandonando Kirishima a varie prese in giro e qualche risata amichevole.Mi rinchiusi tutta la giornata in cucina, permettendo solo al rosso e alla fidanzata di Pikachu di entrare.
Sentivo gli schiamazzi degli altri tre coglioni. Stavano scegliendo vari giochi alcolici da fare.Sentivo che quella serata sarebbe andata male.
Mentre ero intento a ripulire varie pentole, Kirishima si sedette sul ripiano di marmo della cucina, in silenzio, guardandomi.
Dondolava le sue gambe aspettando che io gli dessi attenzioni. Sospirò rumorosamente, battendo i polpastrelli, ansioso.
Mi girai piano, posai il mio sguardo su di lui, prendendomi del tempo per notare ogni cambi di espressione, ogni sfumatura del suo viso. Mi ci volle un po' per notare il labbro tremante." Bakugou, devo dirti una cosa..." Cominciò a girarsi i pollici, e mordersi l'interno della guancia.
Bussarono alla porta. I rompipalle erano arrivati.
" Me lo dirai dopo, okay? " Accennò un sì con la testa per poi uscire ed andare ad accogliere i nostri compagni di classe.
Ci riunimmo tutti attorno al tavolo,quei miserabili cominciarono ad abbuffarsi come se non mangiassero da anni. Tutti con la pancia gonfia, labbra increspate in grossi sorrisi, dati dalla bella atmosfera, ma anche da qualche bicchiere di sakè di troppo, ci alzammo per andare in soggiorno e sederci , formando un grosso cerchio, chi per terra, chi sul divano.
Vidi quel nerd di merda accasciarsi sul petto del bastardo diviso a metà, mi lasciai scappare una risata di sbeffeggio. Kirishima lo notò, e notò anche quanto sbronzo fosse Deku. Prese Kaminari con lui e con una altra bottiglia di liquore si sedette vicino al cespuglio. Li vidi sussurrare qualcosa al ragazzo, lui ridacchiò.
" Giochiamo al gioco della bottiglia! " Urlò Deku sedendosi tra il quattr'occhi e occhi a palla.
Girai la testa di scatto verso il rosso, lui aveva posato il suo sguardo su di me, ghignando malefico. Kaminari si sedette vicino al nano con le palle viola, confabulando su chissà quale sconceria. Capelli di merda intanto era seduto vicino a me, con ancora quell'espressione malvagia che non gli si addiceva per nulla.
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Don't Panic
FanfictionA Kastuki Bakugou non è mai piaciuto sentirsi debole, aver bisogno di aiuto, o affezionarsi a qualcuno. Non gli importava farsi amare, dalla bocca delle persone dovevano uscire solo elogi. Ma le cose cambiarono, grazie a quel maledetto liceo ed un r...