Passarono pochi,fottutissimi, minuti prima di vedere quei due scendere le scale.
Solo in quel momento notai la loro tenuta da palestra ed i borsoni che si portavano in spalla. Parlavano animatamente si sorridevano a vicenda, si chiamavano "Bro" a vicenda...disgustosi.
Kiriahima dal canto suo aveva scelto il modo migliore per rendersi estremamente irresistibile, con quei cazzo di shorts neri con le fiamme che lasciavano intravedere i polpacci allenati, una canotta del medesimo colore che lasciava scoperte quelle sue cazzo di clavicole, e quello spropositato scollo? Il tutto arricchito con una felpa rossa lasciata aperta. Merda Kirishima,sei uno stronzo." Dove andate idioti? " Ringhiai non appena mi passarono davanti.
" Ad allenarci. " Sbrigativo mi rispose il rosso, afferrando l'altro tipo per il braccio, cercandolo di trascinare fuori.
" Vengo anche io! " Urali istintivamente, alzandomi di scatto dal divano.
Tetsutetsu era sempre più confuso e passava lo sguardo da me al rosso.
" Sarebbe meglio di no. " Kirishima non si girò nemmeno a guardarmi ed uscì dal dormitorio.
Una fitta al cuore. Strinsi con forza la maglia all'altezza del petto, digrignai i denti ed ingoiai il grosso groppo che avevo in gola.
Mi trascinai verso le scale, camminavo con fatica, tutte le forze mi avevano abbandonato.
Arrivai per miracolo davanti la porta della mia stanza.Diedi una testata alla porta.
Col cazzo che mi sarei fatto abbattere così da quei due mocciosi.
Sono o non sono Bakugou, cazzo, Kastuki?!Diedi un'altra testata alla porta.
" Cazzo si! " Urlai con delle scintille che scoppiettavano su i miei palmi.
" Bakugou stai bene? " Una voce incerta mi arrivò alle orecchie.
Mi girai di scatto e mi ritrovai Ashido, Jiro, Sero ed il Pikachu di merda che mi guardavano preoccupati e perplessi.
Iniziai ad innervosirmi, stavano davvero provando compassione per me?" Che cazzo volete, bastardi? " Gomiti strani ed orecchie allungate sbuffarono sonoramente.
" Oi amico, eravamo venuti a vedere come stavi, sembravi uno zombie. " Fu Kaminari a parlare, mentre Occhi neri annuiva.
" Non chiamarmi amico, ed non ho bisogno del vostro aiuto. " Stavo per entrare in camera.
" Peccato noi volevamo darti una mano a conquistare Kirishima. " Sero si stava scavando la fossa da solo.
Scattai e lo afferrai per in colletto, sollevandolo da terra e sbattendolo contro il muro. Non era preoccupato, anzi sghignazzava, io ero del tutto rosso in viso, non so se per la rabbia o l'imbarazzo.
" Bakugou, lascialo. " Disse del tutto calma Jiro.
" Non intendo ascoltare una cretina che non riesce a dire al Pikachu di merda che gli piace! " Urlai non togliendo gli occhi dal povero ragazzo sotto la mia stretta.
" COSA?! "
"C-COSA?!" Urlarono i due idioti all'unisono." Intanto non hai detto che non è vero che Kirishima ti piace. "
Finalmente lasciai andare gomiti strani, e con le mani in tasca superai quegli idioti, che rabbia.
" Non mi piace il cazzo. " Ed entrai in camera sentendoli ancora blaterare fuori la mia porta.
~~~~~~~~~~~~~
Le ore passarono in fretta, e dalla mia finestra filtrava solo una luce rossastra, segno che era ormai il tramonto.
Affondai la testa nel cuscino, sentivo solo l'odore dolce della nitroglicerina, la mente mi portò a chiedermi quale odore invadesse la camera di Eijiro. Mi alzai lentamente, posando i piedi sul pavimento, maledicendomi per il modo in cui trattavo le persone. L'autocommiserazione durò un millisecondo, e subito i miei pensieri atterarono sugli eventi di quella mattina ed il tono gelido e sbrigativo che aveva avuto il rosso nel liquidarmi.Una manata esplosiva andò a scontrarsi contro il muro posto vicino al letto creando un'enorme macchia nera.
Rumori cominciarono a provenire dalla camera a fianco.
Merda.Kirishima spalancò la porta della mia camera con l'affanno, gli shorts che si mantenevano su per miracolo, la canotta che scendeva su una spalla e o capelli goffamente legati.
" Bakugou! Ho sentito un rumore fortissimo. Stai bene?! "
Il rosso si precipitò ai piedi del letto, prendendomi il viso tra le mani e guardandomi dritto negli occhi.I battiti del mio cuore cominciarono ad aumentare a dismisura,poggiai le mie mani sulle sue, ancora strette sulle mie guance.
Le staccai via con forza, non desideravo quel contatto, non dopo il tono gelido di oggi.
" Che cazzo te ne frega, vai via. " Mi girai da un altro lato, aspettando che il ragazzo si alzasse e se ne andasse via.
Lui invece mi stupì, come sempre, ridacchio, si sedette sul letto, accanto a me, poggiò la sua mano vicino la mia, stringendo i nostri mignoli.
" Mi dispiace per oggi. " Sospirò, era serio.
" Che cazzo me ne frega di oggi. Io non ho bisogno della tua compagnia, e nemmeno tu della mia, a quanto pare." Il cuore non smetteva di battere. Non osai sciogliere quel contatto tra le nostre dita.
" Sei un idiota Bakugou, mi dispiace per te, ma io non ti abbandonerò mai."
Dopo quelle parole mi girai lentamente, ora io e Kirishima ci stavamo guardando, scrutando, l'un l'altro, lui sorrideva, io ero imbronciato e rosso in viso.
E finalmente il mio cuore smise di fare male.
Salve!
Vi sono mancata?
Voi, lettori/lettrici, tanto.
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate del capitolo, mi raccomando, condividete ogni tipo di sclero, e malattia mentale con me!
Attendo i vostri pazzi commenti.In tutto ciò vi volevo ringraziare per l'immenso supporto che mi state dando, mi rendere davvero felice!
Quindi...
GRAZIE! ~Choppy
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Don't Panic
FanfictionA Kastuki Bakugou non è mai piaciuto sentirsi debole, aver bisogno di aiuto, o affezionarsi a qualcuno. Non gli importava farsi amare, dalla bocca delle persone dovevano uscire solo elogi. Ma le cose cambiarono, grazie a quel maledetto liceo ed un r...