Era passata esattamente un'ora da quando Kirishima mi aveva imposto di diventare il suo ragazzo.
Certo ero felice, ma non facevo altro che girare in tondo nella mia camera facendomi divorare dai dubbi.
Mi sedetti sul letto e mi afferrai la testa tra le mani stringendo freneticamente, il più grosso dei dubbi mi tormentava.
Il più grosso e spaventoso...COME CAZZO SI FACEVA IL FIDANZATO?!
Non avevo mai avuto quel tipo di rapporto, nessuno si era mai interessato a me in quel modo.
Era strano trovarsi ,quindi, in una relazione, con un ragazzo, un mio compagno di classe, solare, assillante, amichevole, cioè, come cazzo ci ero finito io con una persona del genere?Trascinai tutto il corpo sul letto, continuavo a fissare il soffitto.
Mi arrivò un messaggio, ovviamente di Kirishima, mi aveva scritto di aver agito di impulso, e si sentiva molto stupido ed in imbarazzo. Sorrisi leggermente, effettivamente mi aveva sorpreso la sua presa di posizione, ma forse avevo bisogno di una persona come lui nella mai vita, qualcuno che mi tenesse a bada, ma senza farmi sentire un cattivo, o un completo stronzo inadeguato.
Bussai contro il muro con il pugno tre volte, attesi risposta, Eijiro bussò tre volte, sorrisi ancora di più.
Presi il telefono tra le mani, e scrissi velocemente:" Vieni qui. "
Il rosso non se lo fece ripetere due volte, ed in un nano secondo era già steso al mio fianco.
Spalla a spalla.
Sentì qualcosa avvolgere il mio mignolo, era lui, guardava il soffitto, con le gote rosse.
Strinsi il suo dito, volevo donargli sicurezza, una sicurezza che nemmeno io avevo. Con la coda dell'occhio lo osservavo , il respiro leggero ed un sorriso brillante.
Dannato, lo odiavo, mi aveva fatto innamorare." Kirishima..." Il mio respiro si fermò, lo fece anche il suo.
" Non so come fare il fidanzato." Il mio tono era serio, io lo ero.
Si girò sconvolto e cominciò a ridere. Arrossì dalla rabbia." Cazzo ridi!" Lui rise di più.
" Ti adoro Baku..." Mi alzai con il busto, incazzato e sconvolto.
" Cosa cazzo c'entra ora?! " Si alzò anche lui.
" Non c'è un modo per fare il fidanzato, sii semplicemente te stesso, mi piaci così. " Mi guardava con quei suoi grandi rubini innamorati.
Sorrisi lieve. Era sincero, ne ero consapevole, ma non sentivo che quel sentimento mi appartenesse, che lo meritassi. Increspai il labbro dubbioso. Kirishima poggiò il palmo della sua mano contro il mio zigomo sinistro, massaggiando la guancia con il pollice. Posò la sua fronte contro la mia, ora passando le dita tra i miei capelli. Aveva un'espressione serena, gli occhi chiusi, quasi a voler trasportare un pensiero dalla sua mente alla mia. Funzionò.
Mi calmai, chiusi gli occhi anche io godendomi quel momento.Aprimmo gli occhi in contemporanea, sguardo complice, ci stendemmo nuovamente. Lui poggiò la testa tra l'incavo del mio collo, e mi inglobò in un caldo abbraccio. Posai il mio mento sui suoi capelli morbidi, mi inebriai del suo odore, ed ora tutto il mio corpo sapeva di lui.
Finalmente riuscivo a rilassarmi, a riposarmi, era come essere tornato a casa mia, in quei giorni di vacanza, lontano da tutti. Solo io ed il mio ragazzo...Che parola, strana pensata da me.
Sospirai pesantemente, sentì Eijiro stringermi ancora più forte, forse per ricordarmi che era lì, e che , forse ci sarebbe sempre stato. Quel pensiero mi bloccò, una storia a lungo termine non era quello a cui stavo pensando per la mia vita, e se lo avessi deluso? E se lui ormai riponesse tutto il suo amore in me, tutta la sua fiducia, la sua intera esistenza? Lo avrei distrutto.
Il cuore prese a battere all'impazzata. Non respiravo, spingevo via Kirishima per acquistare aria.
Un attacco di panico.
Il rosso si preoccupò, mi prese le mani tra le sue e le strinse, invitandomi a respirare. Respinsi il contatto. Non sono debole...oppure si?
Lui non si arrese, cominciai a respirare, piano, in modo controllato." Non sei debole se tu fai aiutare fidandoti degli altri...anzi." Sorrise.
Mi aggrappai al suo petto tremavo , lo costrinsi a strami vicino tutta la notte.
