Fino alla fine.

2.3K 99 166
                                    

Tom's pov.
Lascio sprofondare la testa sul cuscino e rabbrividisco quando delle dita, con un tocco leggero, sfiorano la pelle della mia schiena lasciata scoperta dato che sono a petto nudo.
Dei leggeri baci sulla mia guancia mi fanno lentamente aprire gli occhi, così sbatto più volte le palpebre e stesa al mio fianco trovo Sophia.

"Buongiorno."
Sussurra al mio orecchio.

Continuo a sbattere più volte le palpebre per assicurarmi che tutto questo non sia un sogno, così quando mi rendo davvero conto che Sophia è realmente qui con me le sorrido.
Mi giro sul fianco, dal momento che ero steso sul letto a pancia in giù, voltandomi verso di lei in modo da ritrovarci faccia a faccia.

"Sei davvero qui."
Dico con la voce ancora impastata dal sonno.

"Si, sono qui. Dove pensavi che fossi andata?"
Mi domanda ridacchiando.

Scuoto la testa ed afferro il suo braccio, trascinandola così verso di me.
Le immagini di tutto ciò che è successo ieri sera al nostro appuntamento si ripetono nella mia testa: stava andando tutto bene, finché non è arrivata Emma.
Speravo che si limitasse solamente a salutarmi, invece si è lasciata scappare parole orribili su ciò che è successo a nostro figlio ed io mi sono sentito completamente spiazzato, perché non avevo mai visto prima questo lato del suo carattere.
Sophia è scappata via non riuscendo a reggere il peso delle parole di Emma, mentre io mi sono alzato di scatto dalla sedia ma prima di seguire Sophia non ho fatto altro che urlare contro ad Emma per tutto ciò che si è permessa di dire.
Poi sono corso subito fuori dal ristorante, sentendomi perso nel panico perché non avevo la più pallida idea di dove avrei potuto trovare Sophia.

"Ehi, va tutto bene? Sembri pensieroso."
Mormora Sophia in tono premuroso.

"Stavo solo pensando a ieri sera."
Rispondo alzando le spalle.

Allungo la mia mano verso il suo viso e le accarezzo la guancia, per poi spostarle delle ciocche di capelli che le ricadevano davanti agli occhi.

"Credo di averlo rovinato, il nostro appuntamento intendo."
Dice Sophia socchiudendo gli occhi.

"Perché dici questo?"
Le chiedo confuso.

Sophia appoggia una mano sulla mia pancia e si avvicina ancora un po' a me, quel poco che basta per appoggiare il mento sulla mia spalla ed affondare il viso nell'incavo del mio collo.
Sento il suo respiro infrangersi su di me e quando le sue labbra sfiorano la pelle del mio collo, chiudo gli occhi e mi lascio scappare un sospiro mentre cerco di non perdere il mio autocontrollo.

"Non avrei dovuto fare quella scenata inutile e ti chiedo ancora scusa Tom, mi dispiace davvero."
Si scusa Sophia sussurrando queste parole contro la mia pelle.

Il panico di non riuscire a trovarla non mi ha abbandonato per minuti interi ma poi, in un momento di lucidità, ho pensato all'unico posto dove avrei potuto trovarla.
Ho iniziato a correre verso la spiaggia ed infatti l'ho trovata lì, seduta sulla sabbia mentre si stringeva le ginocchia al petto e guardava l'oceano che si estendeva davanti ai suoi occhi.
Ho dovuto rincorrerla perché ha cercato di scappare via da me un'altra volta, perché credeva che io mi stessi vedendo ancora con Emma dopo il mio ritorno da Parigi dato che lei sapeva cos'era successo a nostro figlio.
Non ha fatto altro che urlarmi contro quanto fosse delusa da me senza lasciarmi l'opportunità di spiegare, così ho dovuto mostrargli le mie conversazioni con Emma per farle capire che non l'ho mai più rivista dopo averla lasciata a Los Angeles.
Emma, mentre ero a Parigi, mi ha scritto per sapere come stessero Sophia ed il bambino così le ho risposto dicendole semplicemente che nostro figlio non era sopravvissuto.
Emma poi non smetteva più di scrivermi e di chiamarmi, dicendomi che tutto questo fosse solamente un segno del destino che voleva mostrarmi quanto Sophia fosse decisamente sbagliata per me mentre lei quella giusta.
Non ne potevo più e così ho bloccato il suo contatto.
Non ho mai più rivisto Emma perché non è lei quella che voglio: è Sophia, la persona che voglio con me.
Metto due dita sotto al mento di Sophia e la costringo ad alzare lo sguardo verso di me, in modo che mi possa guardare negli occhi.

You bring me home. || Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora