La giornata non poteva essere più calda e soleggiata e Giada non ci mise molto a scegliere una maglietta corta bianca e shorts estivi con un motivo a palme su sfondo rosso. Valeria avrebbe tanto voluto imitare la sorella ma l'idea che qualcuno notasse i pochi segni rimasti dalla sculacciata le fece scegliere un vestitino leggero giallo. Mentre si cambiavano aveva fatto attenzione a non dare la schiena alla sorella maggiore per evitare che notasse ancora una volta i segni, era una ragazza orgogliosa e la vergogna era ancora pungente, più delle sculacciate che aveva preso.
E per fortuna zia ha chiuso la porta della camera e nessuno mi ha visto prenderle! (pensò Valeria sollevata)
Uscirono di casa allegre nonostante le notizie poco rassicuranti degli ultimi tempi.
Anche se Giada avrebbe faticato ad ammetterlo il paese era davvero bello, case colorate e pieno di vita. Vagarono per un po' cercando di mantenere l'orientamento. Nessuna delle due avrebbe voluto per sbaglio arrivare tardi a casa perché non ricordava la strada. Valeria sapeva che direzione prendere per il centro perché il giorno precedente aveva fatto amicizia con un bambino del posto, Pietro, era stato lui a farla arrivare in ritardo. Saggiamente però aveva deciso di non dire nulla a zia Diana. Pietro la aveva portata in campagna ma le aveva comunque fatto vedere il paese da un altura e le aveva mostrato dove abitava. Avevano la stessa età ma lui sembrava averne 5 di più. era carino e con i capelli neri tagliati corti sembrava un porcospino. La aveva colpita anche che portasse un orecchino d'argento, un semplice anellino al lobo sinistro. Strano per un maschio ma non le dispiaceva.
Passarono per un bel parco alberato e si fermarono ad ammirare gli uccellini che zampettavano attorno alla fontana dove alcuni vecchietti lanciavano manciate di pane e semi. Tutti avevano l'aria tranquilla, una faccia rilassata completamente opposta al grigiore e durezza dei volti a cui erano abituate girando per la città. certo non c'erano solo vantaggi. Internet prendeva ben poco e le tanto care pagine di instagram di Giada faticavano a caricarsi. ben presto si stufarono e decisero di riprendere la via di casa.
Mentre passavano per le stesse stradine che avevano percorso all'andata furono sorprese di vedere in lontananza zia Diana. impeccabile come sempre, pantaloni rosa sopra le caviglie tacchi e camiciola blu scuro aperta abbastanza a mostrare un bella collana d'oro. un bel trucchetto per mostrare anche un po di seno. Alzando il braccio per farsi notare sorrise andando incontro alle due ragazze. Valeria era stanca di sentirsi in imbarazzo, era durata anche troppo questa fase iniziale. non si sarebbe più sentita umiliata come il giorno precedente così fu la prima a salutare zia Diana. Giada la seguì in coro.
"Buongiorno ragazze!" rispose felice la zia, togliendosi i grani occhiali da sole abbinati alla cintola e alle scarpe. "Siete venute a fare un giro! che bello!"
"si ma stiamo tornando a casa, non c'è nulla da fare qui!" rispose Giada, come sempre, annoiata.
"sciocchezze! non avete ancora visto nulla! Venite vi porto io a fare un giro. Prima però prendiamoci qualcosa di fresco questo caldo mi sta facendo impazzire!"
"Ok" risposero le ragazze in coro senza saper bene che dire. il comportamento della zia era ben strano, in casa sembrava una specie di tiranno mentre ora faceva l'amicona.
Qualcosa non torna. non mi fido, ma forse è solo il suo carattere (pensò Valeria)
Seguirono la zia lungo vie che mai si sarebbero sognate di prendere per la paura di perdersi che le portò in un Bar davvero raffinato. Presero gelati e bibite sotto una pergola all'aperto ricoperta di foglie di vite che creavano uno spazio ombreggiato davvero rinfrescante.
"vedrete che anche qui c'è da divertirsi!" disse loro tutta esaltata
"E come?" chiese Valeria
"Semplice, shopping!"
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La Calda Estate Di Due Sorelle
FanficLe due sorelle Giada e Valeria, insieme alla loro madre Elena, si trasferiscono a casa della nobile nonna Antonia e della austera zia Diana. Una famiglia riunita a forza, dove ricordi e disciplina scandiscono le giornate ma, dove anche certi segreti...