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Le sveglie del mio telefono e quello di Kirishima cominciarono a squillare in sincrono. Pigramente spensi quelle di entrambi, mentre il rosso mi sorrideva tenendomi ancora stretto, lo abbracciai anche io giocherellando con una ciocca dei suoi capelli.
Respiravo piano, godendomi quel silenzio.
Durò poco.
Sentì la voce del Pikachu di merda che proveniva dal corridoio, in evidente cerca del mio ragazzo, che però si trovava in camera mia, nell' mio letto, appisolato, abbracciato a me. Trattenni il respiro, pur sapendo che lui non potesse sentirmi, non osavo muovermi.Bussarono alla porta.
Panico generale.
Lanciai Kirishima sotto le coperte, mente io mi apprestavo a mettere una maglia e trovate una posizione ottimale che copriva la figura di Capelli di Merda. Aprì la porta di poco, quel tanto che bastava per far uscire la mia testa.
" Hey Bakugou, Kirishima non mi risponde e non è in camera sua, sai per caso dove sia?"
" Che cazzo ne dovrei sapere io. " Chiusi la porta con forza e mi ributtati sul letto al suo fianco.
Il rosso mi prese il viso tra le mani cominciando a darmi piccoli e leggeri baci.
" Dai Bakugou sono preoccupato... Ah. " Kaminari aveva spalancato la porta e ci aveva colto in flagrante.
Cominciò a correre ridacchiando, io e Kirishima lo rincorremmo, rischiai di cadere un paio di volte per le scale, il Pikachu di merda era diretto in sala comune.
" RAGAZZI HO APPENA VISTO KIRISHIMA E BAKUGOU CHE SI BACIAVANO IN MODO DOLC-" Gli saltai addosso urlando un rabbioso "Shine". Il rosso provava, insieme a Sero, di staccarmi dal biondo elettrico prima che lo ammazzassi davvero.
Le acque si calmarono, ritornai in piedi e come per riflesso intrecciai le mie dita con quelle di Eijiro, guardando ancora in cagnesco la mia vittima. Mi girai poi verso la folla di compagni e vidi le loro facce. Alcuni ridacchiavano, altri erano perplessi, ma la maggior parte dei loro visi ero scioccati.
Cosa di cavallo ridacchiava insieme a faccia tonda, mentre scattavano delle foto alle nostre mani unite, La rana continuava a dire di come eravamo una coppia carina. Iniziarono a bombardarci di domande. Diventai rosso come un peperone, mentre il ragazzo al mio fianco era felicissimo." Si io e Bakugou siamo una coppia." Mi girai di scatto, mi sorrideva solare, gli stritolai la mano con troppa forza quasi a volergliela spaccare.
" Non dovevamo dirlo a nessuno..." Sussurrai tra i denti per non farmi sentire da nessuno.
" Oh dai, era palese, lo avrebbero scoperto comunque, se vede come mi sbavi dietro. " Ghignò.
"Fottiti..." Sorrisi. Ci fu il silenzio.
"ODDIO BAKUGOU HA SORRISO!" Un casino generale si creò.
Mentre la folla ci circondava mi sentì afferrare per una spalla, una mano rosa stringeva la mia maglia. Osservai Occhi neri, aveva un'espressione frustrata, delusa, arrabbiata. Sapevo il motivo, era il nostro discorso. Le parole che mi aveva detto mi tormentavano tutt'ora in effetti, erano parte dei miei dubbi sulla mia attuale relazione. Mi sentivo giudicato, inappropriato, questi sentimenti non mi appartenevano, non esplosi come al solito, anzi rimasi calmo, stavo agendo così solo per il bene dell'unica persona di cui me ne importasse qualcosa, Kirishima.
" Non lo farò soffrire, quindi smettila di rompere il cazzo." Me ne andai, con gli occhi puntati sul mio rosso.
Lo afferrai per un fianco guardando in cagnesco tutti gli altri.
" Allora, come li vedi? " Chiese Sero.
" Adorabilmente vulnerabili." Ridacchiò Ashido, mi guardò un ultima volta, sorridendo malinconica.
Mi aveva affidato Kirishima. Mi sentì potente e debole nello stesso momento.
Ora c'era qualcun altro prima di me stesso. Qualcuno di importante.
Qualcuno che mi rendeva schifosamente vulnerabile.Ma buonasera....
Alla fine sono riuscita a finire questo capitolo, giuro è stato un parto.
Spero piaccia.
Un bacio...
Choppy :3
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Don't Panic
FanfictionA Kastuki Bakugou non è mai piaciuto sentirsi debole, aver bisogno di aiuto, o affezionarsi a qualcuno. Non gli importava farsi amare, dalla bocca delle persone dovevano uscire solo elogi. Ma le cose cambiarono, grazie a quel maledetto liceo ed un r...